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​Come leggere l’etichetta di una bottiglia di vino

By Luca Stroppa 20 giugno 2019 18581 Views

Come leggere l’etichetta di una bottiglia di vino

L’etichetta di una bottiglia di vino può essere considerata la sua “carta d’identità”. In essa sono contenute informazioni essenziali per identificare e conoscere la bevanda che si sta per acquistare e per bere. A tal proposito, la legislazione europea è intervenuta per tutelare il consumatore, elaborando una serie di norme che specificano cosa va necessariamente indicato sull’etichetta e cosa invece può essere omesso o inserito in maniera facoltativa.

Indicazioni obbligatorie

Stando alle norme europee in vigore, il consumatore di vino ha il diritto di sapere le caratteristiche e le proprietà del vino che intende consumare. Queste informazioni devono essere contenute in unico campo ben visibile e cioè l’etichetta, che può essere collocata nella parte anteriore o, più frequentemente, in quella posteriore della bottiglia. Nello specifico sono 7 le indicazioni indispensabili e necessarie che devono assolutamente comparire sull’etichetta: denominazione del vino, nome dell’imbottigliatore, Paese di produzione, grado alcolico, quantità di vino contenuta nella bottiglia, presenza o meno di solfiti e lotto.

1. Denominazione del Vino

Denominazione del Vino

La Denominazione del Vino si riferisce semplicemente al nome del vino contenuto nella bottiglia, prodotto secondo uno specifico disciplinare. Nel nostro caso “Montepulciano d’Abruzzo”. Il carattere così grande e importante con cui è riportata la denominazione non è casuale perché la normativa europea richiede un carattere doppio o comunque superiore a quello della sede dell’azienda produttrice o imbottigliatrice. È, invece, facoltativo indicare il nome di fantasia con cui l’azienda identifica il vino: ad esempio “Podere”.

Tra le denominazioni del vino rientrano anche le diciture DOCG, DOC o IGT, che vanno riportate o in forma estesa o sottoforma di sigla. Nel caso, come quello riportato in foto, di DOCG o DOC è obbligo riportare anche l’annata, ovvero l’anno in cui è stata effettuata la vendemmia del vino (“2017”). Sono esclusi da tale obbligo spumanti, vini frizzanti o liquorosi DOC o DOCG.

2. Nome dell’Imbottigliatore

Nome dell’Imbottigliatore

Un’altra importante indicazione che va assolutamente riportata in etichetta riguarda l’azienda che si è occupata dell’imbottigliamento del vino, ovvero l’anello finale della catena produttiva. Oltre al nome va poi indicata la sede dell’azienda imbottigliatrice. Nel nostro caso l’azienda è “UMANI RONCHI” con sede ad “OSIMO – ITALIA”.

Non sempre azienda produttrice e azienda imbottigliatrice coincidono. In etichetta è obbligatorio indicare solo la seconda, mentre la prima è facoltativa. Esiste però un’eccezione: l’indicazione del produttore è obbligatoria nel caso di spumanti e vini frizzanti.

Altre informazioni extra sull’azienda, come il sito sopra riportato, sono facoltative.

3. Paese di Produzione

Paese di Produzione

Sull’etichetta di una bottiglia di vino non può mancare l’indicazione del Paese di provenienza e di produzione del vino. Nel nostro caso “PRODOTTO IN ITALIA”. La lingua con cui è riportata tale dicitura deve essere obbligatoriamente quella del Paese in cui il vino è prodotto, a cui poi può essere aggiunta, in maniera facoltativa, una o più traduzioni in altre lingue europee.

4. Grado alcolico

Grado alcolico

Il grado alcolico, che va obbligatoriamente riportato in etichetta, indica la percentuale di alcol etilico sul volume complessivo della bevanda, nello specifico, i millilitri di alcol presenti in 100 ml di vino. Tale valore va riportato sottoforma di percentuale seguita dalla sigla “vol” (vedi sopra “13% vol”).

5. Quantità di Vino Contenuto nella Bottiglia

Quantità di Vino Contenuto nella Bottiglia

La quantità di vino contenuta in una bottiglia va necessariamente espressa, mentre viene data libertà su come esprimerla: in litri, in centilitri o in millilitri. La quantità va riporta in forma numerica accompagnata dalla sigla dell’unità di misura senza punteggiatura. Nel nostro esempio “750 ml”. È obbligo anche riportare il simbolo di stima, “e”, che certifica che il contenuto della bottiglia rispetta i criteri di stima e rientra nei limiti dell’errore negativo tollerabile (in altre parole, la quantità di vino contenuta nella bottiglia può variare minimamente entro certi limiti fissati dalla legge).

6. Presenza o meno di Solfiti

Presenza o meno di Solfiti

Nella produzione del vino vengono spesso aggiunte sostanze che ne favoriscono la conservazione come appunto i “solfiti”, grazie alla loro proprietà antibatteriche e antiossidanti. Queste sostanze possono provocare allergie o intolleranze per cui la loro presenza va fatta notare.

In realtà, i solfiti sono prodotti naturalmente durante la fermentazione del vino, per cui è impossibile che un vino non contenga neppure una piccola percentuale di questa sostanza. L’indicazione “CONTIENE SOLFITI” è dunque obbligatoria nei casi in cui siano stati volontariamente e volutamente aggiunti dal produttore.

La normativa europea prevede che tale indicazione debba essere formulata in una lingua facilmente comprensibile per i consumatori di tutti gli Stati membri dell’UE, essendo in gioco, in questo caso, possibili conseguenze sulla loro salute. Ecco dunque spiegate le molteplici traduzioni con cui la dicitura “CONTIENE SOLFITI” è spesso riportata.

7. Lotto

Lotto

Il lotto è un numero predefinito dall’imbottigliatore che raggruppa l’insieme delle bottiglie che sono state riempite e confezionate in un arco di tempo simile e in condizioni sostanzialmente identiche. In pratica, il lotto è il codice con cui poter tracciare la bottiglia di vino. È un’indicazione obbligatoria, utile per il consumatore per segnalare eventuali anomalie alla bottiglia o al suo contenuto. Grazie al numero del lotto si può dunque risalire a tutte quelle bottiglie che possono manifestare uno stesso eventuale problema.

La normativa europea non fornisce particolari indicazioni circa la composizione del lotto, se non che deve essere un insieme di caratteri numerici e/o alfabetici, preceduti dalla sigla “L”, scelti, a discrezione, da chi si occupa della produzione del vino o del suo imbottigliamento.

Altre indicazioni

Altre indicazioni

Oltre alle sette indicazioni che devono obbligatoriamente comparire sull’etichetta di una bottiglia di vino, ce ne sono altre che possono essere aggiunte in maniera facoltativa perché il produttore o l’azienda imbottigliatrice le ritiene utili o semplicemente per fornire un quadro il più possibile esaustivo al consumatore. Nel nostro caso sono riportate le seguenti indicazioni facoltative: “VITIGNO”, “VINIFICAZIONE”, “PRIMO ANNO DI PRODUZIONE”, e “TEMPERATURA INIZIALE DI SERVIZIO SUGGERITA”.

Altre informazioni aggiuntive che spesso vengono inserite in etichetta sono: “MODALITA’ DI CONSERVAZIONE CONSIGLIATA”, “ABBINAMENTI” e “CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE”.

Posted in: Cultura del vino
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