Notizie sul vino: dallo stop al Prosek ai 100 anni del Consorzio del Chianti Classico, passando per le regioni italiane in cui si consuma più vino
Resta informato sulle principali notizie provenienti dal mondo del vino leggendo il nostro articolo. Abbiamo selezionato per te le 5 più importanti notizie sul vino degli ultimi giorni (11 maggio - 17 maggio 2024). Sono le news più riprese e significative, anche quelle più curiose o dibattute. Riguardano principalmente il vino italiano, ma non solo ...
Buona lettura!
Le ultime news sul vino
1️⃣ STOP DEFINITIVO AL NOME PROSEK
La notizia sul vino più ripresa dell'ultima settimana è quella relativa alla questione Prosecco e Prosek. Prosek è il nome scelto per un vino croato che, in realtà, non ha nulla a che fare con il Prosecco italiano. Il suo nome evoca quello delle celebri bollicine italiane, tanto da poter generare confusione sul mercato e tra i consumatori, soprattutto tra chi non ha troppa dimestichezza con il mondo del vino. Tutto ciò ha innescato una lunga controversia tra Italia e Croazia circa la legittimità del nome Prosek.
Il 14 maggio è entrato effettivamente in vigore il regolamento europeo sulle indicazioni geografiche, pubblicato sulla Gazzetta europea in aprile. La nuova normativa impedisce agli Stati UE di utilizzare, per le sue Denominazioni, un nome uguale o simile a quello di una Denominazione di un altro Stato dell'Unione Europea. Insomma, la Croazia non potrà più utilizzare il nome Prosek, in quanto il suo nome ricorda quello del nostro Prosecco.
2️⃣ CHE NE SARÀ DELLL'ANNATA 2024 IN FRANCIA?
Usciamo dai confini nazionali per riprendere un'importante notizia sul vino proveniente dalla Francia, dove i viticoltori devono far fronte ad una serie di eventi meteorologici estremi tali da creare allarme in vista dell'annata 2024.
Nello specifico, nella regione dello Champagne si sono registrate forti grandinate che hanno devastato le vigne, causando ingenti danni in oltre 500 ettari di vigneti. Gelo e grandinate anche in Borgogna, a cui si aggiunge la peronospora, la malattia della vite che già ha condizionato negativamente la vendemmia 2023 in Italia e che ora minaccia la vendemmia 2024 in Francia. A dir poco allarmanti le previsioni nel distretto dello Chablis, dove oltre la metà degli ettari vitati è stata fortemente compromessa. Le stime indicano una perdita del raccolto, nelle aree coinvolte, superiore all'80%.
A questo punto, gli esperti si chiedono: che ne sarà della vendemmia 2024 in Francia?
3️⃣ 29,4 MILIONI DI ITALIANI CONSUMANO VINO
Tra le notizie sul vino riprese da gran parte dei media del settore nell'ultima settimana ci sono i risultati dell'elaborazione dei dati ISTAT da parte dell'Unione Italiana Vini (UIV) relativi al consumo di vino in Italia nel 2023.
Lo scorso anno gli italiani che hanno consumato quotidianamente o saltuariamente vino sono stati 29,4 milioni, il 55% delle popolazione, in linea con il dato del 2022. Di questi 29,4 milioni, 11,7 mln (40%) sono eno-consumatori quotidiani, un dato inferiore di 400 mila unità rispetto allo scorso anno, mentre il restante 60%, 17,7 mln, sono eno-consumatori saltuari. Rispetto al 2011, i consumatori quotidiani di vino sono in calo del 22% circa, mentre crescono i consumatori saltuari (+29%).
Interessante la ripartizione per fasce d'età. Dei 29,4 milioni di eno-consumatori, il 27,7% è rappresentato da over 65, il 18,6% da persone d'età compresa tra i 55 e i 64 anni, mentre il 19,5% tra i 45 e i 54 anni. Questo significa che oltre il 65% dei consumatori di vino ha più di 45 anni. Il dato più significativo è che quasi il 40% degli eno-consumatori quotidiani rientra nella fascia d'età degli over 65, che, dunque, trainano il consumo di vino in Italia.
Curioso il dato relativo alla classifica delle regioni con il maggior tasso di consumo di vino sul totale della popolazione (regionale). Al primo posto troviamo l'Emilia Romagna, con il 61,3% della sua popolazione che consuma vino. Al secondo posto la Valle d’Aosta, con il 60,5%. Completa il podio la Toscana, con il 60,4%. Al quarto posto il Veneto, con il 59,8% della popolazione.
➡️ trovi i dati e grafici nel comunicato stampa dell'UIV.
Foto di Daniel Vogel su Unsplash
4️⃣ IL CONSORZIO DEL CHIANTI CLASSICO COMPIE 100 ANNI
Un'altra importantissima notizia sul vino dell'ultima settimana riguarda le celebrazioni dei 100 anni del Consorzio del Chianti Classico, il più antico Consorzio di vino italiano. Nello specifico, il Consorzio del Chianti Classico fu istituito il 14 maggio del 1924 per volontà di un gruppo di 33 viticoltori del Chianti, con l'obiettivo di proteggere e valorizzare uno dei più celebri vini rossi italiani. Negli anni, il Consorzio è cresciuto d'importanza e nei numeri, tanto che oggi ne fanno parte circa 500 cantine.
Il 14 maggio 2024 si sono svolte, presso il Palazzo Vecchio di Firenze, le celebrazioni di questa storica ricorrenza. In questa occasione, è stato anche annunciato il Manifesto di sostenibilità del Chianti Classico, un ricco documento di 57 punti che contiene una serie di regole che le aziende vitivinicole del territorio dovrebbero seguire per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale e culturale che permettono di salvaguardare l'area del Chianti Classico.
5️⃣ GPT-4o RIVOLUZIONERÀ IL MONDO DEL VINO?
Tra le notizie sul vino più curiose della settimana c'è il lancio di ChatGPT-4o, l'ultima versione della piattaforma di intelligenza artificiale di OpenAI. Tra le principali novità ci sono: una migliore capacità di rilevare, leggere e comprendere le emozioni e una più rapida ed efficiente capacità di risposta agli input, avvicinandosi sempre più alle abilità umane.
Anche il settore enologico potrebbe giovare delle capacità di questo nuovo modello. Non mancano, infatti, i suoi possibili ambiti di applicazione nel settore enologico. Come riportato da The Drinks Business, ChatGPT-4o ha notevoli capacità pedagogiche, tali da poter essere utilizzata per la formazione e per l'educazione enologica, rispondendo in maniera esaustiva e approfondita alle domande poste dall'essere umano. Allo stesso modo, le sua capacità di interpretazione sempre più avanzate, potrebbero portare, in un futuro prossimo, ad utilizzare questi modelli di intelligenza artificiale come strumenti per fornire informazioni ai consumatori sulle bottiglie che stanno per acquistare o bere. Inoltre, la velocità di risposta del chatbot unita alla sua capacità di tradurre in maniera sempre più efficiente, superiore agli strumenti online tradizionali, potrebbero essere sfruttate per rendere accessibili corsi e degustazioni ad una più ampia platea di appassionati, che magari non comprendono la lingua utilizzata durante l'evento.
Insomma, nel futuro del vino, e non solo, ci sarà l'intelligenza artificiale.
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