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​Stime sempre più negative per la vendemmia 2023 in Italia: produzione in calo del 20-24%

By Luca Stroppa 07 dicembre 2023 194 Views

Stime sempre più negative per la vendemmia 2023 in Italia: produzione in calo del 20-24%

In questi ultimi giorni sono emerse nuove stime e nuovi dettagli sulla vendemmia 2023 in Italia. Dati e numeri sono stati aggiornati per fornire agli esperti e agli appassionati un quadro sempre più chiaro e quasi definitivo sulla produzione vinicola italiana per l'anno corrente. Nello specifico, Assoenologi, Ismea e Uiv (Unione italiana vini) hanno "corretto" le ultime previsioni risalenti al mese di settembre. Purtroppo, le notizie che giungono sono decisamente negative ...

Di seguito, vediamo quanto emerso dalla revisione delle stime della vendemmia 2023 in Italia.

Vendemmia 2023 in Italia: produzione in calo del 20-24%

Posto che i dati ufficiali saranno pubblicati e a disposizione di tutti con l'arrivo del nuovo anno, le stime di associazioni e istituti specializzati in questo ambito come Assoenologi, Ismea e Uiv (Unione italiana vini) ci possono aiutare ad avere un'idea, quanto meno generale, della situazione e dei risultati della vendemmia. Come anticipato nelle righe precedenti, la revisione delle previsioni vendemmiali tratteggia un quadro ancor più negativo rispetto alle precedenti stime sulla vendemmia 2023 in Italia.

Viene confermato il netto calo della produzione vinicola a livello nazionale, ma i numeri di tale decrescita sono ancora più allarmanti del previsto. Mentre nei mesi precedenti si stimava un calo della produzione vinicola italiana tra il 12% e il 14% rispetto alla vendemmia 2022, ora, tale percentuale, sembra destinata ad aumentare, fino a raggiungere valori compresi tra il 20% e il 24%. Secondo le stime di agosto e settembre la produzione vinicola italiana si sarebbe dovuta attestare attorno ai 43-44 milioni di ettolitri. Secondo la revisione di Assoenologi, Ismea e Uiv (Unione italiana vini), la produzione vinicola in Italia sarà, invece, compresa tra i 38 e i 40 milioni di ettolitri.

Entrando nel dettaglio della situazione delle varie zone e regioni dello Stivale emerge come il calo produttivo sia generalizzato, coinvolgendo ogni area del nostro Paese, anche se la situazione peggiore sembra riguardare il Centro-Sud. Se nelle regioni settentrionali il calo produttivo dovrebbe attestarsi attorno al 9,5%, nelle regioni centrali si dovrebbe arrivare a segnare un -29,5%, mentre al Sud addirittura un -38% circa!

Tra le Regioni del centro-sud che potrebbero registrare le maggiori perdite ci sono l'Abruzzo, con un -60%, e la Sicilia, che dovrebbe archiviare un calo produttivo del 45% rispetto al 2022. Al centro, la Toscana potrebbe far registrare un significativo -30%, mentre, al Nord, Veneto e Piemonte segnalano un calo meno deciso, comunque importante, rispettivamente del 10% e 17%.

Vendemmia 2023 in Italia: il caldo fuori stagione tra le cause del calo produttivo

Le cause principali di questo notevole calo produttivo vanno rintracciate nelle difficili e non favorevoli condizioni climatiche.

Già nelle previsioni vendemmiali dei mesi precedenti era emerso quanto maltempo e grandinate, alternate a periodi di siccità e caldo estremo, avessero causato seri danni ai vigneti determinando un netto calo del raccolto. A ciò si aggiungevano le serie problematiche connesse alle malattie della vite, quali la peronospora e l'oidio, che hanno colpito diverse regioni italiane.

Nei mesi seguenti, le alte temperature, un caldo settembrino fuori stagione e altri fenomeni atmosferici imprevisti hanno avuto ulteriori effetti negativi sulla quantità di uva raccolta, determinando la revisione in ribasso delle stime precedenti. Tale situazione climatica ha comunque permesso la crescita qualitativa delle uve. In poche parole, quantità in calo, qualità costante. Almeno una buona notizia!

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Posted in: Notizie sul vino
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