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Quale vino abbinare ai calamari fritti?

By Luca Stroppa 26 agosto 2021 309 Views

Quale vino abbinare ai calamari fritti?

Per gli amanti dei piatti di mare i calamari fritti o frittura di calamari sono un vero e proprio “must” dei mesi estivi (ma per i veri appassionati, come chi vi scrive, non c’è mese dell’anno senza calamari!).

Dotati di un colore dorato e di un’irresistibile croccantezza, risultato della panatura e della successiva frittura, i calamari fritti rappresentano un compagno molto gradito per alcune tipologie di vino, ovviamente bianco. Di seguito, ecco i migliori vini italiani in abbinamento alla frittura di calamari, scelti dalla redazione di Wineshop.it.

1. Il vino in abbinamento ai calamari fritti: Inkino Trento D.O.C. Brut Mas dei Chini

Bollicine! Esiste forse qualcosa di meglio delle bollicine per sgrassare, detergere e ripulire il palato dai sapori e dalle sensazioni rilasciate dai cibi sottoposti a frittura? Chiaro che no, non esiste scelta migliore!

Il primo vino che ti consigliamo in abbinamento alla frittura di calamari o ai calamari fritti è un grande classico tra le bollicine italiane metodo classico: un Trento D.O.C., in particolare l’Inkino Trento D.O.C. Brut Mas dei Chini (acquistabile A PREZZO CANTINA nella nostra enoteca online).

Per gli amanti del “fratello” Franciacorta D.O.C.G. abbiamo una bella notizia: nelle sue versioni Brut, queste bollicine sono perfette per i calamari fritti.

Ma torniamo al vino che ti suggeriamo. Blanc de Blancs, ricavato in purezza da uve Chardonnay, l’Inkino Trento Brut Mas dei Chini presenta un perlage fine, persistente ed elegante, mentre al naso è intenso e fragrante, con profumi di pesca bianca e mela golden e con tipiche note di pane tostato. Al gusto si caratterizza per sapidità, buona struttura e fresca acidità in grado di rinforzare le sensazioni fruttate.

Estremamente versatile in cucina, predilige gli antipasti e pasti a base di pesce. Non teme, anzi esalta la nostra frittura di calamari.

2. Il vino in abbinamento ai calamari fritti: Salina Bianco Colosi

Per chi alle bollicine preferisce un vino bianco fermo, nei prossimi due paragrafi ti consigliamo altri possibili abbinamenti con la frittura di calamari.

Vermentino e Falanghina sono i nomi tipici che si associano ai calamari fritti. Puoi puntare su questi vini se vuoi rimanere sul classico oppure fidarti di noi e stappare uno strepitoso vino di Salina: il Salina Bianco Colosi. Lo abbiamo provato con la frittura di calamari e c’è poco da dire se non: “Chapeau!”.

Risultato di un blend di uve Inzolia (50%) e Catarratto (50%), il Salina Bianco Colosi è prodotto a Salina, una meravigliosa isola delle Eolie. Si tratta di un bianco caratteristico e di notevole personalità, con note di frutta matura e di frutta esotica in perfetta armonia con sentori floreali tipici della macchia mediterranea isolana. Al gusto rivela spiccata sapidità, freschezza e bevibilità.

Il compagno ideale per i frutti di mare, calamari compresi!

3. Il vino in abbinamento ai calamari fritti: Grillo Selezione Colosi

Il terzo vino che ti consigliamo è sempre un bianco fermo, sempre delle Cantine Colosi, ma ottenuto da uve 100% Grillo, provenienti da vigneti situati nelle zone più vocate di Marsala, in Sicilia.

Anche il Grillo Selezione Colosi è un vino ideale per piatti di pesce, soprattutto fritti, ma anche per primi piatti freschi. Te lo suggeriamo perché presenta un fantastico equilibrio tra morbidezza e acidità, ottima freschezza e buona sapidità. Caratteristiche ideali per accompagnare la nostra frittura. Senza dimenticare gli intensi sentori fruttati che lo contraddistinguono, con un’elegante nota vanigliata di sottofondo, in grado di reggere il confronto aromatico con qualunque piatto di mare.

Abbinamento calamari fritti e vino: perché l’Inkino Trento Mas dei Chini, il Salina Bianco e il Grillo Colosi?

Nei paragrafi precedenti ti abbiamo presentato i migliori vini in abbinamento ai calamari fritti o frittura di calamari. Di seguito, motiviamo in maniera più approfondita le nostre scelte.

I calamari fritti sono un secondo piatto caratterizzato da anelli di calamari impanati e poi fritti. A fine frittura si presentano di un colore dorato, sono asciutti e croccanti e hanno sapore di mare. In molti casi e per chi li gradisce, una volta nel piatto sono accompagnati da spicchi di limone pronti per essere spremuti (ma attenzione a non esagerare con il limone, una leggera spruzzatina e non di più, altrimenti si rischia di coprire eccessivamente i profumi del pesce e compromettere le qualità del piatto).

La scelta del vino da accompagnare ai calamari fritti ricade necessariamente su quelli bianchi, fermi o con le bollicine. Quelle dell'Inkino Trento D.O.C. Mas dei Chini sono perfette perché riescono a sgrassare e ripulire il palato dalle sensazioni della frittura, permettendoti di apprezzare al meglio ogni singolo boccone. Un ruolo analogo è svolto dalla fresca acidità che lo caratterizza, mentre la sua buona aromaticità gli permette di reggere il confronto con quella caratteristica del pesce, senza sovrastarlo o, al contrario, soccombere.

Il Salina Bianco Colosi dispone, oltre di un'ottima aromaticità che sorregge quella del piatto, della freschezza necessaria per pulire il palato, di un'elegante sapidità e di note minerali che vanno a nozze con quelle marine del pesce. Insomma, un vino che sa di mare per un piatto di mare!

Discorso simile per il Grillo Selezione Colosi, la cui freschezza, aromaticità e sapidità, come abbiamo visto per gli altri vini, sono caratteristiche che ben si sposano con quelle dei calamari fritti. Senza dimenticare la sua buona acidità e il conseguente effetto "pulizia" in bocca e la sua persistenza in grado di equilibrare quella del piatto.

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