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​Quale vino abbinare al risotto ai funghi?

By Luca Stroppa 30 settembre 2021 2560 Views

Quale vino abbinare al risotto ai funghi?

Tra i tipici prodotti della stagione autunnale rientrano certamente i funghi, possibili protagonisti e ingredienti indispensabili di infinite e gustose ricette. In particolare, se cerchi suggerimenti sull’abbinamento vino e risotto ai funghi ti trovi nel posto giusto.

Di seguito, ti consigliamo i migliori vini italiani da abbinare al risotto ai funghi.

Vino in abbinamento al risotto ai funghi: Valpolicella Classico Novaia

Amanti dei vini rossi italiani, abbiamo una buona notizia! La vostra tipologia di vino preferita può essere abbinata ai funghi e al risotto ai funghi, più in generale, a tutti i primi piatti preparati con una tipologia assai diffusa di funghi, ovvero i finferli, dal sapore piuttosto intenso e dalla carne consistente.

Il vino rosso che ti consigliamo in questo caso è il Valpolicella D.O.C. Classico Novaia. Dal colore rosso rubino, questo vino si dimostra fragrante, delicato, ricco e mai invadente nei profumi, tra sentori floreali, fruttati (in particolare amarena) e interessanti note speziate. Ha struttura media, freschezza e buona sapidità. Inoltre, tannicità e alcolicità piuttosto modeste sono caratteristiche fondamentali che favoriscono il nostro abbinamento.

Non a caso, questa bottiglia va a nozze con primi piatti, paste, risotti e zuppe, dai sapori intensi e con struttura non troppo imponente! E se come seconda portata c’è un piatto a base di carne bianca puoi continuare con “lui” ...

Vino in abbinamento al risotto ai funghi: Chardonnay Riserva Castel Ringberg Elena Walch

Amanti dei vini bianchi, anche voi potete gustarvi la vostra tipologia di vini preferiti con il risotto ai funghi, in particolare con i sapori decisi e la tendenza dolce dei funghi porcini.

Il vino che ti suggeriamo in questa occasione è un gigante della nostra enologia: niente di meno che lo Chardonnay Riserva Vigna “Castel Ringberg” Elena Walch. Giallo dorato brillante, questo vino è ricavato da uve 100% Chardonnay, coltivate nella vocatissima e prestigiosa “Vigna Castel Ringberg”, in località Caldaro, in provincia di Bolzano. Il suo bouquet di profumi è intenso, in grado di supportare l’aromaticità dei funghi, e variegato, spaziando dai frutti esotici e note tostate. In bocca è fresco, sapido, di media struttura e molto ma molto elegante.

Primi piatti a base di funghi e carni bianche sono gli abbinamenti consigliati. Insomma, su misura per il nostro risotto!

Vino in abbinamento al risotto ai funghi: Inkino Trento Riserva Carlo V Mas dei Chini

Se il risotto ai funghi è stato sottoposto ad una decisa mantecatura tanto da rivelare note “grasse” e risultare davvero morbido o cremoso, allora a tavola trovano spazio anche le bollicine dalle proprietà sgrassanti.

Il vino che ti consigliamo è l’Inkino Trento D.O.C. Riserva Carlo V Mas dei Chini, un metodo classico Brut Riserva Millesimato, ottenuto da uve Chardonnay e Pinot Nero. Ha profumi ricchi e variegati, tra note di frutta fresca, tipiche del vitigno Chardonnay, e note speziate, caratteristiche del Pinot Nero, e accenni di pane tostato, in grado di reggere il confronto con il potenziale aromatico dei funghi. Al gusto si distingue per morbidezza e sapidità.

Un vino con una personalità tale da poter accompagnare primi piatti con funghi, verdure e pesce e secondi piatti anche a base di carni bianche.

Abbinamento vino e risotto ai funghi: perché abbiamo consigliato questi vini?

Partiamo dal nostro piatto. Al netto delle possibili tecniche di preparazione e della tipologia di funghi utilizzata per il risotto, in linea generale, possiamo dire che questa preparazione si caratterizza per una buona aromaticità, fornita proprio dal profumo unico e inconfondibile dei funghi, tendenza dolce, tipica del risotto e dei funghi stessi, consistenza più o meno cremosa e morbida, con una certa grassezza che caratterizza i risotti mantecati, e struttura media.

Per queste ragioni abbiamo optato per vini che mostrano almeno tre caratteristiche:

  1. medio corpo o struttura, per non sovrastare quella del piatto.
  2. buona aromaticità, per supportare quella del risotto.
  3. sapidità e freschezza, per bilanciare e mitigare la tendenza dolce del piatto.

A queste ne abbiamo aggiunta una quarta, ovvero l’effervescenza e la vivacità tipica delle bollicine per sgrassare e pulire il palato nel caso di risotti particolarmente mantecati e con una componente grassa da non sottovalutare, e una quinta, nel caso dei rossi, ovvero la moderata tannicità per non alterare il gusto del piatto.

A partire da queste considerazioni, abbiamo selezionato tre tipologie di vini per cercare di soddisfare i gusti e le preferenze di tutti i winelovers!

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