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​Cagnulari: origine, storia, caratteristiche, vini, abbinamenti e curiosità

By Luca Stroppa 12 ottobre 2021 272 Views

Cagnulari: origine, storia, caratteristiche, vini, abbinamenti e curiosità

Tra i vitigni autoctoni della Sardegna, il Cagnulari occupa un ruolo di primo piano per rarità ed eccezionalità. Si tratta di un vitigno a bacca nera poco conosciuto al grande pubblico, coltivato in poche e specifiche aree vinicole sarde, in grado di dare vita, in purezza, a vini di primissima qualità.

Nel nostro articolo, ti raccontiamo le sue origini, la sua storia, le principali caratteristiche del vitigno e dei suoi vini, ti consigliamo alcuni deliziosi abbinamenti e ti sveliamo tante curiosità.

1. il Cagnulari è un vitigno autoctono della Sardegna

Come ti abbiamo anticipato nell'introduzione, quando si parla di Cagnulari ci si riferisce ad un vitigno a bacca nera autoctono della Sardegna.

Con lo stesso nome si indicano i vini ottenuti, in purezza o per gran parte, dalle sue uve.

2. il vitigno "Cagnulari" ha una storia misteriosa

In realtà, sulle origini e sulla storia del Cagnulari si hanno pochissime notizie, tanto che un'aura di mistero avvolge questo vitigno.

Secondo alcuni esperti, il Cagnulari mostrerebbe alcune somiglianze con il vitigno Bovale, giunto in Sardegna dalla Spagna nel corso del 1300, durante la dominazione aragonese dell'Isola. In tal senso, il Cagnulari sarebbe una sorta di variante del Bovale, perfettamente adattata al terroir sardo.

Altri evidenziano una certa vicinanza con il Monastrell o Mourvèdre, un vitigno a bacca nera di origine spagnola ma diffuso anche in Francia, di cui rappresenterebbe una sorta di clone.

In realtà, non si ha alcuna notizia o fonte certa, anche perché il nostro vitigno non compare quasi mai nei principali trattati ampelografici almeno fino al secolo scorso, a testimonianza del suo carattere raro ed esclusivo.

In ogni caso, oggi, il vitigno Cagnulari è considerato autoctono della Sardegna.

3. il "Cagnulari" è conosciuto con tanti altri nomi

Anche le origini del nome Cagnulari sono ignote, tanto che non esistono studi e interpretazioni certe a riguardo.

È, invece, sicuro che il vitigno è conosciuto, nelle varie zone della Sardegna, anche con altri nomi o sinonimi. Nel sassarese, ad esempio, si parla spesso di "Cagliunari", soprattutto nella zona di Alghero. Nel resto del gallurese, invece, non è raro trovare qualche viticoltore locale che lo chiama "Calda Reio", "Caldareddu" o "Caldarello". Tra gli altri sinonimi più diffusi segnaliamo "Cagniulari", "Cagnolaro" e "Cagnovali".

4. il vitigno Cagnulari è coltivato quasi esclusivamente nel sassarese

Il vitigno Cagnulari è coltivato nella provincia di Sassari, nella parte nord-occidentale della Sardegna. In particolare, i comuni di Alghero, Ittiri, Ossi, Tissi, Usini e Uri sono unanimemente considerati le aree d'elezione di questo vitigno.

Curiosamente, nelle altre zone della Sardegna il vitigno è quasi totalmente assente!

5. il vitigno Cagnulari: caratteri ampelografici

Il vitigno Cagnulari si presenta con un grappoli di dimensioni medie con forma conica o piramidale. Al contrario, gli acini sono di dimensioni medio-piccole (vedi foto) e si caratterizzano per una buccia molto scura, spessa e pruinosa.

Si tratta di un vitigno che richiede grande cura e attenzione, molto sensibile alle alte temperature e alle abbondanti piogge. Un tratto distintivo delle sue uve è la ricchezza di polifenoli, sostanze coloranti e tannini, che donano al vino un inconfondibile colore e una buona trama tannica.

6. Cagnulari: terroir ideale

Il Cagnulari si coltiva al meglio nell'area del sassarese grazie alle sue particolari condizioni climatiche, condizionate dalla vicinanza del mare e dalla costante azione del vento (Maestrale). La presenza di questi due fattori determina un clima mite e dona alle uve coltivate in questa zona caratteri sapidi e minerali che ritroviamo in bottiglia.

I terreni in cui si coltiva il Cagnulari sono prevalentemente collinari e sono di carattere calcareo e argilloso.

7. il Cagnulari è vinificato in purezza soltanto dagli anni '70 del secolo scorso

Per molto tempo, il Cagnulari, grazie alla ricchezza di polifenoli di cui abbiamo detto in precedenza, è stato utilizzato esclusivamente come vino da taglio per dare colore e vigore ad altri vini tipici dell'Isola e non solo.

Il vitigno stesso ha rischiato di essere totalmente abbandonato in favore di altri più produttivi e noti, finché Giovanni Maria Cherchi, lungimirante viticoltore alla guida dell'omonima casa vinicola, la più prestigiosa della Sardegna Settentrionale, decise di puntare su questo vitigno autoctono, intuendone le enormi potenzialità.

Vinificandolo in purezza, Cherchi è riuscito, dagli anni '70 del Novecento, a portare questo fantastico vino all'attenzione di tutti gli appassionati. Oggi, il suo Cagnulari è ricercatissimo e molto apprezzato ...

8. il Cagnulari Cherchi è in vendita online su Wineshop.it

Nella nostra enoteca online puoi acquistare proprio il vino Cagnulari Cherchi.

Ottenuto in purezza, ha un tipico colore rosso rubino molto carico; presenta un bouquet ricco e intenso tra sentori erbacei e fruttati e note minerali, risultato della vicinanza al mare; mentre al palato evidenzia corpo e vigore, buona tannicità e morbidezza, in perfetto equilibrio con una vena acidula e sapida e sensazioni di freschezza che lo rendono molto piacevole.

Sempre dalla Casa Vinicola Cherchi proviene il Luzzana Cherchi, un blend made in Sardegna tra uve Cannonau (50%)e Cagnulari (50%). Il colore è rosso rubino, con profumi intensi e persistenti, tra i quali sono molto evidenti sentori di prugna e note di vaniglia. Al palato è rotondo e avvolgente, strutturato e persistente, giustamente tannico, in perfetta armonia con gradevoli sensazioni sapide e acide.

9. vini Cagnulari: caratteristiche organolettiche

Il Cagnulari di Cherchi anticipa e rivela tutti i tratti distintivi dei vini che si ottengono, in purezza, da questo vitigno.

In particolare, i vini Cagnulari si distinguono per un colore rosso rubino intenso, profumi fruttati (prugna in primis) accompagnati da note erbacee, floreali e/o speziate. Al palato emerge un fantastico equilibrio tra rotondità, morbidezza, struttura, componente tannica e note acidule, minerali e sapide che donano quel giusto grado di freschezza che rende davvero piacevole l'assaggio.

10. vini Cagnulari: i migliori abbinamenti

I vini Cagnulari sono facilmente abbinabili a taglieri di salumi, primi piatti con sughi importanti o con pasta ripiena, ma anche con carni rosse, arrosti, cacciagione o selvaggina e formaggi di media stagionatura.

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