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Quando dovresti bere un vino dolce: 5 occasioni in cui non può mancare

By Luca Stroppa 23 ottobre 2020 872 Views

Quando dovresti bere un vino dolce: 5 occasioni in cui non può mancare

Un vino dolce è un vino con un residuo zuccherino superiore ai 45 g/l (superiore ai 50 g/l per gli spumanti), caratterizzato, solitamente, da una certa morbidezza e, ovviamente, da una marcata sensazione di dolcezza al palato. Nel panorama enologico italiano ci sono molti vini dolci di grande qualità: gran parte dei vini passiti, i vini da vendemmia tardiva e alcuni pregiati spumanti.

Nel nostro articolo vogliamo affrontare una delle questioni più dibattute su questa tipologia di vini: quando vanno bevuti? O quando vanno serviti? Ecco 5 occasioni in cui dovresti assolutamente bere un vino dolce.

Dovresti bere un vino dolce …

1- quando a tavola c’è un dolce o un dessert: l’abitudine di terminare un pasto associando al dolce una fantastica bottiglia di spumante made in Italy, rigorosamente brut, oppure un fine Champagne, sempre brut, è molto radicata. Un errore da matita blu. Il perché è presto detto: spumante secco e dessert risultano meno buoni se combinati, rispetto a quando vengono gustati soli o con altri abbinamenti, perché il sapore secco del vino interferisce con la dolcezza del dessert e viceversa.

Con il dolce si deve optare per un abbinamento per analogia o per concordanza: in sostanza, dessert o dolce con un vino dolce. In questo modo, la dolcezza del vino e quella del dolce si esalteranno a vicenda. Provare per credere: ti basterà abbinare una vendemmia tardiva, che puoi trovare nella nostra enoteca online, con un dolce al cioccolato! Ma attenzione, ti vogliamo svelare un segreto per individuare il vino dolce ideale da abbinare al tuo dessert. Ti basterà seguire una regola fondamentale: la dolcezza del vino dovrà avvicinarsi il più possibile a quella del dessert. Tra i due, insomma, non dovrà esserci grande disparità.

2- quando è arrivato il momento dei formaggi: i formaggi sono sempre più importanti all’interno di un pasto, tanto da guadagnarsi uno spazio autonomo, solitamente appena prima del dolce. Pensa che già i Romani dedicavano a questo alimento un suo specifico momento nel corso del pasto, abbinandolo, solitamente, ad ingredienti dolci, come il miele o la frutta secca. Dolce e formaggio, del resto, vanno a nozze.

Quando in tavola ci sono i formaggi, o meglio certe tipologie di formaggi, un vino dolce è la scelta giusta. In particolare, i formaggi erborinati o quelli stagionati, profumati, talvolta anche piccanti, sapidi, persistenti e con tendenza amarognola richiedono un vino dai profumi intensi, morbidi e persistenti, che sappia reggere il confronto, e dalla spiccata tendenza dolce per smorzare e “addolcire” la forte aromaticità del formaggio. Provare per credere: Gorgonzola e Passito di Pantelleria!

3- quando servi la frutta (secca): un consiglio, la frutta fresca, dissetante e salutare, non abbinarla ad un vino. Per gustarla al meglio e sfruttare le sue proprietà meglio mangiarla da sola.

Diverso il discorso per la frutta secca, soprattutto quella con tendenza dolce, come l’uva passita o il dattero, per la frutta candita o per la frutta caramellata. In tutti questi casi, la loro tipica dolcezza vuole un accostamento con un vino dolce, secondo lo stesso principio di concordanza valido per il dessert. Spesso, infatti, questo ingrediente non viene servito solo ma in abbinamento ad un dolce più complesso, come per il panettone ripieno di uva passita e frutta candita. Provare per credere: Asti Spumante con il panettone!

4- quando vuoi una merenda diversa dal solito: ti sarà sicuramente capitato di rimediare a quel languorino che ti prende a metà giornata mangiando quei deliziosi biscottini che ti fanno impazzire. Ecco, con i biscotti o con la pasticceria secca, e per una merenda coi fiocchi, un amante del vino può gustarsi un buon bicchiere di vino dolce.

Il principio è sempre quello: analogia e concordanza delle sensazioni di dolcezza. Provare per credere: un grande classico come cantucci e Vinsanto!

5- quando cerchi un vino da meditazione: se vuoi bere un vino che sappia risvegliare i tuoi sensi, godendotelo solo, senza alcun piatto in abbinamento, all’interno della categoria dei vini dolci puoi trovare il vino da meditazione che fa per te. Tra i passiti e le vendemmie tardive esistono, infatti, molti vini speciali dal punto di vista organolettico e storico, che richiedono di essere gustati soli, in un momento di pausa e di riflessione per poterli comprendere e apprezzare fino in fondo. I loro profumi sono intensi, variegati e complessi, ricchi di sfumature; sono solitamente alcolici, zuccherini, molto caldi e morbidi.

Provare per credere: un bicchiere di Moscato di Scanzo mentre sei seduto, al silenzio, su una comoda poltrona!

Posted in: Consigli sul vino
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