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​Come si produce il Franciacorta Saten

By Luca Stroppa 08 maggio 2024 212 Views

Questo articolo è rivolto a chi vuole sapere come si fa il Franciacorta Saten, quali sono le norme che regolano la sua produzione e qual è il metodo produttivo alla sua base.

Se sei interessato ad acquistare il Saten, prima ti consigliamo di leggere quanto segue per avere un quadro completo e approfondito sulle particolari caratteristiche di questo vino, un'icona tra gli spumanti italiani.

Come si produce il Franciacorta Saten

Come si fa il Franciacorta Saten?

Diciamo subito che il Franciacorta Saten è una particolare tipologia di vino rientrante nella D.O.C.G. Franciacorta, una delle più importanti della spumantistica italiana. Abbiamo scritto "particolare" perché il Saten (Satèn nella grafia corretta) ha caratteristiche speciali, singolari, originali e distintive, tali da discostarsi dal resto delle tipologie previste dalla Denominazione. Tali differenze non si riferiscono solo alle proprietà organolettiche di questo vino, ma anche alle norme che regolano la sua produzione.

Per questo, possiamo dire che:

➡️ il Franciacorta Saten è una speciale tipologia di vino della D.O.C.G. Franciacorta.

Di seguito, vediamo perché è così speciale.

Quali uve si usano per la produzione del Franciacorta Saten?

Il primo fondamentale aspetto che distingue il Saten dalle altre tipologie principali di Franciacorta, versione base e versione Rosé, è la sua base ampelografica, cioè i vitigni che sono utilizzati nella sua produzione.

Per tutte le altre versioni del Franciacorta si può ricorrere alle uve dei seguenti vitigni: Chardonnay, Pinot nero e Pinot Bianco. Nello specifico, si possono utilizzare uve Chardonnay e/o Pinot nero e, fino ad un massimo del 50%, per le uve Pinot Bianco. Il Franciacorta Saten, invece, ha una differente base ampelografica.

➡️ il Franciacorta si può produrre solo da uve Chardonnay e Pinot Bianco (massimo 50%). NON è ammesso l'impiego di uve del vitigno Pinot Nero.

Insomma, non è consentito e, dunque, è impossibile trovare un Saten ottenuto da uve Pinot Nero. Lo Chardonnay è il vitigno di riferimento ed è quello prevalente, mentre il Pinot Bianco è il suo vitigno secondario.

Per questo, possiamo dire che:

➡️ il Franciacorta Saten è sempre uno spumante Blanc de Blancs, mentre le altre tipologie di Franciacorta possono anche essere Blanc de Noirs (a causa del possibile ricorso alle uve del vitigno Pinot Nero).

Quali sono le norme per la produzione del Franciacorta Saten?

Di seguito, vediamo, nel dettaglio, quali norme regolano la produzione del Franciacorta Saten e quali aspetti del processo di vinificazione lo differenziano dal resto dei Franciacorta.

Con quale metodo si produce il Franciacorta Saten?

Il metodo di produzione e spumantizzazione del Saten è il medesimo delle altre tipologie di Franciacorta. Tutte le tipologie di spumante della D.O.C.G. Franciacorta devono essere prodotte con il metodo della rifermentazione in bottiglia, con l'eliminazione dei sedimenti della seconda fermentazione mediante sboccatura.

Insomma:

➡️ il Franciacorta Saten si produce solo con il Metodo Classico o Metodo Champenoise.

Ma, come abbiamo scritto in precedenza, il Saten è una tipologia speciale di Franciacorta e, nonostante sia ricavato con lo stesso metodo di produzione delle altre versioni, presenta alcuni specifici e importantissimi tratti produttivi. In particolare, ci riferiamo a ciò che avviene in fase di tiraggio, ovvero al momento della seconda fermentazione con la conseguente presa di spuma, da cui si forma la classica spuma e il classico perlage/bollicine degli spumanti.

Devi sapere che per innescare la rifermentazione del vino base per la presa di spuma si ricorre al cosiddetto liqueur de tirage, una particolare miscela di vino e zuccheri. Bene, il quantitativo di zuccheri da utilizzare per la presa di spuma del Saten è rigidamente normato e inferiore rispetto a quello delle altre tipologie.

Come si legge nel disciplinare di produzione:

➡️ per il Franciacorta Saten è fatto obbligo di utilizzare massimo 20 gr/litro di zucchero all’atto della presa di spuma.

Per gli altri Franciacorta tale limite è posto a 24 g/l. Cosa comporta tale differenza? Una minore pressione in bottiglia.

➡️ il Franciacorta Saten deve presentare una pressione non superiore alle 5 atmosfere.

Gli altri Franciacorta, invece, raggiungono anche le 6,5 atmosfere. Ciò dipende proprio dal diverso quantitativo di zuccheri utilizzato per dare il via alla seconda fermentazione. In parole semplici, meno zuccheri significa meno anidride carbonica generata e, dunque, meno pressione in bottiglia. Ricorda che la fermentazione secondaria comporta la trasformazione di zuccheri in anidride carbonica.

Infine, l'impiego ridotto di zuccheri è connesso anche ad un'altra peculiarità del Saten:

➡️ il Franciacorta Saten può essere prodotto solo in versione brut (cioè in versione secca con contenuto zuccherino tra i 6 e i 12 g/l).

Per le altre tipologie, invece, è possibile produrre anche versioni più secche o più dolci (dosaggio zero, extra brut, brut, extra dry, sec e demi-sec).

Come si produce il Franciacorta Saten Foto di Lomig su Unsplash

Per quanto affina il Franciacorta Saten?

Un altro tratto distintivo del Franciacorta Saten è il periodo di affinamento sui lieviti di rifermentazione, successivo alla presa di spuma.

➡️ il Franciacorta Saten deve affinare sui lieviti di rifermentazione per almeno 24 mesi.

Per il Franciacorta base tale limite è posto a 18 mesi, 24 mesi anche per il Rosé. Precisiamo che per il Franciacorta Saten millesimato il periodo di affinamento sale a 30 mesi, 60 mesi per il Franciacorta Saten Riserva.

Che vino è il Franciacorta Saten?

Date tutte queste peculiarità produttive, il Saten si distingue dal resto dei Franciacorta anche per le sue qualità organolettiche.

Nello specifico, il Saten presenta una morbidezza e una cremosità gustativa non riscontrabile nelle altre versioni del Franciacorta. Tale caratteristiche è il suo vero e proprio marchio di fabbrica, quello che il consumatore avverte al palato. Ed è anche il tratto più noto proprio perché immediatamente percepibile. Completano il quadro, un colore giallo paglierino/dorato, aromi tipici della rifermentazione in bottiglia, come sentori di crosta di pane e di lievito, arricchiti da note fruttate/agrumate.

Ora che sai tutto sul Franciacorta Saten, è arrivato il momento di acquistarlo nella nostra enoteca online.

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Posted in: Cultura del vino
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