Questo valpolicella nasce da una attenta selezione di uve Corvina, Corvinone e Rondinella vendemmiate nella terza decade di settembre nei vigneti collinari di proprietà dell’azienda, situati a 250-300 metri sul livello del mare, in località Novaia di Marano di Valpolicella in provincia di Verona. Il vino viene affinato per dieci mesi in acciaio e due mesi in bottiglia. Il colore è rosso rubino intenso, vivace. Al naso è fragrante e presenta delicati profumi floreali, leggermente fruttati (di amarena fresca) uniti a sentori di spezie (cannella, noce moscata, pepe). Al palato mostra una alcolicità e tannicità moderata, una buona acidità. E’ un vino mediamente strutturato, sapido, fresco, di grande beva. Contiene solfiti. Prodotto da Novaia Azienda Agricola - Via Novaia, 1 - 37020, Marano di Valpolicella, Verona - Italia. Valori nutrizionali in 100ml: E=279 kJ/67 kcal, Grassi 0 g, di cui acidi grassi saturi 0 g, Carboidrati 1,1 g, di cui zuccheri 0,3 g, Proteine 0 g, Sale 0 g.
APPROFONDIMENTO DI LUCA STROPPA SULLA D.O.C. VALPOLICELLA
Il produttore
L’azienda agricola Novaia è situata in uno degli angoli maggiormente suggestivi e lussureggianti dell'Alta Valpolicella, sulla cima di una collina morbida e soleggiata, a sinistra della Valle di Marano. L’azienda si avvale di una tradizione secolare tramandata negli anni: già nel 1908 veniva rilasciato al signor Paolo Vaona il diploma di “Gran Premio e Medaglia d’Oro” per i vini di sua produzione. Oggigiorno l’azienda utilizza le più moderne tecnologie in cantina, i vigneti sono stati reimpiantati secondo forme di allevamento in grado di valorizzare al meglio i vitigni autoctoni ed un grosso lavoro è stato fatto nel campo della ricerca sull’appassimento.
L'abbinamento
Vino da tutto pasto. Per la freschezza ottimo come aperitivo, per antipasti, paste e minestre mediterrane, carni bianche, fredde, pesci al forno o alla brace, verdure alla griglia ed al vapore. Per struttura ed intensità si accompagna a carni rosse grigliate, in umido, arrosti e brasati, pollame. Delizioso con le caldarroste. La cucina veneta riferisce di “sopressa fresca”, “riso e bisi”, “riso e bruscansi”, “bigoli con le sarde”, “pasta e fasoi”, “polenta e renga”, “polenta e baccalà”, frittata con erbe aromatiche ed odorose, “caldarroste e peladei”.
Il servizio
Va servito a 16-18 gradi centigradi. Il bicchiere ottimale è il calice di cristallo trasparente, liscio e incolore.
La conservazione
Generalmente viene bevuto abbastanza giovane, per apprezzare pienamente fragranza ed integrità del frutto, pur potendo conservare le sue potenzialità per qualche anno. Si consiglia di tenere le bottiglie coricate al buio, in ambiente fresco, con umidità e temperatura costanti.