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​Quando è stata introdotta l’etichetta sulle bottiglie di vino?

By Luca Stroppa 12 marzo 2021 254 Views

Quando è stata introdotta l’etichetta sulle bottiglie di vino?

L'etichetta è parte integrante delle bottiglie di vino. Una sorta di carta d’identità del nettare che rivela informazioni indispensabili per il consumatore.

In un articolo precedente, pubblicato sul Blog di Wineshop.it, ti abbiamo spiegato come leggere l’etichetta di una bottiglia di vino: cosa viene riportato, quali indicazioni sono obbligatorie e quali facoltative. Dopo averlo letto non avrai più alcun dubbio!

In questo articolo, invece, vogliamo rispondere ad una domanda molto curiosa e interessante: quando è stata introdotta la prima etichetta del vino? E, inoltre, a chi si deve la sua invenzione?

Per scoprirlo continua nella lettura …

Storia dell’etichetta del vino

Prima di iniziare a leggere il nostro articolo prova ad ipotizzare l’epoca in cui l’etichetta del vino è stata introdotta. Pensa a dove e quando collocarla nel tempo, all’interno della storia del vino.

Hai provato? Bene, ore verifica la tua ipotesi …

Ti diciamo subito che la risposta è, per certi versi, sorprendente perché le prime forme di etichette del vino risalgono, addirittura, agli Antichi Egizi. Piuttosto che di etichette del vino, sarebbe più corretto parlare di “incisioni”. Devi sapere che nell’Antico Egitto le anfore contenenti vino venivano sigillate con una sorta di tappo d’argilla su cui si incidevano una serie di informazioni: nome del produttore e/o del commerciante, età del vino e qualità del vino.

Secondo gli studiosi, il primo esempio di etichette/incisioni del vino, di cui si ha testimonianza, sono quelle rinvenute sulle 26 anfore presenti nella tomba del faraone Tutankhamon, morto nel 1324 a.C. All’epoca, la bevanda aveva principalmente una funzione cerimoniale e veniva consumata da faraoni e sacerdoti che, tra l’altro, investivano nella sua produzione. In una delle anfore ritrovate si legge: “vino dei possedimenti di Tutankhamon", sottolineandone la provenienza; in un’altra: “Anno quattro. Vino di ottima qualità dai possedimenti di Aton. Capo vignaiolo Khay”.

Greci e Romani raccolsero il testimone. In particolare, pare che i Romani, tra le varie indicazioni incise sui contenitori, ritenessero di particolare importanza il nome del vino, il nome del vigneto di provenienza e il numero di anfore di vino prodotte dalle stesse uve. Gradualmente, il quadro delle informazioni si faceva sempre più ricco e preciso.

Con la comparsa delle botti in legno, le etichette del vino continuarono ad essere incise direttamente sui contenitori, almeno fino al XVII secolo, quando la storia dell’etichetta del vino s’intreccia con la storia della bottiglia di vino. Nel 1652 Sir Kenelm Digby fu il primo a pensare e ad introdurre la bottiglia di vino in vetro. Su questo tipo di materiale, incidere le informazioni riguardanti il nettare risultava decisamente più difficile e dispendioso. Per questo, si cominciarono ad utilizzare nuovi metodi …

In Francia, Dom Pierre Pérignon iniziò ad etichettare le sue bottiglie di Champagne con una pergamena, scritta a mano, legata al collo della bottiglia attraverso uno spago. All’interno dell’etichetta venivano riportate informazioni, come l’annata e le vigne d’origine delle uve, importanti per il consumatore e per il produttore stesso che poteva conservare le bottiglie senza il timore di confonderle. Almeno fino alla fine del Settecento, le etichette del vino continueranno ad essere scritte a mano su fogli di carta o su pergamene.

L’invenzione della litografia ad opera di Johann Alois Senefelder nel 1796 diede un impulso decisivo all’affermazione delle moderne etichette del vino perché, a partire da un modello, permetteva di stamparne più copie che venivano applicate direttamente sulla superficie delle bottiglie.

In Italia, furono i produttori piemontesi e siciliani i primi a servirsi di questa tecnologia. Le loro etichette erano piuttosto creative, ricche di immagini di vita contadina e stemmi delle famiglie produttrici, lasciando poco spazio alle qualità e alle caratteristiche del vino.

Col tempo si manifestò l’esigenza di etichette sempre meno generiche e sempre più ricche di informazioni. Lo svizzero Henri-Marc, proprietario della Maison De Venoge, nel 1840, è considerato il primo produttore ad aver stampato etichette didascaliche con accurate spiegazioni sui metodi di produzione e sulle caratteristiche dei suoi vini.

Il carattere prevalentemente descrittivo delle etichette del vino fu confermato dalla legislazione europea nel 1950, anno in cui fu messa a punto la prima legge in materia di indicazioni obbligatorie sulle etichette del vino.

Oggi, i produttori hanno trovato un compromesso tra il carattere ornamentale e barocco delle etichette e le esigenze didascaliche imposte dalle normative. Del resto, se anche l’occhio vuole la sua parte, l’abito con cui vestire le bottiglie di vino non può essere sottovalutato.

Posted in: Curiosità sul vino
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