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​Vendemmia 2023 in Italia: produzione in calo e Francia vicina al sorpasso

By Luca Stroppa 24 agosto 2023 76 Views

Vendemmia 2023 in Italia: produzione in calo e Francia vicina al sorpasso

Foto di Vindemia Winery su Unsplash

In Italia, la vendemmia 2023, che sta per entrare nel vivo, si preannuncia caratterizzata da un netto calo della produzione, in termini di volumi, comunque di elevata qualità e capace di conservare quella varietà e biodiversità tipica del nostro patrimonio viticolo. Questo è lo scenario tratteggiato da Coldiretti sul possibile andamento e sui possibili risultati della vendemmia 2023, tanto che si potrebbe materializzare il sorpasso francese al vertice della classifica dei maggiori produttori di vino al mondo.

Ma vediamo, nel dettaglio, quali sono le stime e le previsioni di Coldiretti sulla vendemmia 2023 in Italia.

Vendemmia 2023 in Italia: produzione in calo del 14%

Il dato più significativo che emerge dalle stime di Coldiretti sulla vendemmia 2023 in Italia è quello relativo al calo della produzione, in termini di volumi, rispetto allo scorso anno. La flessione dovrebbe attestarsi attorno al 14%, con la produzione che passerebbe dai 50 milioni di ettolitri del 2022 ai 43 milioni di ettolitri del 2023. Se tali previsioni dovessero essere confermate, il 2023 rientrerebbe nella ristretta cerchia delle peggiori annate del secolo, tra quelle che hanno fatto registrare un record negativo in termini di quantità, come il 1948, il 2007 e il 2017.

Le cause principali di questo brusco calo vanno rintracciate nelle difficili condizioni climatiche degli ultimi mesi, con maltempo e grandinate che hanno danneggiato i vigneti, alternate a periodi di caldo estremo e siccità, e dalle problematiche connesse alle malattie della vite, quali la peronospora e l'oidio, che hanno messo a dura prova i vigneti di ogni angolo d'Italia. Secondo Coldiretti, le condizioni climatiche delle prossime settimane saranno determinanti nel confermare o meno le previsioni sull'andamento della vendemmia.

A farne le spese potrebbero essere soprattutto le regioni del Centro Sud, dove si potrebbero registrare le maggiori perdite. Stando a quanto riportato da Coldiretti, in Sicilia e in Puglia il calo quantitativo del raccolto potrebbe essere attorno al 40% rispetto al 2022, mentre in alcune aree delle Marche e Abruzzo si arriverebbe fino al 60%! Anche i produttori toscani potrebbero fare i conti con perdite nel raccolto, mentre la situazione dovrebbe migliorare nelle regioni del Nord, dove, quantomeno, non si dovrebbero registrare dati in calo se confrontati con quelli dello scorso anno.

Vendemmia in Puglia - Foto di Gabriella Clare Marino su Unsplash

Vendemmia in Puglia - Foto di Gabriella Clare Marino su Unsplash

Se lo scenario stimato da Coldiretti dovesse concretizzarsi, l'Italia rischierebbe di perdere il primato di principale produttore di vino al mondo (in termini quantitativi!), con la Francia pronta al sorpasso. In ogni caso, le due Nazioni dovrebbero far registrare dati molto simili, per un vero e proprio testa a testa. Considera che stime francesi prevedono la produzione attestarsi attorno ai 44/47 milioni di ettolitri, contro i circa 43 dell'Italia. La Spagna dovrebbe continuare ad occupare il terzo posto di questa speciale classifica, facendo comunque registrare, con 36,5 milioni di ettolitri, un -11% in termini di produzione rispetto al 2022.

Vendemmia 2023 in Italia: tra produzione di qualità e biodiversità

Ci sono anche delle buone notizie! A partire dalla qualità della produzione che dovrebbe mantenersi alta nonostante le difficoltà climatiche di cui abbiamo scritto sopra. Tutto ciò grazie all'abilità dei viticoltori italiani e agli investimenti per far fronte alla complessa situazione meteo.

Altra nota lieta è quella relativa alla biodiversità della nostra produzione, che si conferma senza rivali al mondo, con 635 varietà riconosciute e coltivate. Il dato aggiornato sul numero delle Denominazioni italiane è il seguente, anch'esso senza pari: 76 D.O.C.G., 332 D.O.C. e 118 I.G.T.

Insomma, la quantità di uva raccolta e di vino prodotto può anche essere in calo, ma i tratti distintivi della viticoltura e della enologia italiana, ovvero l'enorme varietà e l'elevata qualità, verranno conservati, sempre ...

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Posted in: Curiosità sul vino
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