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​I grandi produttori di vino italiano: i​ntervista a … Arturo Verrotti di Pianella, azienda vitivinicola Rizieri

By Luca Stroppa 24 novembre 2021 110 Views

I grandi produttori di vino italiano: intervista a … Arturo Verrotti di Pianella, azienda vitivinicola Rizieri

Il viaggio di Wineshop.it alla scoperta dei grandi artigiani del vino italiano ci porta in una regione simbolo della nostra viticoltura ed enologia: il Piemonte, precisamente a Diano d’Alba, un comune della provincia di Cuneo, culla del vitigno Nebbiolo (e di altri celebri vitigni autoctoni piemontesi) e dei suoi grandi vini.

Qui, opera l’azienda vitivinicola Rizieri, protagonista del nostro articolo. Per i nostri lettori e per tutti gli appassionati abbiamo avuto il piacere di intervistare il suo titolare: Arturo Verrotti di Pianella.

1 – Bentrovato Arturo, presentati ai nostri lettori ...

Mi chiamo Arturo Verrotti di Pianella e vorrei presentarvi l’azienda vitivinicola Rizieri, a conduzione familiare, di cui sono titolare. Ci troviamo nel cuore delle Langhe, per la precisione a Diano d’Alba che è uno degli 11 Comuni che compongono la zona del Barolo.

Coltiviamo 7,5 HA di vigneti di proprietà: 6,5 HA (coltivati ad Arneis, Dolcetto, Barbera, Merlot, Nebbiolo) circondano, in un corpo unico, la cascina ottocentesca, finita di ristrutturare circa dieci anni fa, e la cantina ecocompatibile di recente costruzione; circa 1 HA di Nebbiolo da Barolo, con la denominazione Cru Silio, si trova invece nel comune di La Morra.

2 – Come ti sei avvicinato al mondo del vino (tradizione di famiglia, iniziativa personale …)?

Il vino per me non è una tradizione di famiglia, ma una passione che ho cullato per molti anni prima di farla diventare una realtà lavorativa a tempo pieno.

3 – NON SOLO VINO: prima del vino ti sei occupato d’altro? Hai svolto altre professioni? E ci sono delle somiglianze con il tuo ruolo attuale?

Prima di intraprendere questa avventura nel mondo del vino lavoravo in ambito universitario. Svolgevo ricerche nel campo della biologia molecolare e insegnavo nelle Facoltà di Medicina e di Scienze Biotecnologiche. Posso dire che il mio background biologico e biochimico mi ha aiutato molto a conoscere meglio i nostri vini, in un’epoca in cui la tradizione enologica si sposa quotidianamente con la ricerca e l’innovazione tecnologica.

4 – SON TUTTE ROSE E FIORI O QUASI: Quali sono i vantaggi della tua professione? E cosa, invece, è meno piacevole?

Produrre vini, per me, vuol dire molte cose: vivere in un contesto incantevole a stretto contatto con quelle piante seducenti e tenaci che sono le viti; prendersi cura di queste piante per un anno intero, dalla potatura invernale fino alla raccolta dei grappoli; camminare tra i filari per accertarsi che la crescita sia sana e vigorosa; seguire l’evoluzione di ogni singolo vino nelle vasche d’acciaio e/o nelle botti di rovere, per ottenere, con pazienza e perseveranza, gusti e sapori unici.

Non sono piacevoli, invece, i momenti di crisi che mi costringono a rivedere aspirazioni e programmi. La pandemia da Covid-19, ad esempio, ha costretto me e tanti altri produttori a riconsiderare strategie e ambizioni, rallentando la crescita degli ultimi anni che, soprattutto per le piccole aziende vitivinicole, ha significato riduzioni nelle vendite e, di conseguenza, pesanti perdite a livello economico.

5 – Cosa ti piace maggiormente della tua cantina/azienda?

L’attenzione e l’impegno quotidiano che mettiamo per rispettare la natura e dare vita a prodotti di qualità.

In vigna seguiamo rigorosamente i principi dell’agricoltura integrata dettati dal protocollo della Regione Piemonte. Abbiamo completamente bandito i diserbanti. Tra i filari seminiamo orzo e leguminose che arricchiscono naturalmente il terreno e nutrono le viti tramite la pratica del sovescio. Inoltre, 6.5 ettari di bosco circondano a ferro di cavallo i nostri vigneti, creando un microclima ideale.

In cantina, come in vigna, riduciamo al minimo il nostro intervento per consentire a ogni vino di esprimere liberamente carattere e personalità, divenendo lo specchio fedele delle uve di origine e del proprio terroir.

L’impianto fotovoltaico, presente sul tetto della cantina, produce energia elettrica pulita con l’intento di ridurre l’impatto ambientale e massimizzare il risparmio energetico.

Intervista a … Arturo Verrotti di Pianella, azienda vitivinicola Rizieri

6 - Una canzone, un personaggio, un film, un’opera etc. etc. con cui descrivere o a cui paragonare la tua cantina / azienda e la tua filosofia? E perché?

Un film in particolare: “Un’ottima annata” di Ridley Scott con protagonisti Russell Crowe e Marion Cotillard, e la partecipazione di Albert Finney. Il film è stato girato in Provenza, nel sud della Francia, e racconta la storia di un cinico banchiere inglese che, per una serie di fortuite circostanze, lascerà il suo lavoro e la vita frenetica di Londra per cambiare prospettiva e dedicarsi a tempo pieno alla conduzione di un’azienda vitivinicola.

Non mi identifico nella vita del protagonista, il mio background e la mia personalità sono del resto molto diversi, ma le atmosfere e le emozioni che si respirano nel film sono inebrianti e coinvolgenti, così come lo sono gli aromi e i profumi che si sprigionano da un bicchiere di buon vino.

7 – Qual è il vino della tua produzione che preferisci o al quale sei maggiormente legato? E perché?

Premesso che ogni vino che produciamo è frutto di passione e di un prezioso percorso di crescita, sono particolarmente legato, per gusto e indole, al tenace vitigno Nebbiolo e ai vini che da esso derivano. I nostri Nebbiolo d’Alba DOC e Barolo DOCG racchiudono in sé resilienza, tenacia, capacità di invecchiare e saggezza innata.

8 – Devi convincere un appassionato a comprare i tuoi vini. Cosa gli diresti?

Per prima cosa, lo inviterei a venirci a trovare in cantina per assaggiare insieme i vini che produciamo e gli spiegherei che i nostri sono vini naturali (per esempio, la quantità di solfiti che contengono è molto bassa, equiparabile a quella dei vini biologici certificati) frutto di grande impegno e tanta passione.

9 – L'abbinamento perfetto non esiste … o forse sì. Un tuo vino e un piatto che formano un abbinamento perfetto ...

Vivendo nelle Langhe non posso non pensare al tartufo bianco e a tutti i piatti su cui viene affettato questo nobile tubero. Ecco, io il tartufo lo abbino con grande piacere alla Barbera Superiore, al Nebbiolo o al Barolo, possibilmente d’annata.

10 – IL SOGNO NEL CASSETTO: quali sono i tuoi sogni, desideri o aspettative per il futuro?

Il mio sogno è quello di continuare a produrre vini con passione, ampliando la gamma dell’azienda. Già quest’anno è uscito un nuovo vino di cui sono molto orgoglioso: Langhe Merlot 2019. È un Merlot in purezza che invecchia in botti tonneaux di rovere francese per 8 mesi. La produzione è di solo un migliaio di bottiglie all’anno e, per questo motivo, ci piace numerarle tutte in etichetta.

Come aspettativa per il futuro, mi auguro che i nostri vini ottengano ottime recensioni dalle varie guide italiane e internazionali alle quali inviamo ogni anno campioni in degustazione.

I vini Rizieri sono in vendita online, IN ESCLUSIVA e A PREZZO CANTINA, su Wineshop.it!

Posted in: Cantine d'Italia
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