Perché la vendemmia 2024 è la più precoce di sempre?
La vendemmia 2024 è già iniziata da diverso tempo in Sicilia, tanto da essere considerata la vendemmia più precoce di sempre. Come annunciato da produttori e associazioni del settore e come ripreso da tutte le principali testate giornalistiche, l'uva non è mai stata raccolta così presto come quest'anno. Rispetto alle media e ai tempi tradizionali di vendemmia, siamo in anticipo di circa 12 giorni.
Ma perché la vendemmia 2024 è così precoce? Quali sono le cause che hanno determinato la necessità di raccogliere l'uva così presto rispetto al solito? Nel nostro articolo, vediamo quali sono i fattori chiave che hanno contribuito a rendere la vendemmia 2024 la più precoce della storia.
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Quando è iniziata la vendemmia 2024 in Italia?
La vendemmia 2024 in Italia è iniziata ufficialmente il 18 luglio. Come accade ogni anno, è la Sicilia ad aprire le danze. In particolare, a raccogliere i primi grappoli della nuova annata è stata la Cantina Cooperativa Settesoli, a Menfi, in provincia di Agrigento, nella Sicilia Occidentale. Le prime uve raccolte sono state quelle del vitigno Pinot Grigio. Rispetto al 2023, la cantina ha dovuto anticipare l'inizio della vendemmia di 12 giorni. Infatti, lo scorso anno i primi grappoli furono raccolti il 30 luglio.
In passato, non si era mai registrata una vendemmia così anticipata nel tempo, tanto che gli esperti non hanno esitato a dichiarare la vendemmia 2024 in Sicilia come la più precoce della storia. In generale, gran parte dei produttori dell'Italia Centro-Meridionale si troverà a dover raccogliere l'uva prima del solito, mentre al nord l'anticipo sarà più contenuto.
Quello della precocità non è l'unico record che la vendemmia siciliana di quest'anno potrebbe far segnare. Già perché la vendemmia 2024 in Sicilia, a causa della grande diversità di vitigni coltivati nel nostro Paese, potrebbe anche essere la vendemmia più lunga di sempre. Secondo Coldiretti, "il forte anticipo dell’avvio [...] “spalmerà” le operazioni di raccolta nell’arco di quattro mesi, caso praticamente unico in Europa e legato alla grande biodiversità che caratterizza l’Italia". Secondo le stime di Assovini Sicilia, nella Regione, la vendemmia, iniziata il 18 luglio, terminerà l'ultima settimana di Ottobre, quando verranno raccolte le uve coltivate nella zona dell'Etna.
A questo punto, siamo pronti ad esaminare le cause che hanno portato la vendemmia 2024 ad essere così precoce.
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La vendemmia 2024 è la più precoce della storia: perché?
Come abbiamo precisato nelle righe qui sopra, è la vendemmia siciliana a far registrare il record di precocità. Più in generale, sono le regioni del Centro-Sud a dover fare i conti con una raccolta anticipata.
Le cause di questo fenomeno vanno ricercate nelle condizioni climatiche che, ultimamente, hanno caratterizzato queste Regioni.
1. Caldo Precoce
Le temperature riscontrate questo inverno e questa primavera sono state ben al di sopra della media degli scorsi anni. In questi mesi, nelle regioni del Sud è stato registrato un caldo anomalo, estremo in questi ultimi tre mesi (giugno-luglio-agosto), che ha avuto un notevole impatto sulla vendemmia.
2. Scarse Precipitazioni e Siccità
In diverse regioni del Sud Italia, le scarse piogge primaverili sono state seguite da lunghi periodi di siccità, inaspriti dal caldo anomalo. Inoltre, considera che, in autunno ed inverno, secondo le stime, il quantitativo di pioggia caduto in alcune aree della Sicilia è stato inferiore di oltre il 50% rispetto allo scorso anno.
Questi fattori climatici hanno avuto specifiche conseguenze sui vigneti e sulle piante della vite. In generale, possiamo dire che il caldo ha accelerato il processo di maturazione dell'uva portando ad una vendemmia precoce. In particolare, le elevate temperature stimolano l'attività enzimatica delle piante, accelerano il suo metabolismo e il processo di fotosintesi, con la produzione di zuccheri e sostanze nutritive che raggiungono i grappoli d'uva e determinano una maturazione anticipata.
Il principale "nemico", in queste particolari situazioni climatiche, è rappresentato dalla scarsità di acqua, che può portare a situazioni di stress idrico che, da un lato, inducono la pianta a velocizzare il ciclo riproduttivo e, dall'altro, possono avere effetti negativi sulla qualità dell'uva. Fortunatamente, secondo Assovini Sicilia, "nonostante le condizioni siccitose, non sono presenti segni di stress idrico e le uve sono perfettamente sane e integre".
Sempre secondo l'associazione di viticoltori della Sicilia: "I vigneti siciliani [...] si presentano in ottimo stato fitosanitario e qualitativo; alcuni vitigni coltivati negli areali dell’isola rivelano una naturale e performante resistenza alle estreme condizioni siccitose. I vitivinicoltori in Sicilia si rivelano capaci di governare la siccità grazie all’utilizzo di portainnesti innovativi e all’uso di prodotti naturali detti corroboranti che riparano dagli stress ambientali e dalle ondate di calore. Infine, una corretta gestione del suolo e delle risorse idriche, insieme alla sperimentazione avviata con sensori che monitorano lo stress idrico, consentono l’irrigazione di precisione e l’ottimale uso dell’acqua". Insomma, la qualità delle vendemmia siciliana non sembra essere in pericolo, anzi ...
Considera che il caldo e la scarsa umidità hanno impedito la diffusione di malattie della vite, come la peronospora, che ha profondamente influenzato e condizionato la vendemmia 2023 in Italia.
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