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Che cosa significa Sorì? Che cosa sono i Sorì di Diano d'Alba?

By Luca Stroppa 24 marzo 2022 654 Views

Che cosa significa Sorì? Che cosa sono i Sorì di Diano d'Alba?

Se sei un amante del Dolcetto di Diano d'Alba o hai avuto modo di acquistarlo avrai quasi certamente notato una particolarità che caratterizza questi vini e i nomi con cui sono commercializzati. Nello specifico, ci riferiamo al termine "Sorì" che spesso compare sulle etichette di questo grande vino rosso piemontese.

Cosa significa "Sorì"? Perché è utilizzato in riferimento al Dolcetto di Diano d'Alba? E che cosa sono i Sorì di Diano d'Alba?

Te lo sei mai chiesto? Sai rispondere a queste domande? Se non conosci le risposte, leggi il nostro articolo. Ti spiegheremo tutto sui "Sorì": significato, definizione, origine e storia.

Sorì: definizione e significato

Per inquadrare al meglio la questione, iniziamo spiegando il significato e dando la definizione del termine "Sorì". Per farlo dobbiamo chiamare in causa il dialetto piemontese da cui proviene il termine. "Sorì", infatti, sta per "luogo solatio", cioè luogo soleggiato o esposto al sole. In particolare, questa espressione si riferisce a zone ottimamente esposte al sole, adatte, anzi, perfette per la coltivazione qualitativa della vite.

Devi sapere che, la pianta della vite, per portare avanti al meglio la sua crescita vegetativa, necessita di luce solare, fondamentale, ad esempio, nel processo di fotosintesi clorofilliana. Allo stesso modo, le sue uve, per maturare nel migliore dei modi ed esprimere tutte le loro qualità, hanno bisogno di luce. Per questi motivi, i vigneti ben esposti sono considerati di particolare pregio, sono molto ricercati e sono riconosciuti come aree estremamente vocate da ogni viticoltore.

Per riassumere, con il termine "Sorì" s'intende un'area soleggiata in cui praticare con successo la coltivazione della vite.

Sorì del Dolcetto di Diano d'Alba: cosa sono e quali sono

Il termine "Sorì" è associato ad un comune delle Langhe, in provincia di Cuneo, storicamente considerato uno dei più vocati per la viticoltura. Stiamo parlando di Diano d'Alba.

Tale associazione viene portata avanti fin dagli anni '60 del Novecento, all'interno di un più ampio progetto di valorizzazione di un vino e di una denominazione simbolo di questo comune, ovvero il Dolcetto di Diano d'Alba (D.O.C.G. dal 2010). É sul finire degli anni '80 che il concetto di "Sorì" s'impone in maniera definitiva, quando illuminati produttori e associazioni locali si propongono di individuare le aree più vocate, all'interno del comune di Diano d'Alba, per la coltivazione del vitigno Dolcetto.

Grazie all'utilizzo di strumenti urbanistici moderni, queste zone sono state definite e mappate con precisione nel 1988, diventando "menzioni geografiche aggiuntive" della D.O.C.G. Dolcetto di Diano d'Alba.

Ricordiamo che le menzioni o unità geografiche aggiuntive sono micro aree all'interno del più ampio territorio della Denominazione, corrispondenti a frazioni, zone amministrative o tradizionalmente riconosciute.

Per nominare le unità geografiche aggiuntive del Dolcetto di Diano d'Alba, e per renderle immediatamente riconoscibili e associabili alla Denominazione, si è scelto di puntare su un termine dialettale, quello di Sorì appunto, con cui localmente sono conosciute le aree ben esposte più idonee alla viticoltura. Per ogni unità geografica aggiuntiva si è così ricorso al nome "Sorì" accompagnato da un nome geografico o tradizionale che definisce la singola area.

Come riassunto nel disciplinare di produzione del Dolcetto di Diano d'Alba:

"La predilezione dei produttori vinicoli di Diano per questo vitigno e l'esperienza tramandata nelle generazioni ha individuato nel tempo così bene le posizioni migliori per i vigneti che è stato possibile delimitarle con precisione fin dal 1988; si chiamano Sörì, che in dialetto piemontese sta per "luogo solatio" e sono 76 in tutto le aree più vocate alla viticoltura, interamente comprese nel comune di Diano d'Alba".

I 76 "Sorì", o "menzioni geografiche aggiuntive", del Dolcetto di Diano d'Alba sono: Sorì Autin Grand, Sorì Autin Souvè, Sorì Autinot, Sorì Bric dei Gatti, Sorì Bric del Camparo, Sorì Bric del Ciabot, Sorì Bric del Gerlotto, Sorì Bric della Biria, Sorì Briccola, Sorì Bruni, Sorì Cascina Arione, Sorì Cascina Benevello, Sorì Cascina Carbone, Sorì Cascina Flino, Sorì Cascina Langhetto, Sorì Cascina Manzano, Sorì Cascina Rabino Soprano, Sorì Cascina Rabino Sottano, Sorì Cascina Saliceto, Sorì Cascina San Sebastiano, Sorì Ciabot Rus, Sorì Colombè, Sorì Costa Fiore, Sorì Cristina, Sorì degli Abelloni, Sorì degli Ubert, Sorì dei Berfi, Sorì dei Ciapa, Sorì dei Crava, Sorì dei Pasquali, Sorì dei Peggi, Sorì dei Piani, Sorì dei Pittatori, Sorì dei Servetti, Sorì del Bartu, Sorì del Bonorej, Sorì del Carzello, Sorì del Cascinotto, Sorì del Fossà, Sorì del Genesio, Sorì del Luma, Sorì del Moncolombetto, Sorì del Mongrande, Sorì del Montadino, Sorì del Montagrillo, Sorì del Parisio, Sorì del Pradurent, Sorì del Rabalotto, Sorì del Rapalino, Sorì del Ricchino, Sorì del Romino, Sorì del Servaj, Sorì del Sot, Sorì della Madonnina, Sorì della Mattea, Sorì della Pezzea, Sorì della Regnura, Sorì della Riccheria, Sorì della Rivolia, Sorì della Sorba, Sorì della Sorda, Sorì della Vigna, Sorì delle Cecche, Sorì di San Calogero, Sorì di San Quirico, Sorì Gabriel, Sorì la Fajà, Sorì la Rocca, Sorì Parisa, Sorì Piadvenza, Sorì Pucia del Bric, Sorì Sant’Eurosia, Sorì Santa Lucia, Sorì Teologato, Sorì Vigna della Lepre.

Che cosa significa Sorì? Che cosa sono i Sorì di Diano d'Alba?

Insomma, d'ora in poi, quando in etichetta trovi questo termine sai che cosa significa e sai di che cosa si tratta. Ad esempio, il "nostro" Dolcetto di Diano d'Alba Sorì del Ricchino Rizieri è un vino prodotto nella menzione geografica aggiuntiva denominata "Sorì del Ricchino", un'area di 10 ettari circa, ovviamente ben esposta, all'interno del comune di Diano d'Alba.

Posted in: Curiosità sul vino
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