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​Barbera d'Asti D.O.C.G.: storia, vitigno, caratteristiche del vino, zona di produzione, abbinamenti e vendita online

By Luca Stroppa 11 ottobre 2022 165 Views

Barbera d'Asti D.O.C.G.: storia, vitigno, caratteristiche del vino, zona di produzione, abbinamenti e vendita online

In questo articolo parliamo di Barbera d’Asti, uno dei grandissimi vini e una delle più prestigiose denominazioni del Piemonte.

Continua la lettura e ti portiamo alla scoperta delle sue modalità di produzione, del vitigno alla sua base, della sua zona di elezione, della sua storia, delle sue caratteristiche organolettiche e di quelle del terroir dove si coltivano le sue uve e ti suggeriamo i migliori abbinamenti con il cibo.

1. Che cos'è la Barbera d'Asti?

Barbera d'Asti è il nome di una Denominazione di Origine Controllata e Garantita del Piemonte. D.O.C. dal 1970, ha recentemente ottenuto la D.O.C.G., nel 2008.

2. Quali tipologie di vini rientrano nella D.O.C.G. Barbera d'Asti?

La D.O.C.G. Barbera d'Asti comprende due tipologie di vini rossi:

- Barbera d'Asti versione base;

- Barbera d’Asti Superiore. Questa versione prevede anche la possibile specificazione delle seguenti sottozone: “Tinella”, “Colli Astiani” o “Astiano”. Fino alla vendemmia 2014, il disciplinare prevedeva anche la sottozona "Nizza", che poi è diventata un vino a Denominazione di origine controllata e garantita completamente autonomo.

La principale differenza tra le due versioni Base e Superiore è il periodo di invecchiamento obbligatorio: almeno 4 mesi per la versione base, 14 mesi minimo per la versione Riserva, di cui 6 in legno (24 mesi almeno, di cui minimo 6 in botte + 6 mesi in bottiglia per il "Tinella" e il "Colli Astiani").

3. Qual è il vitigno della Barbera d'Asti?

Come suggerisce il nome, i vini Barbera d'Asti D.O.C.G. devono essere ottenuti, per almeno il 90%, da uve del vitigno Barbera. Per l'eventuale 10% restante si possono utilizzare altri vitigni a bacca nera, non aromatici, che possono essere coltivati nella Regione Piemonte.

4. Dove si produce la Barbera d'Asti? Qual è la zona di produzione della Barbera d'Asti?

L’area di produzione della D.O.C.G. Barbera d'Asti ricade in parte del territorio della provincia di Asti e della provincia di Alessandria.

Nello specifico, 116 comuni in provincia di Asti: Agliano Terme, Albugnano, Antignano, Aramengo, Asti, Azzano d’Asti, Baldichieri, Belveglio, Berzano S. Pietro, Bruno, Bubbio, Buttigliera d’Asti, Calamandrana, Calliano, Calosso, Camerano Casasco, Canelli, Cantarana, Capriglio, Casorzo, Cassinasco, Castagnole Lanze, Castagnole Monferrato, Castel Boglione, Castell’Alfero, Castellero, Castelletto Molina, Castello d’Annone, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea, Castelnuovo Don Bosco, Castel Rocchero, Celle Enomondo, Cerreto d’Asti, Cerro Tanaro, Cessole, Chiusano d’Asti, Cinaglio, Cisterna d’Asti, Coazzolo, Cocconato, Corsione, Cortandone, Cortanze, Cortazzone, Cortiglione, Cossombrato, Costigliole d’Asti, Cunico, Dusino San Michele, Ferrere, Fontanile, Frinco, Grana, Grazzano Badoglio, Incisa Scapaccino, Isola d’Asti, Loazzolo, Maranzana, Maretto, Moasca, Mombaldone, Mombaruzzo, Mombercelli, Monale, Monastero Bormida, Moncalvo, Moncucco Torinese, Mongardino, Montabone, Montafia, Montaldo Scarampi, Montechiaro d’Asti, Montegrosso d’Asti, Montemagno, Montiglio Monferrato, Moransengo, Nizza Monferrato, Olmo Gentile, Passerano Marmorito, Penango, Piea, Pino d’Asti, Piovà Massaia, Portacomaro, Quaranti, Refrancore, Revigliasco d’Asti, Roatto, Robella, Rocca d’Arazzo, Roccaverano, Rocchetta Palafea, Rocchetta Tanaro, San Damiano D’Asti, San Giorgio Scarampi, San Martino Alfieri, San Marzano Oliveto, San Paolo Solbrito, Scurzolengo, Serole, Sessame, Settime, Soglio, Tigliole, Tonco, Tonengo, Vaglio Serra, Valfenera, Vesime, Viale d’Asti, Viarigi, Vigliano, Villafranca d’Asti, Villa San Secondo e Vinchio.

51 comuni in provincia di Alessandria: Acqui, Alfiano Natta, Alice Bel Colle, Altavilla Monferrato, Bergamasco, Bistagno, Borgoratto Alessandrino, Camagna Monferrato, Camino, Carentino, Casale Monferrato, Cassine, Castelletto Merli, Cellamonte, Cereseto, Cerrina, Coniolo, Conzano, Cuccaro Monferrato, Frascaro, Frassinello Monferrato, Fubine, Gabiano, Gamalero, Lu Monferrato, Mirabello Monferrato, Mombello Monferrato, Moncestino, Murisengo, Occimiano, Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Olivola, Ottiglio, Ozzano Monferrato, Pontestura, Ponzano Monferrato, Ricaldone, Rosignano Monferrato, Sala Monferrato, S. Giorgio Monferrato, S. Salvatore Monferrato, Serralunga di Crea, Solonghello, Strevi, Terruggia, Terzo, Treville, Vignale, Villadeati e Villamiroglio.

La D.O.C.G. “Barbera d'Asti” superiore “Tinella” si sviluppa nel territorio dei comuni di Costigliole d'Asti, Calosso, Castagnole Lanze, Coazzolo e Isola d'Asti, in provincia di Asti.

La zona di produzione del vino D.O.C.G. “Barbera d'Asti” superiore “Colli Astiani” o “Astiano” comprende per il comune di Asti la circoscrizione Montemarzo e S. Marzanotto Valle Tanaro, per il comune d'Isola d'Asti, il territorio a sinistra della strada Asti-Montegrosso d'Asti e l'intero territorio dei Comuni di Mongardino, Vigliano d'Asti, Montegrosso d'Asti, Montaldo Scarampi, Rocca d'Arazzo e Azzano, in provincia di Asti.

5. Dove comprare online il vino Barbera d'Asti D.O.C.G.?

Nel nostro sito di vendita di vino online puoi trovare la Barbera d'Asti "La Torre" Castello di Gabiano: versione Base, 100% Barbera, rosso rubino brillante, con leggeri riflessi violacei. Presenta sentori fruttati e floreali, tra i quali si avvertono spiccate note di viola, mentre al gusto è equilibrato, con un'ottima struttura e una tannicità moderata;

6. Perché il vino Barbera d'Asti si chiama così?

La D.O.C.G. Barbera d'Asti ha assunto questo nome in riferimento al suo vitigno principale, la Barbera (per un approfondimento sull'articolo da anteporre: il o la Barbera?), e alla sua zona di produzione originaria, la provincia d'Asti.

Molto più incerta è, invece, la questione relativa all'etimologia del nome Barbera. Per alcuni l'origine del nome andrebbe rintracciata in "vinum berberis", una bevanda di bacche selvatiche diffusa in passato. Alti rimandano al latino "Barberus", ovvero "forte" e "impetuoso" come il vino. “Barberus” è anche la tipologia di cavalli che partecipano al Palio di Asti. Il riferimento potrebbe essere sia alla forza dei cavalli, che richiama quella del vino, sia alla zona di Asti, patria del vino.

7. Qual è la storia della Barbera d'Asti?

Il vitigno Barbera è quello che, più di ogni altro, è legato alla tradizione contadina piemontese. Difficile stabilire con certezza il periodo in cui si cominciò a coltivare in questa Regione, anche perché la prima testimonianza scritta risale "soltanto" al 1512, in un atto catastale del comune di Chieri, dove viene nominato senza approfondirne i tratti.

La sua prima zona di diffusione fu il Monferrato poi il territorio attorno ad Asti e quello di Alessandria, dove, grazie alla grande vocazione dei terreni e alla sua discreta facilità di coltivazione, diventò ben presto il vino prediletto delle comunità locali. Nel corso dei secoli. grazie allo sviluppo delle conoscenze sul vitigno e al miglioramento della rete dei trasporti, la fama del vino Barbera conquistò le zone e le regioni circostanti. La vicinanza con il porto di Genova ha rappresentano un importante sbocco sul mare e un elemento chiave per la sua diffusione anche all'estero.

Nello specifico, la zona di Asti è considerata quella in cui la Barbera raggiunge la sua massima espressione. Non a caso la Barbera d’Asti, dopo aver ottenuto la D.O.C., nel 1970, si è conquistata la D.O.C.G. nel 2008.

8. Quali sono le caratteristiche del territorio della Barbera d'Asti?

L’area di produzione della D.O.C.G. Barbera d'Asti si sviluppa tra la provincia di Asti e la provincia di Alessandria, in una zona collinare tra i 150 e i 400 metri di altitudine, ben esposta e caratterizzata da un clima temperato. Quest'ultima caratteristica è molto importante perché il vitigno Barbera, per esprimersi al meglio, richiede un'ottima esposizione.

La composizione del suolo è prevalentemente di carattere calcareo, molto ricco di carbonato di calcio e povero di sostanze organiche. Si distingue tra le cosiddette ‘terre bianche’, quelle originarie e più antiche, caratterizzate da conchiglie fossili, con presenza di limo e argilla, e le ‘sabbie astiane’, più recenti, di tipo sedimentario. Dalla prima tipologia nascono vini più corposi e longevi, mentre, dalla seconda, vini più profumati.

9. Quali sono le caratteristiche dei vini Barbera d'Asti?

I vini Barbera d'Asti D.O.C.G. sono di colore rosso rubino, molto intenso nel tipo Superiore, sempre più tendente al granato con l’invecchiamento. Il profumo è vinoso, fruttato (ciliegia e prugna) e/o floreale (viola). Con la maturazione in legno sviluppa sentori speziati di cannella, cacao e liquirizia e note eteree. Al gusto è rotondo e corposo, con una tipica vena acida e morbidi tannini. Completano il quadro una notevole struttura e persistenza.

10. Quali sono i migliori abbinamenti cibo e Barbera d'Asti?

La Barbera d'Asti versione Base è indicata con primi piatti importanti di pasta ripiena o con carni bianche saporite. La versione Superiore, invece, è ideale con carni rosse e selvaggina di piuma e di pelo. Ottimo anche con formaggi stagionati.

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Posted in: Vini d'Italia
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