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Perché si annusa il tappo della bottiglia di vino?

By Luca Stroppa 11 gennaio 2023 713 Views

Perché si annusa il tappo della bottiglia di vino?

Tra le regole standard per l'apertura e il servizio del vino c'è quella che prevede l'operazione di annusare il tappo della bottiglia che si sta per bere. Probabilmente avrai eseguito questa azione varie volte o comunque ti sarà capitato di assistere ad una scena di questo tipo.

Perché annusare il tappo della bottiglia di vino? Quali indicazioni si possono ricavare annusando il tappo del vino? Cosa prevede il Galateo del vino? Qual è l'origine e la "storia" di questa pratica?

Nel nostro articolo trovi le risposte a queste domande!

Perché annusare il tappo del vino?

Iniziamo contestualizzando l'operazione di annusare il tappo delle bottiglie di vino. Rispondiamo a due domande chiave: quando annusare il tappo del vino? Chi deve annusare il tappo della bottiglia di vino? Le risposte a queste domande ci aiuteranno a fornirne una esaustiva che possa risolvere il quesito alla base del nostro articolo.

Quando annusare il tappo di vino? Chiaramente, dopo aver stappato la bottiglia e liberato il tappo dalla parte finale del collo. Chi annusa il tappo di vino? Chi ha stappato la bottiglia, il padrone di casa, oppure, se ti trovi al ristorante, il sommelier. In quest'ultimo caso vanno fatte delle precisazioni davvero importanti. Un sommelier, dopo aver aperto una bottiglia di vino, è tenuto ad annusare il tappo, quando è ancora sul cavatappi, per evitare di toccarlo con le mani, per poi poggiarlo, con un tovagliolo, su un piattino che, a sua volta, viene posto sul tavolo per permettere al cliente di effettuare un controllo.

Anche il cliente dovrebbe annusare il tappo? Teoricamente no, o comunque non è necessario che compia questa operazione. É compito del sommelier. Fatto sta che nulla vieta al cliente di farlo. Molti si sentono quasi in obbligo perché il tappo, posto su un piattino, viene messo in tavola, come a dire: "ora è il tuo momento! Verifica e annusa il tappo!". In realtà, il tappo viene riposto sul piatto e presentano a tavola per altre due ragioni:

1. verificare l'originalità della bottiglia, individuando il marchio del produttore, solitamente stampato sul tappo;

2. verificare l'integrità e lo stato del tappo e quindi se la bottiglia è stata conservata correttamente. Un tappo rotto o che va a pezzi, ad esempio, è indice di cattiva conservazione.

La prima di queste due motivazioni è quella per cui si è cominciato, nei ristoranti, a presentare il tappo di vino al cliente. Ripetiamo, tra le ragioni originarie non c'era quella di annusarlo! Questa pratica si è affermata solo recentemente, ma è ormai entrata a far parte delle abitudini di gran parte dei clienti. Quando, invece, siamo a casa è compito nostro eseguire questa verifica.

Perché si annusa il tappo della bottiglia di vino?

Insomma, annusare di persona il tappo è buona pratica quando siamo a casa, è compito del sommelier in un ristorante. Ci si deve fidare! Tanto poi la verifica finale dell'assaggio spetta anche al cliente ...

Ora veniamo al punto. Perché si annusa il tappo di una bottiglia di vino? Cosa si vuole scoprire annusando il tappo?

ANNUSANDO IL TAPPO SI PUO' VERIFICARE CHE IL TAPPO E IL VINO NON ABBIANO DIFETTI

In particolare, si può verificare che il sughero non sia stato attaccato da quel fungo parassita, chiamato Armillaria Mellea, che è il responsabile di quello è che comunemente noto "sapore di tappo", tecnicamente TCA, che può alterare irrimediabilmente il profilo aromatico del vino.

Se, annusando il sughero, avverti un odore riconducibile alla muffa, a un "cane bagnato" o a un "giornale bagnato", allora tappo e vino sono difettati e, di conseguenza, non va servito ad ospiti o clienti.

Perché si annusa il tappo della bottiglia di vino?

Sembra tutto semplice, in realtà non lo è. Non è un caso che questa operazione venga affidata al sommelier, almeno in un ristorante. Ci vuole grande esperienza, anni e anni di bottiglie stappate e tappi "annusati" per poter riconoscere e distinguere il classico e tipico sentore di sughero e quello di sughero difettato. Tranne i casi più evidenti e percepibili, questa pratica richiede grande sensibilità e allenamento.

Insomma, non sottovalutarla e non darla per scontato.

In ogni caso, prima di affermare con certezza che il vino ha dei difetti, la prova del nove è rappresentata dall'assaggio. Versa il vino nel bicchiere e bevilo. Non c'è modo migliore per verificarne la bontà.

E se il tuo tappo ha un odore sgradevole, confermato assaggiando il vino, non ti resta altro da fare che sostituire la bottiglia.

Ora è tutto chiaro, vero?

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Posted in: Cultura del vino
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