Swipe to the right

​Trento D.O.C.: origine, storia, vitigni, caratteristiche dei vini, abbinamenti e curiosità

By Luca Stroppa 22 dicembre 2021 254 Views

Trento D.O.C.: origine, storia, vitigni, caratteristiche dei vini, abbinamenti e curiosità

Il periodo natalizio e quello che ci accompagna verso il nuovo anno sono tradizionalmente legati alle bollicine, i classici vini delle feste e del brindisi. Nell'articolo di oggi, in prossimità delle festività, vogliamo parlarti di una Denominazione, interamente dedicata alle "bollicine", che ha fatto la storia dell'enologia italiana. Stiamo parlando della D.O.C. "Trento".

Di seguito, te la presentiamo in 10 comodi punti. E se vuoi un suggerimento su qualche bottiglia da stappare per le feste ... allora ti trovi nel posto giusto.

1. Trento è una D.O.C. dal 1993

È il 9 luglio del 1993 quando viene istituita la D.O.C. "Trento". Il riconoscimento giunge alla fine di un lungo iter e di un percorso di costante crescita delle bollicine trentine, prodotte con costanza e con un continuo miglioramento qualitativo a partire dai primi anni del XX secolo.

2. la D.O.C. Trento è stata la prima Denominazione italiana riservata esclusivamente allo spumante metodo classico

Il 9 luglio del 1993 è una data storica che gli amanti della spumantistica italiana non possono dimenticare. La D.O.C. Trento, infatti, è stata la prima denominazione italiana ad essere riservata esclusivamente ad uno spumante metodo classico (o Méthode Champenoise), ovvero ottenuto tramite una seconda fermentazione (o rifermentazione) in bottiglia.

Le fasi chiave di questo metodo sono: produzione vino base, prima fermentazione, seconda fermentazione, "remuage" e sboccatura.

Il metodo classico si distingue dal metodo Martinotti e Charmat perché in quest'ultimo caso la rifermentazione (o seconda fermentazione) avviene in autoclave. Per un approfondimento su questi due metodi di produzione delle bollicine ti invitiamo a leggere il nostro articolo: "Metodo Charmat e Metodo Classico".

3. la D.O.C. Trento è legata al nome di Giulio Ferrari

In Trentino, la pratica vitivinicola ha tradizioni secolari, ma la produzione di bollicine è piuttosto recente ed è il frutto del genio dell'enologo Giulio Ferrari.

Nella seconda metà del XIX secolo, Ferrari viaggiò tra le principali zone vinicole francesi dove si produceva Champagne. L'enologo italiano notò come il terroir francese fosse piuttosto simile a quello trentino. Insomma anche in Italia, nell'area di Trento, c'erano le condizioni ideali per dare vita a bollicine di prima qualità. Questa intuizione fu decisamente vincente.

Dagli inizi del XX secolo, Ferrari cominciò a produrre spumanti metodo classico, seguito da altri produttori locali che riconobbero le grandi opportunità offerte dal loro territorio. Da qui, il lungo percorso che ha portato al perfezionamento delle tecniche di produzione e, poi, al riconoscimento della D.O.C.

4. i 4 vitigni della D.O.C. Trento ...

I vini spumanti della D.O.C. “Trento” possono essere ottenuti dalle uve (in purezza o in uvaggio) di quattro grandi vitigni:

- Chardonnay;

- Pinot bianco;

- Pinot nero;

- Pinot Meunier.

5. i 74 comuni della D.O.C. Trento ...

La zona in cui è consentita la produzione delle bollicine della D.O.C. “Trento” comprende 74 comuni della provincia di Trento. Queste aree sono distribuite tra la Valle dell’Adige, la Valle di Cembra, la Vallagarina, la Valle del Sarca, la Valsugana e le Valli Giudicarie.

Il territorio di riferimento della D.O.C. è prevalentemente montano (oltre il 70% è collocato sopra i 1000 metri di quota). I vigneti della nostra Denominazione sono situati su pendii montani/collinari tra i 200 metri s.l.m. fino a 800/900 metri s.l.m. Qui il microclima è davvero particolare ed è caratterizzato da forti escursioni termiche giornaliere e da influenze alpine, dovute al freddo proveniente dalle catene montuose, e continentali, grazie alla vicinanza con il Lago di Garda. Tali aspetti favoriscono la maturazione di uve con aromaticità complessa e notevoli componenti acide, indispensabili per la spumantizzazione.

Inoltre, i terreni interessati sono costituiti, in maggioranza, da detriti calcarei con ottime condizioni di areazione e drenaggio, perfette per una maturazione qualitativa delle uve.

6. le 3 tipologie di spumanti della D.O.C. Trento ...

I vini della D.O.C. Trento possono essere prodotti in 3 macrocategorie:

- Trento D.O.C. bianco;

- Trento D.O.C. rosato o rosè;

- Trento D.O.C. "Riserva" (bianco o rosato): caratterizzato da un periodo di permanenza dello spumante sui lieviti di almeno 36 mesi.

7. le bollicine Trento D.O.C. "Mas dei Chini" in vendita online su Wineshop.it

Le tipologie di Trento D.O.C. sono in vendita online nella nostra enoteca. Sono prodotte da una realtà ormai consolidata e rinomata all'interno della nostra Denominazione. Stiamo parlando dell'azienda Mas dei Chini di cui, nella nostra cantina, ospitiamo due etichette di Trento D.O.C. "bianco", in versione Brut e Nature, con l'Inkino Trento Brut Mas dei Chini e con l'Inkino Trento Nature Mas dei Chini; un'etichetta di Trento D.O.C. "rosè" con l'Inkino Trento Rosè Nature Mas dei Chini e un'etichetta di Trento D.O.C. "Riserva" con l'Inkino Trento Riserva Carlo V Mas dei Chini.

8. i vini Trento D.O.C. si caratterizzano per eleganza, finezza e una particolare aromaticità

I vini Trento D.O.C. presentano un perlage molto fine ed elegante e un colore giallo paglierino, dorato nella versione "Riserva" e, ovviamente, rosato in quella "rosè". Ciò che maggiormente li contraddistingue è la tipica aromaticità, che spazia da sentori fruttati, pesca e mela golden nella versione bianca con l'aggiunta di frutti rossi in quella "rosata", a sentori speziati e di lievito, nocciola, pane tostato o crosta di pane, molto "evidenti" nei vini "riserva", risultato della sosta, più o meno prolungata, dello spumante sui lieviti.

9. Abbinamento cibo e Trento D.O.C.

Se gli spumanti Trento D.O.C. con elevato contenuto zuccherino (i Trento D.O.C. si spingono al massimo fino al demi-sec) sono da abbinare rigorosamente al dessert, quelli nelle versioni secche, più diffusi, trovano la loro collocazione ideale al momento dell'aperitivo o dell'antipasto. Ottimo con i piatti di pesce, anche quelli più elaborati e saporiti, può accompagnare, nelle versioni "rosato" o "riserva", anche seconde portate di carne bianca.

10. il marchio Trento D.O.C.

L'Istituto Trento D.O.C. ha portato avanti un progetto per la definizione di un marchio di queste bollicine. Un logo riconosciuto nel 2007 e che è riportato su tutte le bottiglie della D.O.C. Trento. Non lo hai mai notato? Prova a prendere dalla tua cantina una bottiglia di questa Denominazione. Puoi notare una scritta "TRENTODOC" bianca su sfondo nero con una particolarità che coinvolge le lettere "O", composte da due semicerchi, uno bianco e uno oro, che si incrociano e sembrano suggerire l'idea di "rotazione". Un richiamo alla pratica del "remuage", ovvero alla rotazione delle bottiglie conservate in posizione obliqua e con il collo rivolto verso il basso. Tale movimento rotatorio, operato da un apposito addetto, unito alla posizione delle bottiglie stesse, favorisce la raccolta dei depositi solidi sul collo della bottiglia. Depositi che, in seguito, vengono eliminati con la sboccatura.

Se il nostro articolo ti è piaciuto o ti è stato utile e se vuoi continuare ad avere notizie, aggiornamenti e curiosità sul mondo del vino, iscriviti alla newsletter del vino di Wineshop.it. Tanti contenuti e offerte ti aspettano!

Posted in: Vini d'Italia
  Loading...