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​6 curiosità sulla bottiglia di vino Jeroboam

By Luca Stroppa 18 gennaio 2021 5256 Views

6 curiosità sulla bottiglia di vino Jeroboam

Il mondo delle bottiglie di vino è estremamente ricco e vario. Pensa che, sulla base della loro capienza, se ne possono trovare 15 diverse tipologie. Tra queste il modello Jeroboam, considerato il capostipite delle bottiglie di grandi dimensioni.

Il nostro articolo è dedicato proprio a questo formato. Ecco in 6 punti la storia e le caratteristiche della bottiglia Jeroboam.

1. La bottiglia Jeroboam ha una capacità di 3 litri.

Che cos’è una bottiglia Jeroboam? È la prima e più immediata domanda a cui dobbiamo rispondere. Molto semplicemente, è una bottiglia di vino che ha una capacità di 3 litri, pari a 4 bottiglie di formato standard da 0,75 litri o due Magnum da 1,5 litri. Proprio per questo è conosciuta anche come Doppia Magnum.

In alcune regioni francesi la capacità della bottiglia Jeroboam è interpretata in maniera diversa. A Bordeaux, ad esempio, per i vini rossi, viene chiamata Jeroboam la bottiglia da 4,5 litri, 6 bottiglie standard.

2. La bottiglia Jeroboam nasce nel 1725.

Le prime testimonianze scritte del formato Jeroboam risalgono al 1725. Si tratta di un elenco di vini, prodotti a Bordeaux, in cui si sottolinea il prestigio di un nuovo formato, Jeroboam appunto, all’interno del quale venivano commercializzati quelli di maggior valore e prestigio. La capacità delle prime bottiglie di Jeroboam è piuttosto dibattuta: c’è chi sostiene fosse da 3 litri e chi da 4,5 litri.

In ogni caso, tale formato fu presto adottato dai produttori di Champagne, intendendolo come contenitore da 3 litri e contribuendo alla sua lenta, ma inesorabile, diffusione. Nel XX secolo, il formato Jeroboam da 3 litri si è affermato nel panorama enologico mondiale ed è utilizzato da tutti i Paesi produttori di vino.

3. La bottiglia Jeroboam prende il nome da un personaggio biblico.

Il termine Jeroboam fu scelto dai produttori di Bordeaux in riferimento ad un noto personaggio biblico: Geroboamo.

Geroboamo fu il primo re del regno di Israele ed è descritto nella Bibbia come uomo virtuoso e di grande valore. I vignaioli di Bordeaux optarono per un nome così altisonante per sottolineare il grande prestigio dei vini contenuti in questo formato. Pensarono, inoltre, che un nome così speciale fosse più facilmente riconoscibile e ricordabile dal consumatore.

Fu così che, a partire dalla Jeroboam, i nomi delle bottiglie di vino di grandi dimensioni furono ricondotti a re o personaggi biblici: Réhoboam, (4,5 litri) Mathusalem (6 litri), Salmanazar (9 litri) ...

4. La bottiglia Jeroboam è il formato della festa.

I produttori di vino, in particolare quelli di Champagne, si accorsero che le bottiglie di grandi dimensioni venivano richieste e acquistate prevalentemente in certi periodi dell’anno, coincidenti con importanti feste o ricorrenze speciali. Il loro prezzo e il loro formato, così particolare e lontano dallo standard, le inserivano in questa fascia di mercato. Ancora oggi, la Jeroboam e le altre bottiglie di grandi capacità, sono acquistate per particolari celebrazioni o come sorprendenti regali.

Non a caso, questa bottiglia è utilizzata soprattutto per vini spumanti e bollicine, i “vini delle feste” (anche se oggi non è raro trovare Jeroboam di vini rossi e bianchi).

5. La bottiglia Jeroboam è utilizzata sul podio delle gare automobilistiche o motociclistiche.

Hai presente il classico bagno di bollicine tra piloti sul podio di una gara automobilistica o motociclistica? Ecco, il formato Jeroboam è quello prediletto per questa occasione.

Tutto ebbe inizio nel 1966, durante le celebrazioni della 24 ore di Le Mans. Il vincitore, lo svizzero Jo Siffert, fu premiato, oltre che con il classico trofeo, anche con una bottiglia di Champagne Jeroboam, pericolosamente agitata qualche istante prima. Siffert, nel tentativo di aprirla, fece letteralmente esplodere il tappo, innaffiando il pubblico, molto divertito, ai piedi del podio. Addirittura Siffert continuò volontariamente a bagnare pubblico e piloti, inaugurando un rituale che resiste ancora oggi (Per un approfondimento leggi il nostro articolo: "Perché i piloti festeggiano con il vino al termine di una gara").

Ovviamente, per bagnare il maggior numero possibile di persone c’è bisogno di una bottiglia di formato superiore allo standard. La Jeroboam è la soluzione più adottata!

6. Il vino si esprime al meglio in una bottiglia Jeroboam.

Le bottiglie di grandi dimensioni, Jeroboam compresa, presentano una serie di vantaggi per la conservazione del nettare, che così potrà esprimere al meglio il suo potenziale.

Nello specifico, il vino matura in maniera più controllata perché le grandi dimensioni della bottiglia consentono una maggiore protezione dalla luce, dagli sbalzi termici e dai pericolosi fenomeni ossidativi. In una Jeroboam, la quantità di vino esposta all’azione dell’ossigeno è, in proporzione, inferiore rispetto alla bottiglia standard.

Certo, non sarà il massimo della comodità al momento del servizio, ma il fascino che evoca e i benefici per il vino in essa contenuto, rendono la bottiglia Jeroboam un formato su cui puntare!

Posted in: Curiosità sul vino
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