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​Quando un vino è secco?

By Luca Stroppa 14 febbraio 2022 767 Views

Quando un vino è secco?

"Secco" è uno degli aggettivi più utilizzati in ambito enologico. Pensa a quante volte hai sentito dire: "Questo vino è secco!". Tante, vero? Ma che cosa significa vino secco? Quando un vino si definisce secco?

Nel nostro articolo, facciamo chiarezza su questo termine. Ti spiegheremo il suo significato, quello con cui viene utilizzato nel nostro settore, e ti illustreremo le caratteristiche di un vino secco.

Vino secco: definizione e significato

Come spesso accade nel mondo del vino, gli aggettivi a cui si ricorre in questo ambito assumono un significato specifico ma, soprattutto, parzialmente diverso da quello con cui gli stessi vengono utilizzati in un contesto comune. "Secco" non fa eccezione.

Per questo motivo, partendo dalla sua definizione generale arriveremo a quella "enologica", mettendo in luce le importanti differenze.

Se consultiamo un dizionario qualunque scopriamo che "secco" è la proprietà di quegli oggetti, sostanze o materie che risultano privi di acqua o umidità. Pensa, ad esempio, a quando si dice che un terreno è secco ...

In riferimento ad un vino, il suo significato cambia. Indica sempre una "mancanza", ma non di acqua, bensì di zuccheri ... L'aggettivo secco viene utilizzato per quei vini privi, o quasi, di contenuto/residuo zuccherino. Questa situazione si verifica quando, durante il processo di vinificazione, gli zuccheri, presenti nel mosto, vengono completamente (o quasi) trasformati in alcol etilico.

Nella nostra definizione abbiamo parlato di "vini privi, O QUASI, di contenuto zuccherino". "Quasi" perché, secondo il "Codice Internazionale delle Pratiche Enologiche", un vino si dice secco "quando contiene al massimo 4 g/L di zucchero" oppure "9 g/L se l'acidità totale (espressa in grammi di acido tartarico per litro) non è inferiore di oltre 2 g/L rispetto al tenore zuccherino". Senza entrare in complesse trattazioni chimiche, la seconda parte della definizione si spiega sulla base della relazione tra acidità totale e zuccheri. Entro i limiti indicati, un certo tenore zuccherino in relazione ad una certa acidità totale provocano una sensazione, percepibile all'esame gustativo, che possiamo definire "secca" (simile a quella che si percepisce nel primo caso, nei vini con tenore zuccherino inferiore a 4 g/L).

A livello pratico, quali sono le caratteristiche di vini secchi? Come distinguerli? Quali sensazioni generano all'assaggio?

Vino secco: come riconoscerlo?

Se puoi consultare tutte le info sul vino che stai per assaggiare puoi già capire se è secco o meno. Ti basterà verificare il suo contenuto zuccherino e/o il valore di acidità totale.

Ma se non hai a disposizione queste informazioni, come riconoscere un vino secco? Dovrai stare molto attento a ciò che percepisci al palato, in particolare a ciò che percepisce la tua lingua. Se non avverti alcuna sensazione di dolcezza, allora ti trovi di fronte ad un vino secco.

Chiaramente, in alcuni casi, come nei vini passiti dolci, la sensazione di dolcezza è piuttosto evidente, in altri casi limite, invece, ci vuole un pò di esperienza e tanta sensibilità per distinguere un vino definibile dolce, amabile o abboccato da uno secco.

Attenzione: guai a confondere "secco" con "amaro". Qualcuno, probabilmente, potrebbe farsi ingannare dal fatto che un vino secco è privo di dolcezze, associandolo immediatamente alla sensazione di "amaro", esattamente il suo opposto. La realtà dei fatti, nel caso del vino, non è questa. Un vino secco non è un vino amaro, ma un vino "non dolce", asciutto, pulito ed equilibrato.

Concretamente, mentre un vino dolce colpisce la parte anteriore della nostra lingua, un vino secco stimolerà le altre parti, essendo il contenuto zuccherino nullo o limitato.

Il nostro consiglio per riconoscere un vino secco è un pò di allenamento e, soprattutto, il confronto. Assaggia un vino dolce e poi un vino secco, ti accorgerai delle differenti sensazioni alla lingua e al palato ... insomma, la distinzione è più evidente se sperimentata piuttosto che raccontata.

Più facile a farsi che a dirsi!

Posted in: Cultura del vino
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