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​L'Etna D.O.C. sulla strada verso la D.O.C.G.

By Luca Stroppa 15 novembre 2023 139 Views

L'Etna D.O.C. sulla strada verso la D.O.C.G.

Foto di Buono Del Tesoro da Pixabay

Il 10 novembre 2023 il Consorzio di Tutela dei Vini Etna D.O.C. ha ufficializzato l'inizio del percorso della storica denominazione siciliana verso il riconoscimento della D.O.C.G. (Denominazione di Origine Controllata e Garantita).

Si tratta di una passo importante e decisivo per accrescere ulteriormente il prestigio e la qualità di una delle Denominazioni storiche della Sicilia e una delle più esclusive e affascinanti della Penisola.

Di seguito vediamo quali saranno i passaggi successivi dell'iter verso la D.O.C.G. e quali sono le modifiche del disciplinare che verranno introdotte.

Il percorso dei vini Etna D.O.C. verso la D.O.C.G.

Come stabilito dalla Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino, in vigore dal 2017, il passaggio di determinati vini da D.O.C. a D.O.C.G. può effettuarsi soltanto nel caso vengano rispettate una serie di condizioni o requisiti indispensabili.

In primis, i vini in oggetto devono far parte della D.O.C. da almeno sette anni. La D.O.C. Etna fu riconosciuta nel 1968 e fu la prima D.O.C. della Sicilia. Inoltre, i vini delle D.O.C. che ambiscono a diventare D.O.C.G. devono aver acquisito nel corso degli anni una certa importanza e fama commerciale a livello mondiale e un livello qualitativo elevato. E anche da questo punto di vista, i vini della D.O.C. Etna rispettano tali requisiti, essendo la loro produzione in costante crescita, così come la qualità delle etichette prodotte. E ancora, la D.O.C.G. deve essere richiesta da almeno il 51% dei produttori, di cui il Consorzio di Tutela dei Vini Etna D.O.C. si è fatto portavoce. Infine, il disciplinare di produzione, proprio per accrescere e preservare la qualità dei vini, dovrà prevedere norme più rigide e rigorose (continua nella lettura per scoprire come cambierà il disciplinare dei vini dell'Etna).

A questo punto, il percorso dei vini Etna D.O.C. verso la D.O.C.G. prevede 2 fasi chiave:

⦁ la presentazione della domanda di riconoscimento della D.O.C.G. alla Regione Sicilia;

⦁ l'approvazione delle modifiche al disciplinare da parte del Comitato nazionale vini Dop e Igp, l'organo del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste preposto all'esame e alla valutazione delle domande di riconoscimento delle nuove Denominazioni e del loro passaggio da un livello all'altro nella piramide qualitativa.

Il tempo previsto per espletare tutte le pratiche e ottenere la D.O.C.G. è, nelle previsioni, di circa 2 anni.

Le modifiche del disciplinare dei vini dell'Etna per il riconoscimento della D.O.C.G.

Come abbiamo scritto, il passaggio da D.O.C. a D.O.C.G. è accompagnato da interventi sul disciplinare di produzione, in modo tale da rendere le norme più restrittive e rigorose con l'obiettivo di accrescere ulteriormente il livello qualitativo dei vini ed evidenziare il legame con il territorio d'origine.

Le prime e non uniche novità annunciate nel disciplinare di produzione di quella che dovrebbe essere la D.O.C.G. Etna sono le seguenti

1. verranno riconosciute nuove Unità Geografiche Aggiuntive (UGA), le cosiddette contrade, il cui numero crescerà rispetto alle attuali 133;

2. verrà ridotta la resa per la tipologia di vini Etna Rosso accompagnati dall'indicazione dell'Unità Geografica Aggiuntiva;

3. per una maggiore riconoscibilità dei vini e per sottolineare la loro provenienza, sarà possibile riportare in etichetta, come Unità Geografiche Aggiuntive, il nome del comune della Denominazione da dove provengono le uve. I comuni che compongono la Denominazione sono 20 (in rigoroso ordine alfabetico): Aci S. Antonio, Acireale, Biancavilia, Belpasso, Castiglione, Giarre, Linguaglossa, Mascali, Milo, Nicolosi, Paternò, Piedimonte, Pedara, Randazzo, S. Alfio, S. Maria di Licodia, S. Venerina, Trecastagni, Viagrande e Zafferana, in provincia di Catania. Solo se le uve utilizzate per la produzione del vino provengono interamente da uno di questi comuni, allora sarà possibile inserire il nome in etichetta.

4. la base ampelografica dell'Etna Spumante verrà arricchita con l'introduzione del possibile utilizzo delle uve del vitigno Carricante, oltre a quelle del Nerello Mascalese, attualmente prevalenti con almeno il 60%. Inoltre, verrà introdotta la possibilità di produrre spumanti Etna a dosaggio zero (cioè pas dosé o Brut Nature).

La strada verso la D.O.C.G. è tracciata!

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Posted in: Notizie sul vino
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