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​Primitivo di Manduria D.O.C. Villa Santera Leone de Castris

By Luca Stroppa 03 gennaio 2023 128 Views

Primitivo di Manduria D.O.C. Villa Santera Leone de Castris

90 punti James Suckling, 92 punti Luca Maroni, “The Winehunter Award” al Merano Wine Festival 2022, miglior Primitivo di Manduria tra quelli valutati al Mundus Vini Summer Tasting 2022: quando abbiamo scelto di recensire il Primitivo di Manduria D.O.C. “Villa Santera” di Leone de Castris, della favorevole annata 2021, sapevamo di doverci confrontare con un mostro sacro della Denominazione, prodotto da una delle realtà vitivinicole più importanti della Puglia.

Insomma, una di quelle degustazioni in cui le aspettative sono davvero alte. Come spesso accade, sono state ampiamente ripagate.

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Leone de Castris è un’azienda vitivinicola pugliese dalla storia secolare. Fu fondata, addirittura, nel lontano 1665 da Oronzo Arcangelo Maria Francesco dei Conti di Lemos, il quale individuò nelle terre della penisola salentina, attorno a Salice Salentino, in provincia di Lecce, sede aziendale, un’area particolarmente fertile per la coltivazione della vite. Pensa che il fondatore, comprendendo il valore di quelle terre, decise di vendere parte dei suoi possedimenti in Spagna per investire il ricavato nella nuova azienda. Da quel momento, la cantina conobbe una crescita continua, puntando sulla valorizzazione dei prodotti locali, soprattutto vino, ma anche olio, acquavite etc. etc.

Nel corso dell’Ottocento, la cantina comincia ad esportare vino greggio nel mondo, in particolare negli Stati Uniti. Nel 1925, per volere dei proprietari, Piero e Lisetta Leone de Castris, l’azienda inizia ad imbottigliare i propri prodotti, proponendosi con successo sul mercato nazionale e internazionale. Nel 1943, Leone de Castris entra definitivamente nella storia dell’enologia italiana con la nascita dell’iconico “Five Roses”, il primo vino rosato ad essere imbottigliato e commercializzato in Italia. Il successivo lavoro di Salvatore Leone de Castris, figlio di Piero e Lisetta, ha contribuito ulteriormente allo sviluppo dell’azienda. Oggi, alla sua guida c’è il figlio Piernicola, che porta avanti la tradizione di famiglia, mantenendo il focus aziendale sui prodotti di spicco della viticoltura pugliese. La qualità del lavoro e della produzione hanno portato all’ottenimento di prestigiosi riconoscimenti.

Tra le varietà pugliesi, coltivate negli oltre 300 ettari di vigneti tra le province di Lecce, Brindisi, Bari e Taranto, individuate come simbolo della cantina Leone de Castris ci sono i vitigni: Bianco d’Alessano, Negroamaro, Malvasia nera, Verdeca, Moscato, Aleatico, Susumaniello, Ottavianello e, ovviamente, il Primitivo.

Quest’ultimo è vinificato in purezza per ottenere il Primitivo di Manduria D.O.C. “Villa Santera” 2021. Le uve Primitivo sono state vendemmiate nella seconda decade di settembre, dopo un breve periodo di surmaturazione, poi sottoposte al tradizionale processo di vinificazione in rosso, con macerazione e fermentazione a temperatura controllata (circa 20-22°C), per 10-15 giorni. Segue passaggio in botte di legno, circa 6 mesi, e affinamento in bottiglia, per altri 6 mesi.

Dopo queste informazioni preliminari, possiamo passare all’assaggio.

Primitivo di Manduria D.O.C. Villa Santera Leone de Castris

Il Primitivo di Manduria D.O.C. “Villa Santera” Leone de Castris 2021 si presenta in una veste rossa intensa, quasi violacea. Al naso è ampio e variegato. Si riconoscono aromi fruttati che rimandano alle ciliegie, alle prugne, con una nota dolce che ci ricorda le visciole. Nel bouquet di profumi rientrano anche note speziate di zenzero, liquirizia e vaniglia. In bocca è corposo e vellutato, pieno e caldo, con morbidissimi tannini e con una gradazione alcolica importante (15% vol.), che si percepisce al palato. Il finale è lungo e persistente, un bel mix fruttato e speziato che ci rimanda alle fasi iniziali del sorso.

Ottimo con paste al forno saporite e arricchite con ragù di carne, con formaggi stagionati, come il Caciocavallo, o erborinati, e con secondi piatti di carne rossa, stracotti e stufati importanti. Data la sua elevata gradazione alcolica e la sua corposità saprà reggere il confronto!

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Posted in: Vini d'Italia
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