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Corvina: origine, storia, caratteristiche e curiosità

By Luca Stroppa 24 agosto 2021 255 Views

Corvina: origine, storia, caratteristiche e curiosità

È uno dei vitigni a bacca rossa più importanti di due zone storiche e prestigiose della viticoltura italiana e dalle sue uve si ricavano alcuni dei mostri sacri della nostra enologia. Stiamo parlando del vitigno Corvina, tipico della Valpolicella e della zona di Bardolino, da cui si ricavano, tra gli altri, l’Amarone, il Recioto e il vino Bardolino.

Di seguito, vediamo l’origine, la storia, le caratteristiche e le principali curiosità sul vitigno Corvina e sui suoi vini.

1. il vitigno Corvina è un vitigno a bacca nera autoctono della zona di Verona

Il vitigno a bacca nera Corvina è autoctono e caratteristico di alcuni territori che si sviluppano nel Veronese, in particolare della Valpolicella e della zona a est del Lago di Garda, in corrispondenza della D.O.C. Bardolino. Non a caso, il vitigno è conosciuto anche come Corvina Veronese.

La sua coltivazione è idonea anche in alcune zone limitrofe della provincia di Brescia.

2. dal vitigno Corvina si ottengono i grandi vini rossi della Valpolicella e i vini della D.O.C. Bardolino

Il vitigno Corvina costituisce la base ampelografica dei grandi vini rossi della Valpolicella, Valpolicella D.O.C., Amarone della Valpolicella D.O.C.G. e Recioto della Valpolicella D.O.C.G., e dei vini Bardolino D.O.C.

È importante precisare che il vitigno Corvina non viene mai utilizzato in purezza per produrre questi vini ma, seppur in percentuali dominanti, viene assemblato con altri vitigni tipici della zona, come i vitigni Rondinella e Corvinone.

I vini ottenuti dal vitigno Corvina (e dagli altri vitigni del veronese) sono in vendita online su Wineshop.it!

3. i migliori vini rossi della Valpolicella, da uve Corvina, sono in vendita online su Wineshop.it

Se intendi acquistare online e provare degli eccellenti vini della Valpolicella ricavati da uve Corvina, Wineshop.it è l'enoteca online che fa per te!

Disponiamo dei Valpolicella D.O.C. di due delle migliori azienda vitivinicole della zona, l'azienda agricola Novaia e l'azienda agricola Roberto Mazzi e Figli.

Tra le eccellenze delle due cantine non potevano mancare diverse illustri interpretazioni dell'Amarone della Valpolicella D.O.C.G. e del "fratello" Recioto della Valpolicella D.O.C.G.

4. i migliori vini Bardolino D.O.C., da uve Corvina, sono in vendita online su Wineshop.it

La nostra enoteca online offre una gamma completa di vini da uve Corvina. Per questo, puoi comprare online anche i migliori vini Bardolino D.O.C., dal "rosso" Bardolino Vigne di San Pietro al Bardolino Giovanna Tantini, sempre in versione "rosso", fino all'iconico "Bardolino Chiaretto", il prestigioso rosè della Denominazione.

A questo punto, se vuoi procedere all’acquisto e goderti questi “giganti” della nostra enologia è perfettamente comprensibile. Dopo averli ordinati torna su questa pagina e scopri altre informazioni e curiosità sul vitigno Corvina leggendo i punti seguenti!

5. il vitigno Corvina ha una storia “misteriosa”

Sulla storia del vitigno Corvina non si hanno molte notizie certe. In particolare, la sua origine è decisamente misteriosa. Quasi certamente si tratta di un vitigno molto antico, anche perché essendo strettamente legato alla viticoltura veronese ed essendo il vitigno principale da cui si ricavano i vini storici e più importanti della zona si può ipotizzare un florido passato.

Il primo riferimento scritto risale al 1627 quando Alessandro Peccana cita i “Corvini” tra i vitigni dei vini veronesi, probabilmente includendo anche il Corvinone, altro vitigno tipico della zona, da non confondere, nonostante la somiglianza nel nome, con il nostro “Corvina”.

Da quel momento in poi, il vitigno Corvina compare in numerose opere specialistiche e ampelografiche nel tentativo di catalogarlo e di individuarne i molteplici biotipi. Nel 1969 è stato ufficialmente iscritto nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite.

6. l'origine leggendaria del vitigno “Corvina”

Non disponendo di testimonianze scritte, l’origine del vitigno Corvina è spesso associata ad una leggenda diffusa nella cultura popolare della zona.

Pare che, un tempo, la Valpolicella abbondava di vitigni a bacca bianca. Le loro uve erano molto gustose e amate dai corvi che attaccavano i vigneti per potersele gustare. Per difendere i grappoli e il loro lavoro, i contadini locali cercavano di allontanarli in tutti i modi.

Un giorno, un corvo, nel tentativo di recuperare un grappolo d’uva, si ferì ad un’ala e fu soccorso e assistito da un generoso contadino che gli permise nuovamente di volare. In segno di gratitudine, il corvo convertì parte dell’uva bianca della zona in una versione a bacca nera, dello stesso colore delle sue piume. Da questo episodio, avvolto nella leggenda, nacque il vitigno Corvina, il capostipite dei vitigni a bacca nera della Valpolicella.

7. l'origine del nome “Corvina”

Secondo alcuni studiosi, indipendentemente dalla leggenda di cui ti abbiamo appena parlato, il nome “Corvina” deriva da quello di “corvo”, perché il colore dei suoi acini richiama quello delle piume dell’uccello.

Altri esperti, invece, sostengono che il nome “Corvina” rimandi al dialetto veneto e alla parola “crua”, ovvero “cruda” o, meglio, “acerba”, per la sua maturazione piuttosto tardiva (medio-tardiva). Non a caso il vitigno Corvina è conosciuto anche come Cruina.

8. i tre nomi ufficiali del vitigno “Corvina”

Il vitigno Corvina è uno dei vitigni italiani che dispone ufficialmente di tre possibili nomi, senza contare le varianti dialettali e locali. Basta consultare il disciplinare di produzione dei vini di cui rappresenta la base ampelografica per scoprire che il nostro vitigno si può chiamare “Corvina”, “Cruina” o “Corvina Veronese”.

Per evitare confusione e fraintendimenti, nei disciplinari i tre nomi sono sempre citati insieme. In ogni caso, se senti qualcuno parlare di “Corvina Veronese” e altri di “Cruina”, non preoccuparti, si stanno riferendo allo stesso vitigno!

9. le caratteristiche del vitigno “Corvina”

Il vitigno Corvina si caratterizza per grappoli di dimensioni media, dal colore blu con riflessi violacei, dalla forma piramidale e “alati” (vedi foto iniziale). Estremamente vigoroso, ha maturazione medio-tardiva, collocabile tra settembre ed ottobre. Mostra particolare sensibilità alle malattie della vite, per cui richiede grande attenzione e cura.

Predilige crescere in aree di media collina, come quelle della Valpolicella, e gradisce gli sbalzi termici, non eccessivi, perché tale fattore permette di accumulare sostanze coloranti

10. il vitigno Corvina dona colore, buona tannicità e un’aromaticità fruttata

Il vitigno Corvina, come abbiamo visto, raramente viene vinificato in purezza. Al contrario, le principali Denominazioni della zona prevedono un uvaggio con altri vitigni, Corvinone, Rondinella e Molinara. Ai vini ricavati con questo assemblaggio di uve, il vitigno Corvina dona colore, rosso rubino con riflessi blu/viola, ma viene sfruttato anche per la sua buona componente tannica e per conferire ai vini della Valpolicella e di Bardolino delicate note fruttate, ciliegia e amarena in particolare (fanno parte del suo corredo aromatico anche sentori speziati e balsamici).

Inoltre, la sua predisposizione all’appassimento lo rende perfetto per la produzione dell’Amarone della Valpolicella D.O.C.G.!

Posted in: Vini d'Italia
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