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​Nerello Cappuccio: vitigno e vini

By Luca Stroppa 28 febbraio 2023 223 Views

Nerello Cappuccio: vitigno e vini

Stai cercando informazioni sul Nerello Cappuccio? Vuoi sapere: che cos'è il Nerello Cappuccio? Dove si coltiva il Nerello Cappuccio? Qual è l'origine del Nerello Cappuccio e del suo nome? Quali sono le caratteristiche del vitigno e dei vini Nerello Cappuccio? In quali D.O.C. è presente il Nerello Cappuccio? Questo articolo fa al caso tuo!

Mettiti comodo, dedica qualche minuto alla lettura e, in 10 punti, scopri tutto sul Nerello Cappuccio.

Tutto quello che devi sapere sul Nerello Cappuccio

1. Il Nerello Cappuccio è un vitigno a bacca nera della Sicilia e Calabria

Nerello Cappuccio è il nome di una delle due varietà di Nerello, insieme al Nerello Mascalese. Si tratta di un vitigno a bacca nera che possiamo collocare geograficamente in due principali regioni del Sud Italia: la Sicilia e la Calabria. Qui è utilizzato nella produzione di diversi vini rientranti in alcune delle principali Denominazioni regionali.

2. Il Nerello Cappuccio è un vitigno autoctono siciliano

Qual è l'origine e la storia del Nerello Cappuccio? Anche se la sua effettiva origine è incerta e misteriosa, il Nerello Cappuccio è ormai considerato un vitigno autoctono della Sicilia, un po’ perché qui è coltivato da secoli e in misura maggiore rispetto alla Calabria, un po’ perché si è inserito alla perfezione nel contesto siciliano. Le prime testimonianze scritte risalgono al XIX secolo, ma, certamente, la sua presenza sull'Isola risale a diversi secoli prima. Secondo alcuni studiosi, il Nerello Cappuccio giunse in Italia con la colonizzazione greca del VII secolo a.C. Per molto tempo fu confuso con il "fratello" "Nerello Mascalese". Considera, inoltre, che recenti studi hanno rivelato una possibile stretta parentela o, addirittura, corrispondenza con i vitigni Carignano e Bovale Grande, tipici della Sardegna. Tutto ciò ha contribuito alla scarsità di notizie storiche specifiche su questa varietà.

In ogni caso, dopo una fase di "crisi" e coltivazione ridotta, il Nerello Cappuccio sta vivendo un lungo periodo di grazia, iniziato verso la metà del XXI secolo, e sancito dall'ingresso nei disciplinari di produzione di diverse Denominazioni calabresi e siciliane, Etna D.O.C. su tutte.

3. Il Nerello Cappuccio è coltivato soprattutto sulle pendici dell'Etna

Dove si coltiva il Nerello Cappuccio? La principale zona di coltivazione di questo vitigno è la Sicilia, nella provincia di Catania, in particolare l’area che sorge sulle pendici del vulcano Etna, soprattutto nei pressi dei comuni di Tre Castagni e Viagrande, considerati le zone originarie di questa varietà. É coltivato con successo anche nella provincia di Messina e, al di fuori della Sicilia, lo ritroviamo in Calabria, nelle province di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Reggio Calabria.

4. Il nome Nerello Cappuccio rimanda al "cappuccio" di foglie che ricopre i grappoli

Da dove deriva il nome “Nerello Cappuccio”? Che cosa significa “Nerello Cappuccio”? Qual è l’origine del nome “Nerello Cappuccio”? Il nome "Nerello" rimanda al colore degli acini delle uve di questa varietà a bacca nera, mentre "Cappuccio" fa riferimento ad una delle caratteristiche della pianta, le cui foglie ricoprono i grappoli, come nel tentativo di proteggerli dagli agenti esterni.

5. Il Nerello Cappuccio è chiamato anche Nerello Mantellato

Nerello Mantellato è il principale sinonimo del Nerello Cappuccio. Anche questo nome ricorda il "mantello" di foglie che avvolge i grappoli d'uva. Il termine "Nerello Mantellato" o “Nerello Ammantellato” risale al XIX secolo ed è diffuso soprattutto nella provincia di Catania. Nel dialetto locale siciliano si parla anche di "Nirello cappuccio", "Niureddu cappucciu" e "Nireddu cappucciu".

Nerello Cappuccio: vitigno e vini

6. Il Nerello Cappuccio ha un grappolo a forma di "pigna"

Quali sono le caratteristiche ampelografiche del vitigno Nerello Cappuccio? Questa varietà presenta un grappolo compatto e piramidale, con una forma che ricorda quella di una "pigna". L'acino è di medie dimensioni, di colore nero-blu, con una buccia spessa e pruinosa. Si caratterizza per un germogliamento precoce, seconda decade di Marzo, e una maturazione precoce, tra fine Agosto e la prima decade di Settembre. Ha buona vigoria, produzione costante e mostra ottima resistenza alle malattie della vite e alle condizioni pedoclimatiche avverse. Anche per questo è coltivato con successo sulle difficili pendici dell'Etna, dove si pratica una viticoltura eroica, e con la tipica forma di allevamento ad alberello.

7. I vini Nerello Cappuccio si caratterizzano per un colore violaceo e per una buona tannicità

Quali sono le caratteristiche organolettiche dei vini Nerello Cappuccio? I vini rossi da uve Nerello Cappuccio presentano una particolare colorazione rosso rubino tendente al viola. Il bouquet di profumi richiama i frutti rossi (ciliegia) con tipiche sensazioni eteree, legnose e di vaniglia. Al palato si percepisce una buona tannicità e una vena acidula, all'interno di una notevole morbidezza e struttura.

8. Differenze tra Nerello Cappuccio e Nerello Mascalese

Quali sono le differenze tra Nerello Cappuccio e Nerello Mascalese? Anche se sono stati per lungo tempo confusi, Nerello Cappuccio e Nerello Mascalese presentano importanti differenze sia da un punto di vista ampelografico sia da quello strettamente enologico. Abbiamo già detto della tipica forma a "pigna" del grappolo del Nerello Cappuccio. Il Nerello Mascalese, invece, ha una forma decisamente più sinuosa e rotonda. Entrambi i vitigni si adattano alla perfezione a condizioni pedoclimatiche difficili, ma il Nerello Mascalese tende a maturare più tardi rispetto al Cappuccio.

Il bouquet di profumi del Nerello Mascalese è più intenso, vario e ricco, mentre al palato il Cappuccio è meno minerale e più acidulo/tannico. I vini del Nerello Mascalese sono, spesso, più agevoli e meno corposi rispetto a quelli del Nerello Cappuccio. I due vitigni si integrano alla perfezione, per questo sono utilizzati in blend per produrre grandi vini rossi.

9. Il Nerello Cappuccio concorre alla produzione dei vini Etna Rosso D.O.C.

In quale D.O.C. ritroviamo il Nerello Cappuccio? Il Nerello Cappuccio è uno dei vitigni rientranti nella D.O.C. Etna. Lo ritroviamo nella produzione della tipologia "Rosso". In particolare, i vini Etna Rosso D.O.C. devono essere ottenuti da uve Nerello Mascalese per almeno l’80% e/o da uve del vitigno Nerello Cappuccio tra 0% e 20%.

10. I vini Etna D.O.C. sono in vendita online su Wineshop.it

Dove acquistare online i vini Nerello Cappuccio? Dove acquistare online i vini Etna D.O.C? Nel nostro sito di vendita di vino online puoi acquistare, in esclusiva e a prezzo cantina, un vino Etna Rosso D.O.C., l’Etna Rosso Passo alle Sciare Ampelon, ottenuto da uve Nerello Mascalese. per il 90%, e Nerello Cappuccio, per il 10%, come da disciplinare. Un vino che si caratterizza per le note speziate e per una spiccata mineralità che ricorda il terreno vulcanico di provenienza.

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Posted in: Vini d'Italia
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