Di seguito, ti spieghiamo tutto e, a fine lettura, non avrai più dubbi sul significato di queste parole.

Che cos'è la rabboccatura?

Consultiamo un qualunque dizionario della lingua italiana per cominciare a farci un'idea generale del significato di rabboccare o rabboccatura. Troverai definizioni come questa:

➡️ Rabboccare indica l'atto di riempire un recipiente fino all'orlo dopo che parte del liquido in esso contenuto è fuoriuscito più o meno volontariamente.

Rabboccare è dunque sinonimo di altri verbi come riempire o ricolmare. Immagina di dover riempire nuovamente un contenitore d'acqua che ha perso parte del suo contenuto. Quell'azione si chiama rabboccatura. Curiosamente, questo termine viene usato con una certa frequenza in ambito automobilistico. I più esperti avranno sentito parlare della necessità di rabboccare il liquido del radiatore al fine di preservare il funzionamento del motore. Si tratta di ricolmare l'apposito recipiente, situato nel vano motore, con il liquido preposto.

Abbandoniamo un ambito che non ci compete, ma che è utile per comprendere meglio il significato del nostro termine, per trasferirci nel settore enologico. Che cosa s'intende per rabboccare quando si parla di vino?

➡️ In ambito enologico, rabboccare significa riempire nuovamente di vino una botte, una bottiglia o un qualsiasi contenitore fino al suo estremo, dopo che il recipiente ha perso parte del liquido.

Ecco la definizione enologica di rabboccatura. É tutto più chiaro, vero? Ora approfondiamo ulteriormente la questione.

Quando e perché rabboccare?

A questo punto, ti starai chiedendo perché rabboccare una botte con il vino e ancora quando avviene la rabboccatura durante il processo di vinificazione. Sono tutte domande legittime a cui daremo risposta nelle prossime righe.

Perché rabboccare una botte con il vino?

La risposta è la seguente:

➡️ La rabboccatura riduce la superficie di vino a contatto con l'ossigeno, prevenendo i fenomeni ossidativi.

E come ben sanno i lettori del nostro Blog sul vino, la prolungata esposizione del vino all'aria rovina e deteriora il nettare. Insomma, meglio evitare!

Quando avviene la rabboccatura durante il processo di vinificazione?

Quando viene eseguita l'azione di rabboccatura. Abbiamo individuato due momenti ben precisi nel processo di vinificazione. Il primo è l'esempio più classico, il secondo è un caso particolare per la produzione di una specifica tipologia di vino.

Ecco le due occasioni in cui la rabboccatura è più frequente:

● durante il periodo di maturazione del vino in botti di legno: devi sapere che parte del nettare contenuto in una botte di legno evapora e fuoriesce dal contenitore sfruttando la caratteristica porosità di questo materiale. L'addetto alla cantina è, dunque, chiamato a ricolmare e riempire periodicamente le botti per impedire l'ossidazione del vino dovuta alla maggior superficie di contatto nettare-aria. Chiaramente, il vino utilizzato per la rabboccatura è stato conservato in altri contenitori e sarà identico a quello contenuto nella botte.

● dopo la sboccatura nel processo di produzione degli spumanti metodo classico: si tratta di una particolare tipologia di rabboccatura. In gergo si dovrebbe parlare di dosaggio o ricolmatura. É quell'operazione che negli spumanti metodo classico segue la sboccatura, ovvero l'eliminazione dei sedimenti della seconda fermentazione dalla bottiglia. Durante tale processo parte del vino fuoriesce dalla bottiglia, che viene successivamente riempita con una particolare miscela, sciroppo di dosaggio o liqueur d’expédition, in sostituzione del vino perso. Lo sciroppo aggiunto, in questo caso, dona ulteriori qualità organolettiche allo spumante.

Grazie per essere giunto fin qui. Ora sai alla perfezione che cosa significa rabboccare una botte o un contenitore di vino.