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​Timorasso: origine e storia, caratteristiche del vitigno e dei vini, abbinamenti e curiosità

By Luca Stroppa 16 novembre 2021 443 Views

Timorasso: origine e storia, caratteristiche del vitigno e dei vini, abbinamenti e curiosità

E chi l'ha detto che in Piemonte si producono solo grandi vini rossi? Forse chi non ha mai avuto modo di gustarsi un bianco ricavato da uve del vitigno Cortese di Gavi o da quelle del vitigno Timorasso. Del primo e del vino Gavi abbiamo già parlato in un precedente articolo. Oggi tocca al Timorasso!

Di seguito, in 10 punti di raccontiamo tutto su questo vitigno e sui suoi vini!

1. il Timorasso è un vitigno a bacca bianca autoctono del Piemonte

Con il nome "Timorasso" si fa riferimento ad un vitigno a bacca bianca (e ai suoi vini) autoctono del Piemonte, anche se le sue "reali" origini non sono chiare. Certamente è presente nel piemontese da tempo immemore, immerso alla perfezione nel terroir locale tanto da diventarne parte integrante. Devi sapere che tutti i tentativi di impiantarlo in altre regioni o sono falliti o si sono rivelati poco qualitativi (con la parziale eccezione di alcune aree della Liguria e della Lombardia).

2. il vitigno Timorasso era molto diffuso in epoca pre-fillossera

Dal Medioevo in poi, fino al XIX secolo circa, il Timorasso gareggiava spalla al spalla con il Cortese di Gavi per aggiudicarsi il titolo di vitigno a bacca bianca principe del Piemonte. Nella zona sud-orientale della regione era certamente il vitigno a bacca bianca più coltivato e conosciuto.

Se ne parla già, nel corso del 1300, nel “Trattato di Agronomia” del famoso agronomo italiano Pietro de’ Crescenzi e, soprattutto, sul finire del XIX secolo, precisamente nel 1885, nel “Bollettino Ampelografico” di Giuseppe Di Rovasenda, altro illustre protagonista della viticoltura italiana. Il Di Rovasenda, piemontese e grande conoscitore del mondo vitivinicolo regionale (e non solo), segnala il Timorasso come il vitigno a bacca bianca principale del sud-est del Piemonte.

L'avvento della fillossera della vite e la crisi seguente alla Seconda Guerra Mondiale cambiarono completamente il panorama e le prospettive di successo del Timorasso.

3. il vitigno Timorasso rischiò di scomparire in epoca post-fillossera

Gli effetti devastanti della fillossera della vite e il seguente secondo conflitto mondiale ebbero effetti pesantissimi sul Timorasso, progressivamente abbandonato da gran parte dei viticoltori locali. Questi si concentrarono su altre varietà, meno sensibili e meno "complicate" rispetto al Timorasso e con una maggiore capacità di adattamento.

In particolare, fu il Cortese di Gavi ad avere la meglio, affermandosi come il maggiore vitigno a bacca bianca del Piemonte!

4. il vitigno Timorasso fu riscoperto negli anni '80 del Novecento

Il 1987 è l'anno simbolo della rinascita del Timorasso e coincide con la produzione del primo vino Timorasso vinificato in purezza. Il protagonista di questa "nuova vita" del Timorasso è Walter Massa che, insieme ad altri lungimiranti produttori, puntarono su questo vitigno e sulle sue indiscutibili qualità enologiche.

Tra i personaggi di spicco del "Timorasso" rientra anche Claudio Mariotto, i cui vini, ricavati da questo vitigno, rappresentano, oggi, una delle sue massime interpretazioni.

Grazie al lavoro di questi produttori, il Timorasso sta ottenendo consensi e apprezzamento dagli amanti del vino di tutto il mondo e si sta, gradualmente, riaffermando come uno dei maggiori vitigni a bacca bianca del Piemonte.

5. il vino Timorasso di Claudio Mariotto in vendita online su Wineshop.it

La nostra enoteca online ospita il Timorasso "Cavallina" Mariotto Claudio, una delle etichette più prestigiose ricavate dall'omonimo vitigno.

Come abbiamo scritto nel paragrafo precedente, Claudio Mariotto è stato uno dei protagonisti della rinascita del Timorasso e, oggi, ne è uno dei maggiori interpreti. Il suo Timorasso "Cavallina" è un vino davvero unico: un grande bianco, adatto all'invecchiamento, corposo e strutturato, di grandissima personalità e con una notevole intensità olfattiva e gustativa.

Lo puoi acquistare online su Wineshop.it!

6. il vitigno Timorasso è tipico della provincia di Alessandria

In passato, in epoca pre-fillossera, la coltivazione del Timorasso comprendeva un territorio piuttosto ampio che dalla provincia di Alessandria giungeva fino in Lombardia, in provincia di Pavia. Successivamente, la zona di coltivazione e produzione si è ridotta, concentrandosi in un'area molto vocata ed esclusiva che si sviluppa soltanto in provincia di Alessandria, in particolare nella zona dei Colli Tortonesi e delle valli Borbera, Curone, Grue, Ossona, Scrivia e Spinti, nel sud est del Piemonte. È qui che il Timorasso raggiunge livelli qualitativi altissimi.

7. il Timorasso è un vitigno "sensibile" e dalle rese "medio-basse"

Il Timorasso è un vitigno che presenta grappoli (e acini) medio-grandi, alati e con una forma piramidale. Tra le caratteristiche che, in periodo di crisi, hanno portato i viticoltori locali a puntare su vitigni più "facili" te ne segnaliamo 3:

- sensibilità alle muffe;
- scarsa adattabilità ad ambienti diversi da quelli dell'alessandrino;
- rese medio-basse

Gli ultimi due punti, se letti dalla prospettiva opposta, rappresentano dei punti di forza del Timorasso, a dimostrazione del suo carattere esclusivo, dello stretto legame con il suo territorio e della qualità della sua coltivazione e produzione.

8. il vitigno Timorasso predilige terreni argillo-marnosi e ben esposti

Le dolci colline della provincia di Alessandria rappresentano un'area molto vocata, ideale per una viticoltura di qualità. In particolare, i terreni argillo-marnosi, il clima mite, le piogge ben distribuite, l'ottima esposizione al sole e la protezione dal vento garantita dai rilievi collinari rappresentano un terroir ideale, anzi l'unico, per la coltivazione del Timorasso.

In particolare, la ricchezza del suolo dona ai vini Timorasso un'inconfondibile nota minerale e un sapore sapido.

9. i vini Timorasso si distinguono per mineralità e struttura

Mineralità, strettamente connessa alla ricchezza dei terreni in cui viene coltivato, e una notevole struttura, superiore alla media dei vini bianchi, sono i tratti peculiari dei vini ottenuti da uve Timorasso.

A ciò si aggiunga un'aromaticità variegata e complessa, tra note fruttate e soprattutto floreali ed erbacee, fino ad aromi terziari sempre più nitidi con il passare degli anni. Al gusto, oltre a struttura e corpo, non manca una spiccata vena acidula che ne accentua la capacità di invecchiamento.

10. i vini Timorasso si abbinano con pesce o carni bianche

Il vino Timorasso, nelle sue versioni più longeve, è uno di quei bianchi che ha la stoffa per accompagnare anche la carne, carne bianca ovviamente. Quando è più giovane, invece, si trova alla grande durante un aperitivo, con antipasti di pesce o verdure e con prime e seconde portate di pesce.

Posted in: Vini d'Italia
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