Vin Santo e Vino Santo: quali sono le differenze?
Il settore del vino è piuttosto scivoloso e ricco di tranelli, soprattutto per chi è alle prime esperienze. Esistono sottili dettagli, in apparenza innocui, che, in realtà, sono tutt'altro che irrilevanti e che nascondono enormi differenze.
Rientra in questa categoria la questione relativa al Vin Santo e al Vino Santo. Molti potranno pensare che si tratta di uno stesso vino, con l'unica differenza che, nel primo caso, abbiamo rinunciato a scrivere o pronunciare la vocale "o". Dietro a questa omissione si trova l'inganno. Già perché Vin Santo e Vino Santo non sono lo stesso vino ma, addirittura, Denominazioni distinte.
Fai attenzione quando stai per comprare vino o qualcuno ti parla di questi vini, la possibilità di confondersi è dietro l'angolo!
Per venire a capo di questa intricata situazione hai, però, una soluzione. Quale? Leggere il nostro articolo perché ti spiegheremo le differenze tra Vin Santo e Vino Santo!
Vin Santo e Vino Santo: aspetti in comune
Le similitudini tra Vin Santo e Vino Santo non si esauriscono in quel nome così simile. Tra i due vini esiste, infatti, un aspetto comune davvero importante che dobbiamo necessariamente ricordare all'inizio del nostro articolo: sia il Vin Santo che il Vino Santo sono due vini passiti, cioè ottenuti dall'appassimento delle uve che, disidratandosi, incrementano la concentrazione zuccherina degli acini.
Si tratta, quindi, di due vini dolci, solitamente serviti con il dessert o, soli, a fine pasto, come vini da meditazione, per apprezzarne la complessità aromatica e gustativa. In alcuni casi, sono serviti anche con formaggi stagionati o erborinati!
Le analogie si esauriscono qua perché denominazioni di riferimento, vitigni, zone di produzione e modalità di produzione non coincidono ...
Di seguito, ti spieghiamo tutto.
Differenze tra Vin Santo e Vino Santo: zone di produzione e Denominazioni
Partiamo dalla differenza che ci permette di distinguere immediatamente i due vini, quella più semplice o, meglio, determinante per evitare confusione. Parliamo di zone di produzione.
In linea generale, il Vino Santo, con la "o", è quello prodotto più a Nord, in alcuni comuni della provincia di Trento, nel Trentino Alto Adige. Il Vin Santo, senza "o", invece, è quello prodotto in altre aree del nostro Paese, soprattutto nell'Italia Centrale, tra Toscana, Umbria e Marche, anche se non mancano eccellenti interpretazioni in altre Regioni come l'Emilia Romagna.
Quando stai acquistando il vino, fai dunque attenzione a questo particolare ortografico. Schematicamente possiamo dire:
VINO SANTO - Trento
VIN SANTO - Toscana, Umbria, Marche e altre regioni
Altra importante differenza riguarda le denominazioni di riferimento: il Vino Santo rientra tra le tipologie di vini della D.O.C. Trentino (Vino Santo Trentino D.O.C.).
Il Vin Santo, invece, appartiene ad altre denominazioni. Le più celebri sono, senza dubbio, quelle toscane. Nell'ampio panorama del Vin Santo toscano ci sono 4 famose Denominazioni: Vin Santo del Chianti D.O.C., Vin Santo del Chianti Classico D.O.C., Vin Santo di Montepulciano D.O.C. e Vin Santo di Carmignano D.O.C.
Scrivete all'amico toscano "Vino Santo del Chianti Classico" con la "O" e la vostra amicizia sarà a rischio! Allo stesso modo, scrivete "Vin Santo Trentino D.O.C." al vostro amico trentino e il rapporto sarà compromesso!
Precisiamo che anche i Vin Santo prodotti in Umbria o nelle Marche, oppure quello prodotto sui Colli Piacentini, non vogliono la "O".
Questa distinzione ortografica è ben rimarcata nei disciplinari di produzione di ogni Denominazione, proprio per evitare confusione. Se vogliamo essere puntigliosi, dobbiamo anche aggiungere che il Vin Santo del Centro Italia è spesso chiamato "Vinsanto", senza spazio, per distinguerlo ulteriormente dal Vino Santo trentino. Questa alternativa è comunemente accettata anche se non è la versione ufficiale ... Tutti i disciplinari dei Vin Santo toscani, umbri e marchigiani, infatti, riportano l'espressione Vin Santo, con lo spazio!
Differenze tra Vin Santo e Vino Santo: vitigni e modalità di produzione
Tra le principali differenze tra Vin Santo e Vino Santo c'è anche la base ampelografica, cioè i vitigni che concorrono alla produzione dei vini.
Mentre il Vino Santo trentino è ottenuto prevalentemente da uve Nosiola, il vitigno a bacca bianca autoctono della zona; il Vin Santo Toscano è ricavato principalmente da altri due vitigni a bacca bianca: Trebbiano Toscano e Malvasia (nella versione "Occhio di Pernice" prevale, invece, il Sangiovese). Per i Vin Santo prodotti in altre aree, i vitigni di riferimento sono quelli tipici della zona: per quello dei Colli Piacentini, ad esempio, Malvasia di Candia aromatica, Trebbiano Romagnolo e/o Ortrugo e/o Sauvignon e/o Marsanne.
A ciò si aggiunga un altro aspetto davvero interessante e che merita una trattazione a parte (resta connesso perché faremo un apposito articolo nelle prossime settimane!), ovvero quello relativo alle modalità di produzione. Al momento, è sufficiente sapere che tra Vino Santo e Vin Santo modalità di appassimento delle uve e modalità di vinificazione presentano importanti differenze e prevedono il ricorso a tecniche tradizionali molto particolari, tali da rendere tutti questi vini unici, distinti e preziosi. Tutti passiti e dolci sì, ma con caratteristiche organolettiche diverse.
Ai fini del nostro articolo non ci spingiamo oltre!
Speriamo, però, che ogni possibile confusione sia stata fugata dopo la lettura!
Facciamo un test: se ti diciamo Vin Santo Fontodi o Vin Santo Castello di Volpaia e, ancora, Vino Santo Pravis, già dal nome dovresti saper distinguere, a grandi linee, la provenienza di questi tre vini. Vero?