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​Castelli di Jesi Verdicchio Riserva D.O.C.G.: storia, caratteristiche del vitigno e del vino, abbinamenti e curiosità

By Luca Stroppa 30 novembre 2021 133 Views

Castelli di Jesi Verdicchio Riserva D.O.C.G.: storia, caratteristiche del vitigno e del vino, abbinamenti e curiosità

Nell'articolo di oggi ti vogliamo presentare una D.O.C.G. davvero prestigiosa, "Castelli di Jesi Verdicchio Riserva", risultato di una scissione da un'altra D.O.C. altrettanto celebre, "Verdicchio Castelli di Jesi". Abbiamo deciso di organizzare la nostra trattazione in 10 comodi punti che mettono in luce i punti salienti e distintivi di questa Denominazione.

Buona lettura!

1. "Castelli di Jesi Verdicchio Riserva" è una recente D.O.C.G.

"Castelli di Jesi Verdicchio Riserva" è una Denominazione di Origine Controllata e Garantita istituita nel 2011. Precedentemente conosciuta come "Verdicchio dei Castelli di Jesi Riserva" e rientrante nella D.O.C. "Verdicchio dei Castelli di Jesi" del 1995, la versione "Riserva" ha successivamente ottenuto la D.O.C.G. per la sua particolare qualità e il suo successo sui mercati nazionali e internazionali, "distaccandosi" dalla Denominazione originaria.

Per evitare confusione con la D.O.C. "Verdicchio dei Castelli di Jesi" si è deciso di modificare il nome della D.O.C.G. in "Castelli di Jesi Verdicchio Riserva".

2. la D.O.C.G. "Castelli di Jesi Verdicchio Riserva" si sviluppa nelle province di Ancona e Macerata

"Castelli di Jesi Verdicchio Riserva" è una D.O.C.G. delle Marche che si sviluppa nelle province di Ancona e Macerata. Nello specifico, in 22 Comuni della Provincia di Ancona e in 2 comuni della provincia di Macerata. Tale zona è chiamata "Castelli di Jesi" perché tutti i comuni coinvolti, in passato, erano politicamente ed economicamente legati a Jesi, in provincia di Ancona.

3. il vitigno Verdicchio è alla base della D.O.C.G. "Castelli di Jesi Verdicchio Riserva"

I vini della D.O.C.G. "Castelli di Jesi Verdicchio Riserva" devono essere ricavati dalle uve del vitigno Verdicchio con una percentuale pari ad almeno l'85% del totale. Il restante 15% può essere riservato ad altri vitigni idonei alla coltivazione nelle Marche.

4. la D.O.C.G. "Castelli di Jesi Verdicchio Riserva" comprende due tipologie di vini

Rientrano nella D.O.C.G. "Castelli di Jesi Verdicchio Riserva" due tipologie di vini:

  1. "Castelli di Jesi Verdicchio Riserva"
  2. "Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Classico"

La menzione "Classico" riguarda quei vini le cui uve sono raccolte nella zona originaria del "Verdicchio". La zona "classica" comprende tutti i territori della D.O.C.G., ad eccezione dell'area alla sinistra del Fiume Misa e i comuni di Ostra e di Senigallia in provincia di Ancona.

5. "Castelli di Jesi Verdicchio Riserva" D.O.C.G. vs "Verdicchio dei Castelli di Jesi" D.O.C.: differenze

Come suggerisce la menzione "Riserva", la principale differenza tra "Castelli di Jesi Verdicchio Riserva" D.O.C.G. e "Verdicchio dei Castelli di Jesi" D.O.C. riguarda il periodo di invecchiamento obbligatorio per i vini della "prima" Denominazione.

Come riportato nel disciplinare di produzione della D.O.C.G. "Castelli di Jesi Verdicchio Riserva": "Il vino prima di essere immesso al consumo deve essere sottoposto ad un periodo d'invecchiamento di almeno 18 mesi di cui almeno 6 in bottiglia". La D.O.C. "Verdicchio dei Castelli di Jesi", invece, non prevede alcun obbligo in tal senso.

6. i vini "Castelli di Jesi Verdicchio Riserva" D.O.C.G. si distinguono per complessità, struttura e pienezza

Dopo un periodo di maturazione e invecchiamento di almeno 18 mesi, i vini "Castelli di Jesi Verdicchio Riserva" D.O.C.G. presentano un colore tendente all'oro con riflessi verdognoli, associando ai profumi intensi di frutta gialla matura e agrumi, tipici del vitigno di riferimento, note di miele e di vaniglia, risultato proprio dell'invecchiamento, che donano grande complessità e persistenza. Al palato sono morbidi, potenti e strutturati, sapidi e minerali, come i terreni dove crescono le loro uve. Sul finale evidenzia un retrogusto amarognolo.

7. il vino Castelli di Jesi Verdicchio Riserva "Plenio" Umani Ronchi è in vendita online su Wineshop.it

Sul nostro sito di vendita di vino online puoi acquistare un grande "Castelli di Jesi Verdicchio Riserva": il "Plenio" Umani Ronchi.

Il nome di questo vino, dal latino "Plenum", "pieno", ne anticipa la "pienezza" e "complessità" che, come abbiamo visto, sono uno dei tratti distintivi di questa D.O.C.G. Giallo paglierino/dorato, presenta profumi fruttati e vanigliati, mentre al palato è morbido, vellutato e rotondo, persistente e con un tipico retrogusto amarognolo.

8. abbinamento cibo e "Castelli di Jesi Verdicchio Riserva" D.O.C.G.

Per complessità e struttura, i vini "Castelli di Jesi Verdicchio Riserva" sono perfetti per accompagnare primi piatti, quali paste ripiene, anche con sughi mediamente corposi, carni bianche e pesci alla griglia.

9. il terroir dei "Castelli di Jesi Verdicchio Riserva" è influenzato da diversi fattori naturali

Il bacino geografico del fiume Esino, che copre i territori dei 22 Comuni della Provincia di Ancona e dei 2 di Macerata che rappresentano la zona di produzione della D.O.C.G., è l'elemento caratterizzante del terroir locale. Quest'area si trova nelle vicinanze dal mare e nei pressi del litorale adriatico, si sviluppa su terreni collinari attorno alla valle Esina ed è protetta dai rilievi dell'Appennino umbro-marchigiano, che nelle sue vette più importanti raggiungono i 2000 metri. L'influenza di questi elementi naturali determina un clima temperato, perfetto non solo per la coltivazione della vite e di tante altre colture mediterranee.

10. il Verdicchio e l'anfora greca

Concludiamo il nostro articolo con un'interessante curiosità sui vini Verdicchio. Devi sapere che il vino Verdicchio si affermò e si diffuse attorno agli anni ’50 del XX secolo, non solo per la qualità e l'eccellenza dei suoi prodotti, ma anche grazie alla trovata di due produttori che decisero di puntare su una bottiglia particolare per commercializzare i loro vini. Progettata dal famoso architetto milanese Antonio Maiocchi, il contenitore presentava una forma di anfora, che ricordava quelle di terracotta diffuse tra gli Etruschi.

Un packaging davvero originale che contribuì ad accrescere l'appeal dei vini Verdicchio.

Posted in: Vini d'Italia
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