Che cos’è il Vino Santo Trentino?
Hai scoperto da poco il Vino Santo Trentino? Lo stai per acquistare o intendi acquistarlo ma vuoi saperne di più? Già lo conoscevi, ma ora vuoi avere qualche informazione in più su questo vino? Indipendentemente dalla situazione in cui ti trovi, quel che è certo è che sei interessato a scoprire tutto sul Vino Santo del Trentino.
Ottimo! Sei nel posto giusto perché il nostro articolo è dedicato a questa perla enologica italiana. Dedicaci un po’ del tuo tempo e leggi quanto segue. Ti portiamo alla scoperta del Vino Santo Trentino.
Cos’è il Vino Santo Trentino?
Il Vino Santo Trentino è un vino bianco passito dolce prodotto in Trentino. Il Trentino Vino Santo è una delle tipologie di vino rientrante nella Denominazione di Origine Controllata (D.O.C.) “Trentino”, istituita nel 1971. Si tratta del vino passito storico e tipico di questa regione vitivinicola. Il simbolo dei vini dolci del Trentino.
Il disciplinare prevede anche la tipologia Trentino Superiore Vino Santo.
Dove si produce il Vino Santo Trentino?
Il Vino Santo Trentino è prodotto in alcune aree specifiche del Trentino. In particolare, è il vino tipico della cosiddetta Valle dei Laghi, un’area dalla forte vocazione agricola e vitivinicola che si sviluppa a sud-ovest del Trentino, dal Lago di Garda fino a Trento. É chiamata così perché, al suo interno, troviamo diversi laghi di natura glaciale.
Oltre ai terreni di origine glaciale, fertili e ricchi di minerali, il tratto distintivo di questa zona, che la rende idonea alla viticoltura di qualità, è il microclima. Nella Valle dei Laghi si riscontrano temperature miti che favoriscono una perfetta maturazione dell’uva. Il vento Ora del Garda, mite e asciutto, proveniente da Sud, in collaborazione con le catene montuose che circondano l’area, con effetto protettivo, determinano questo microclima temperato. La ventilazione costante garantita dall’Ora del Garda permette anche di tenere sotto controllo l’umidità e di prevenire la formazione delle malattie della vite.
I comuni dove tradizionalmente si coltivano le uve alla base del Vino Santo Trentino sono: Arco, Calavino, Cavedine, Drena, Dro, Lasino, Nago-Torbole, Padergnone (ora parte del comune di Vallelaghi), Riva del Garda, Tenno e Vezzano (parte del comune di Vallelaghi), tutti in provincia di Trento. Per la tipologia Superiore, la zona di produzione è limitata ai seguenti comuni: Calavino, Cavedine, Lasino, Padergnone e Vezzano.
Qual è il vitigno del Vino Santo Trentino?
Il Vino Santo del Trentino è ricavato prevalentemente dalle uve del vitigno Nosiola, una varietà a bacca bianca autoctona ed esclusiva del Trentino, in particolare della Valle dei Laghi.
Le uve del vitigno Nosiola sono utilizzate sia per produrre vini bianchi secchi sia vini bianchi passiti o da vendemmia tardiva.
Curiosamente, il nome Nosiola dovrebbe essere una sorta di adattamento dialettale di nocciola. C’è chi pensa che l’associazione dipenda dal fatto che il profumo di nocciola fa parte del corredo aromatico del vitigno; altri dal fatto che i vigneti di Nosiola sono spesso situati in zone ricche di alberi di nocciolo; altri ancora dal colore nocciola delle uve.
Aréle - foto dal profilo IG della Cantina Pravis
Come si produce il Vino Santo Trentino?
Il Vino Santo Trentino si produce dai migliori grappoli di uva Nosiola. In particolare, si raccolgono i grappoli con acini spargoli, cioè con acini radi, più esposti e maturi, quindi più idonei all’appassimento.
Dopo la raccolta, le uve Nosiola sono sottoposte all’appassimento naturale sui tradizionali graticci, chiamati aréle. Si tratta di piani orizzontali in legno, in passato realizzati in canne intrecciate, che vengono collocati in ambienti ben ventilati, spesso sulle soffitte. I grappoli sono posti su queste strutture ben separati tra loro, in modo tale da far filtrare l’aria e garantire una corretta ventilazione, essenziale per l’appassimento. Spesso, durante l’appassimento, all’interno dell’acino si forma la cosiddetta muffa nobile (Botrytis cinerea) che intensifica il processo di appassimento e accentua la concentrazione zuccherina negli acini.
Come si legge nel disciplinare di produzione:
nella produzione del tradizionale “Vino Santo” le uve (Nosiola), dopo la raccolta, vengono sottoposte ad appassimento sui graticci (arele) fino al momento della pigiatura la quale può avvenire dal 1° marzo successivo alla raccolta per il “Trentino Superiore Vino Santo“ e di norma dal 1° febbraio successivo alla raccolta per il ”Trentino Vino Santo”.
A questo punto, si segue il tradizionale processo di vinificazione con la fermentazione, in botti di legno, che viene interrotta per evitare che tutti gli zuccheri si trasformino in alcol etilico. In questo modo, si ottiene un vino dalla tipica dolcezza. La maturazione in legno è lunghissima e, spesso, si protrae nel tempo per oltre 10 anni. In questo arco temporale, il vino sviluppa tutte le sue qualità aromatiche e gustative.
Perché si chiama Vino Santo?
Molti si chiedono perché il Vino Santo si chiama così oppure qual è l’origine del nome Vino Santo. Ora te lo spieghiamo.
Abbiamo appena parlato dell’appassimento delle uve Nosiola. Bene, pare che, in passato, i produttori erano soliti fissare il termine dell’appassimento delle uve nel periodo della Settimana Santa. Da qui il nome Vino Santo.
Oggi, come abbiamo scritto sopra, il disciplinare individua un periodo minimo di appassimento e una data precisa a partire dalla quale procedere con la pigiatura. Ovviamente, tempo fa, la produzione di questo vino non era rigidamente disciplinata per cui i produttori stabilirono questa soglia temporale, meno precisa, ma comunque punto di riferimento per le operazioni di appassimento.
Quali sono le caratteristiche organolettiche del Vino Santo?
Il Vino Santo Trentino è un vino di colore dorato, con riflessi e sfumature ambrate. Al naso presenta un bouquet variegato e ampio, complesso e ricco di profumi tipici dell’appassimento: note di miele, caramello, spezie dolci, nocciola e sentori di frutta secca, uva passita e agrumi. Al gusto è dolce, morbido, vellutato e concentrato, dotato comunque di una certa freschezza, davvero piacevole.
A cosa abbinare il Vino Santo?
Il Vino Santo Trentino è un vino da abbinare al dolce, in particolare alla pasticceria secca. Ottimo anche con formaggi stagionati-erborinati. Noi lo amiamo come vino da meditazione, da bere solo.
Qual è la differenza tra Vino Santo e Vin Santo?
Concludiamo con una precisazione. Avrà sentito parlare anche del famosissimo Vin Santo del Chianti. Bene, occhio a non confonderli. A partire dal nome ...
Quello Trentino è il VINO (con la o finale) SANTO, mentre quello del Chianti è il VIN (senza o finale) SANTO.
Per approfondire la questione ti consigliamo di leggere l’articolo dedicato: Vin Santo e Vino Santo: quali sono le differenze?
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