Nel nostro articolo, vediamo nel dettaglio che cos'è l'e-nose, a cosa serve, quali sono le sue caratteristiche, quali sono gli ambiti di applicazione e come potrebbe "rivoluzionare" l'arte della degustazione del vino.

Il naso elettronico per degustare il vino e valutarne la qualità

L'E-nose è una tecnologia in continuo sviluppo e perfezionamento. José Chilo, ricercatore in ingegneria elettrica presso l'Università di Gävle (Svezia), è uno dei suoi fautori e ideatori. Da oltre 20 anni, Chilo sta studiando e migliorando questo sistema, grazie all'evoluzione degli studi e delle conoscenze sull'Intelligenza artificiale e alla preziosa collaborazione con il KTH Royal Institute of Technology, il più importante centro di ricerca tecnologica di Svezia e uno dei più importanti di tutta Europa.

L'E-nose ha trovato nel tempo svariati ambiti di applicazione ed è stato sviluppato in diverse versioni e modelli a seconda degli obiettivi del suo utilizzo. In alcune interpretazioni, la tecnologia alla sua base ha permesso di dare forma a dispositivi elettronici utilizzati per rilevare la presenza di esplosivi o per valutare il grado di potabilità delle acque. Quest'ultimo progetto è stato condotto in prima persona dallo stesso Chilo, protagonista anche del modello, plasmato con la collaborazione di altri esperti spagnoli dell'Universitat Politècnica de València e presentato sulla rivista "Sensors" nel marzo del 2023, per permettere di valutare la qualità del vino. Ma, nello specifico, che cos'è l'e-nose per la degustazione del vino? Quali sono le sue caratteristiche? A cosa serve?

L'E-nose è un sistema tecnologico caratterizzato da una serie di sensori che operano in simbiosi con un dispositivo, basato sull'Intelligenza artificiale, per il controllo, l'estrazione, l'elaborazione, il riconoscimento e la misurazione degli elementi volatili del vino. Nello specifico, il naso elettronico, in questa sua prima versione, è in grado di riconoscere e misurare il livello di acido acetico nel vino rosso. L'acido acetico è una sostanza naturalmente presente nel vino in quantità minime. Tuttavia, la sua concentrazione cresce con l'ossidazione o con un invecchiamento troppo prolungato. Oltre una certa soglia, la presenza di acido acetico diventa dannosa per il vino, tanto da renderlo difficilmente bevibile. L'e-nose serve proprio a monitore la concentrazione di acido acetico in fase di vinificazione e, quindi, a verificare costantemente la qualità del nettare. Si tratta di un meccanismo più efficiente, preciso ed affidabile rispetto ad ogni tipo di degustazione e valutazione umana.

Tra le peculiarità del sistema c'è uno specifico componente che soffia aria nei sensori in modo tale da far areare il liquido e combinare l’ossigeno con le particelle aromatiche e le componenti volatili, favorendone la propagazione e rendendole più facilmente percepibili, secondo il medesimo principio che porta il degustatore umano a roteare il vino nel bicchiere.

Per ora, e-nose è un prototipo attorno a cui si stanno sviluppando una serie di progetti per potenziarne le capacità, di pari passo con l'evoluzione delle conoscenze sull'Intelligenza Artificiale. In particolare, l'obiettivo degli esperti è quello di renderlo un sistema super affidabile per determinare la qualità dei vini invecchiati e, in seguito, un degustatore perfetto, in grado di individuare tutti i componenti principali del vino.

Hai mai sentito parlare dell'e-nose? Pensi che, col tempo, le nuove tecnologie e l'Intelligenza Artificiale minacceranno il contributo umano alla degustazione del vino?