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​Perché il marchio del Chianti Classico è il Gallo Nero?

By Luca Stroppa 20 agosto 2021 252 Views

Perché il marchio del Chianti Classico è il Gallo Nero?

"La denominazione di origine controllata e garantita 'Chianti Classico' è contraddistinta in via esclusiva ed obbligatoria dal marchio 'Gallo Nero' [...] in abbinamento inscindibile con la denominazione Chianti Classico". Questa frase è tratta dall' Articolo 7 del disciplinare di produzione del Chianti Classico D.O.C.G.

Ma perché il Gallo Nero è il marchio esclusivo, obbligatorio e inscindibile della D.O.C.G. Chianti Classico? Insomma, perché il Gallo Nero è il simbolo del Chianti Classico?

Per scoprirlo, dobbiamo raccontarti una leggenda e una storia davvero curiosa. Prenditi un pò di tempo e soddisfa la tua curiosità.

La leggenda del "Gallo Nero" del Chianti Classico

Secondo la leggenda, il simbolo del “Gallo Nero” è legato alla rivalità tra le città di Firenze e Siena, per lungo tempo in lotta per la spartizione del prestigioso territorio del Chianti.

Si racconta che, in epoca medievale, le due città, esauste ed esasperate dai sanguinosi scontri, decisero di gettare le armi e pensarono ad una “pacifica” sfida per stabilire i rispettivi confini.

Le regole della competizione erano le seguenti: ogni città avrebbe dovuto scegliere un cavaliere e un gallo, i protagonisti della gara; in un dato giorno, i cavalieri sarebbero dovuti partire verso l’altra città, ma soltanto dopo il primo canto del rispettivo gallo che, solitamente, avviene all’alba; il punto d’incontro tra i cavalieri avrebbe definito i confini delle due città.

È chiaro che la scelta del cavaliere e, soprattutto, del gallo si sarebbero rivelate fondamentali per riuscire a guadagnare terreno rispetto ai rivali.

Siena scelse un cavaliere molto veloce e un gallo bianco che fu “servito e riverito” e nutrito in abbondanza. L’idea dei senesi era che un gallo sazio avrebbe cantato più forte e con più energia nel giorno della gara.

Firenze scelse un cavaliere altrettanto veloce e un gallo nero che, invece, fu scarsamente nutrito. L’idea dei fiorentini era che un gallo a digiuno avrebbe cantato prima perché mosso dalla fame. Fu proprio questa idea a risultare vincente.

Il giorno della sfida, il gallo nero di Firenze cantò molto prima rispetto a quello di Siena e il cavaliere fiorentino partì verso l’altra città in netto anticipo, tanto che i due sfidanti s’incontrarono a pochissimi chilometri dalla città di Siena, a Fonterutoli, una frazione del comune di Castellina in Chianti.

Fu così che buona parte del tanto conteso territorio chiantigiano passò sotto il controllo della Repubblica di Firenze.

Storia del marchio del “Gallo Nero”

Il simbolo del “Gallo Nero”, oltre che nella leggenda che ti abbiamo raccontato nel paragrafo precedente, fu utilizzato, ben prima, dalla Lega del Chianti, un’organizzazione militare, nata nel XIII secolo, ad opera della Repubblica Fiorentina, per salvaguardare e difendere la zona “classica” del Chianti, comprendente i territori di Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti e Radda in Chianti (oggi in provincia di Siena).

Il 24 settembre del 1716, il Granduca Cosimo III de’ Medici emanò il Bando “Sopra la Dichiarazione dé Confini delle quattro Regioni Chianti, Pomino, Carmignano e Val d’Arno di Sopra” in cui furono definiti i confini entro i quali produrre i rispettivi vini. Nella sezione dedicata al Chianti l’editto prevedeva che il vino venisse prodotto tra le province di Firenze e Siena, “dallo Spedaluzzo fino a Greve; di lì a Panzano, con tutta la Podesteria di Radda, che contiene tre terzi, cioè Radda, Gajole e Castellina, arrivando fino al confine dello Stato di Siena [...]".

Oggi Greve, Radda, Gaiole e Castellina sono i comuni di riferimento del Chianti Classico, a cui si sono aggiunti parte dei territori di Barberino Tavarnelle, Castelnuovo Berardenga, Poggibonsi e San Casciano in Val di Pesa.

Nel 1932, un decreto ministeriale riconobbe al vino prodotto nella zona originaria del Chianti, quella stabilita dal decreto dei Medici con le più recenti aggiunte, la possibilità di ricorrere all’attributo “Classico”, differenziandosi dall’altro Chianti, quello che intanto cominciò ad essere prodotto nelle zone limitrofe. E come simbolo fu scelto, ovviamente, il “Gallo Nero”. Per saperne di più sulla distinzione tra Chianti e Chianti Classico ti invitiamo a leggere il nostro approfondimento: “C'è il Chianti e il Chianti Classico e non sono lo stesso vino”.

Nel 1996, il “Chianti Classico” ottenne la D.O.C.G. e una completa autonomia rispetto al “Chianti”. Gli interventi sul disciplinare di produzione, risalenti al 2005, hanno determinato l'obbligo per tutti i produttori di apporre il marchio del Gallo Nero sulle bottiglie di “Chianti Classico”, diventandone, ufficialmente, il simbolo distintivo.

Perché il marchio del Chianti Classico è il Gallo Nero?

Come si vede in foto, il marchio è immediatamente visibile sul collo della bottiglia ed è il primo e inequivocabile segnale che il vino che hai di fronte è un Chianti Classico D.O.C.G, proveniente dunque dalla zona originaria, quella stabilita, in parte, dall’editto del 1716, data che, non a caso, compare nella parte inferiore del logo.

Il più “moderno” Chianti D.O.C.G., infatti, non può e non presenterà tale marchio!

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Posted in: Curiosità sul vino
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