TCA: che cos'è? Quali effetti ha sul vino?
“2,4,6 tricloroanisolo”! No, non stiamo dando i numeri o straparlando. “2,4,6 tricloroanisolo” è il significato e il nome completo della sigla TCA. Detto così ti dirà poco o nulla, eppure devi sapere che questa sostanza è una delle più temute dai produttori e dagli amanti del vino.
Di seguito, ti spieghiamo il perché. Vediamo che cosa s'intende per TCA, che cos'è effettivamente il “2,4,6 tricloroanisolo” e quali conseguenze può determinare nel vino.
Continua la lettura! Ne scoprirai delle belle ...
TCA: che cos'è?
I più furbi potrebbero rispondere: "2,4,6 tricloroanisolo”. Del resto, lo abbiamo appena scritto qui sopra. Il significato della sigla TCA è proprio quello.
Ma se andiamo oltre l'acronimo: che cos'è concretamente questo "2,4,6 tricloroanisolo”? É uno degli isomeri clorurati dell'anisolo. Non basta, vero? A meno che tu non sia un esperto di chimica, anche quest'insieme di parole non ti permetterà di risolvere la questione e capire che cos'è il TCA.
E allora bando alle ciance e ai tecnicismi troppo complessi! Il TCA è una sostanza, o meglio, un composto aromatico prodotto, in determinate condizioni, da un fungo dal nome altrettanto strano, l’Armillaria Mellea. Ti risparmiamo la sua descrizione e la classificazione scientifica, ma ti diciamo solo che è uno dei peggiori nemici di latifoglie e conifere. E tra le piante rientranti nel numeroso gruppo delle latifoglie c'è anche la quercia da sughero o "Quercus Suber" ...
L’Armillaria Mellea è un fungo parassita della quercia da sughero, ovvero della pianta dalla quale si ricavano i tappi in sughero per il vino. La risposta a tutti i nostri quesiti è, ormai, prossima ...
Senza entrare in complesse trattazioni chimiche, ti diciamo che il nostro fungo parassita può attaccare il sughero e, supportato da specifiche condizioni ambientali, dalla collaborazione di altri batteri e dalla presenza di cloro, variamente usato in cantina per la pulizia o per il trattamento di oggetti e botti, può dare vita al "2,4,6 tricloroanisolo” (TCA).
La molecola che si forma, dopo aver attaccato il sughero, si diffonde nel vino e ... il danno è fatto. Il TCA genera, infatti, un odore sgradevole, quello che comunemente è definito "sapore di tappo", spesso associato alla muffa o a un "cane bagnato"/"luogo umido". Di certo, al di là degli accostamenti, un sentore non piacevole ... Se non sai come comportarti in questi casi ecco una breve guida su cosa fare quando il vino sa di tappo.
Per dovere di cronaca, dobbiamo dire che recenti ricerche hanno messo in luce che:
- altri possibili funghi e sostanze possono provocare l'odore di tappo;
- questo difetto si può generare in varie fasi del lungo processo di produzione dei tappi in sughero;
- il sentore di tappo si può generare anche senza contatto sughero e vino.
Infine, dobbiamo dire che cantine e aziende produttrici di tappi in sughero stanno mettendo a punto tecnologie e soluzioni per evitare, o comunque ridurre al minimo, le possibilità di formazione del TCA, che, infatti, colpisce una quantità minima di tappi. Per tale motivo, considerando i vantaggi nell'utilizzo dei tappi in sughero, questo tipo di chiusura è ancora la più gettonata.
TCA: quali effetti ha sul vino?
A questa domanda abbiamo già parzialmente risposto nel paragrafo precedente. Sostanzialmente, il TCA è responsabile del, tanto temuto, sapore di tappo.
Di seguito, vogliamo solo aggiungere due importanti considerazioni:
1 - per molto tempo si è pensato che il "2,4,6 tricloroanisolo” (TCA) fosse una sostanza portatrice di un suo aroma, associato appunto alla muffa/cane bagnato;
2 - recentemente, alcuni studi sono giunti ad una conclusione diversa: pare che tra gli effetti del TCA ci sia l'inibizione delle strutture umane responsabili della percezione degli odori. In sostanza, il TCA non porterebbe con sé un profumo proprio ma impedirebbe al nostro sistema olfattivo di percepire gli aromi del vino. Perché allora percepiamo un odore di muffa/cane bagnato? Stando a questi studi, si tratta di un'elaborazione del nostro cervello che, infastidito dall'"impossibilità" di percepire i soliti aromi, reagisce generando una falsa percezione "sgradevole".
Interessante, vero? Ma non è ancora finita perché gli studi sul TCA sono in costante evoluzione e, non è escluso che, in un futuro non troppo lontano, si possano scoprire altre interessanti curiosità. Noi saremo pronti a raccontarvele ...