Notizie sul vino: L’export di vino italiano in Asia vola a 343 milioni nel 2024
Le principali notizie sul vino dell’ultima settimana (31 maggio - 6 giugno 2025). Riguardano il vino italiano e non solo. Sono quelle più interessanti, più dibattute, più curiose e più riprese dai migliori Blog e siti sul vino.
Leggi quanto segue per restare informato. Buona lettura.
Le ultime notizie sul vino
Tante notizie interessanti per il vino italiano nell’ultima settimana.
Si parte con la crescita dell’export vinicolo italiano in Asia. A seguire, l’incontro tra Italia e Stati Uniti per rafforzare i legami commerciali e la cooperazione nel comparto vitivinicolo. Poi le rilevanti novità normative sui vini dealcolati.
Spazio alla storica nomina per la presidenza del Consorzio del Brunello di Montalcino e all’ipotesi IGT Piemonte.
1️⃣ In crescita l’export di vino italiano in Asia: 343 milioni nel 2024
L’Agenzia ICE, l’organizzazione dedicata alla promozione all’estero e all’internazionalizzazione delle imprese italiane, ha organizzato lo scorso 5 giugno, presso l’Auditorium del Padiglione Italia all’Expo 2025 di Osaka, il Wine Business Forum. L’evento ha offerto un’occasione preziosa per approfondire le tendenze e le opportunità del vino italiano in Asia.
Durante il forum, sono stati presentati dati significativi sull’export vinicolo italiano. Come riportato da Federvini, il mercato asiatico continua a rappresentare un’area di forte interesse e sviluppo per il settore, con un valore complessivo delle esportazioni italiane che ha raggiunto i 343 milioni di euro nel solo 2024.
Il vino, del resto, si inserisce all’interno di un comparto agroalimentare che mostra segnali di espansione molto positivi verso l’Asia. Nel 2024, infatti, l’intero export agroalimentare italiano verso il continente asiatico è cresciuto del 7,5% rispetto all’anno precedente, con un aumento complessivo del 41,6% rispetto ai livelli del 2019.
2️⃣ Export agroalimentare: Italia al terzo posto tra i fornitori degli USA
Lo scorso 2 giugno si è svolto a Roma un importante incontro istituzionale presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF). Il Ministro Francesco Lollobrigida ha accolto il Segretario all'Agricoltura degli Stati Uniti, Brooke Leslie Rollins, per un confronto strategico sullo stato delle relazioni commerciali bilaterali in ambito agroalimentare.
L’Italia è attualmente il terzo fornitore di prodotti agroalimentari degli Stati Uniti, una posizione che conferma il valore e l’apprezzamento dei prodotti made in Italy oltreoceano. I settori di punta dell’export italiano verso gli USA includono il vino, l’olio extravergine d’oliva, la pasta e i formaggi.
L’incontro ha rappresentato un’opportunità concreta per fare il punto sulla cooperazione economica tra i due Paesi, con particolare attenzione al ruolo chiave che il comparto agroalimentare riveste all’interno degli scambi Italia–USA. Al centro del dialogo, la necessità di consolidare i legami commerciali esistenti, ma anche di prevenire potenziali criticità legate all’introduzione di nuovi dazi, la cui applicazione è stata rinviata al 9 luglio.
Tra gli elementi più rilevanti emersi dall’incontro, spicca l’annuncio dell’istituzione di un tavolo tecnico congiunto, che vedrà il coinvolgimento di operatori del settore, associazioni di categoria e istituzioni dei due Paesi. L’iniziativa nasce con l’intento di rafforzare il dialogo tra le imprese, favorire nuove opportunità di collaborazione commerciale e promuovere una maggiore integrazione tra le filiere agroalimentari italiana e statunitense.
3️⃣ Importanti aggiornamenti normativi per la produzione dei vini dealcolati
Negli ultimi giorni, gli operatori del settore vitivinicolo hanno accolto con favore gli aggiornamenti apportati al decreto che regolamenta la produzione dei vini dealcolati. Le nuove disposizioni rispondono in modo puntuale alle richieste avanzate dai produttori, affrontando e risolvendo due delle questioni più dibattute e delicate emerse sin dalla pubblicazione ufficiale del decreto.
1. No alla separazione degli ambienti produttivi
La prima novità di rilievo riguarda la possibilità di produrre vini dealcolati all’interno degli stessi stabilimenti dedicati alla vinificazione tradizionale. In precedenza, il testo normativo imponeva l’obbligo di separare completamente le aree di produzione, richiedendo l’utilizzo di ambienti distinti e isolati per la fase di dealcolazione. Questa modifica rappresenta un significativo passo avanti verso la semplificazione dei processi produttivi e per la riduzione dei costi logistici, garantendo al contempo maggior flessibilità operativa ai produttori.
2. Sì alla gassificazione post-dealcolazione
La seconda innovazione normativa permette la gassificazione post-dealcolazione anche per vini che, in origine, non erano frizzanti né spumanti. Questo cambiamento apre nuove opportunità commerciali per i produttori, consentendo loro di ampliare la gamma di prodotti offerti e di rispondere in modo più efficace alle esigenze del mercato.
4️⃣ Storica nomina a Montalcino: Bartolommei è il presidente più giovane del Consorzio
Il 3 giugno 2025 entra ufficialmente nella storia del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino. In quella data, infatti, il Consiglio di Amministrazione ha nominato Giacomo Bartolommei come nuovo presidente. Nato nel 1991, Bartolommei diventa così il più giovane presidente mai eletto nella storia del Consorzio.
La sua nomina segna un importante passaggio generazionale per una delle realtà enologiche più prestigiose d’Italia. Bartolommei prende il testimone da Fabrizio Bindocci, che ha guidato il Consorzio negli ultimi anni contribuendo a rafforzarne il ruolo del Brunello di Montalcino sui mercati internazionali e la coesione tra i produttori.
Il nuovo presidente sarà alla guida di un Consorzio in fase di espansione, che ha chiuso il 2024 con un fatturato di circa 4,5 milioni di euro, in crescita del 4,3% rispetto all’anno precedente.
5️⃣ Vino piemontese, Coldiretti apre la strada all’IGT Piemonte
Coldiretti Piemonte ha annunciato ufficialmente la costituzione di un comitato di promozione con l’obiettivo di avviare l’iter per il riconoscimento dell’Indicazione Geografica Tipica (IGT) Piemonte. Una novità rilevante per l’intero comparto vitivinicolo regionale, che punta a valorizzare le produzioni attualmente escluse dalle denominazioni di origine già esistenti.
L’introduzione dell’IGT Piemonte contribuirebbe a completare il quadro delle certificazioni, offrendo un’identità territoriale anche a quei vitigni e vini di qualità che oggi restano fuori dai disciplinari ufficiali.
Il comitato, oltre ad assumere un ruolo di rappresentanza e promozione del progetto, sarà incaricato di confrontarsi con i Consorzi delle varie Denominazioni piemontesi, al fine di definire con chiarezza l’ambito di applicazione dell’IGT. Un passaggio fondamentale per assicurare che la nuova indicazione si integri con l’attuale sistema di tutela dei vini del Piemonte.
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