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​Garganega: vitigno e vini

By Luca Stroppa 26 aprile 2023 217 Views

Garganega: vitigno e vini

Questo articolo è dedicato al vitigno Garganega. Se stai cercando maggiori informazioni su questa varietà o vuoi saperne di più su questo vitigno, ti consigliamo di dedicare qualche minuto alla lettura del nostro pezzo.

Trovi origine, storia, curiosità, caratteristiche del vitigno e quelle dei suoi vini, tante curiosità, le principali Denominazioni che lo vedono protagonista e qualche consiglio su dove acquistare online i vini da uve Garganega.

Tutto quello che devi sapere sul vitigno Garganega e sui suoi vini

In 10 comodi punti, ti portiamo alla scoperta del vitigno Garganega e dei suoi vini.

Buona lettura!

1. Garganega è il nome di un vitigno tipico del Veneto

Con il nome Garganega si fa riferimento ad un vitigno a bacca bianca caratteristico del Veneto e protagonista di alcune delle sue più importanti Denominazioni. Questo vitigno è uno dei più diffusi, tra quelli a bacca bianca, dell'intera regione.

2. Garganega e Grecanico Dorato sono (probabilmente) la stessa varietà

Qual è l'origine del vitigno Garganega? Quale è la sua storia? Il vitigno Garganega è diffuso da tempo immemore in Veneto e in altre zone d'Italia, soprattutto in Sicilia. I primi riferimenti scritti li ritroviamo nel corso del 1200, grazie all'agronomo italiano Pietro de' Crescenzi, il quale parla di uve "Gracanica".

Solo recentemente, grazie a specifici studi sul DNA, si è scoperto che questa varietà corrisponde o comunque è strettamente imparentata con il vitigno Grecanico Dorato, tanto che nel 2018, attraverso un decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è stata ufficializzata la sinonimia tra Grecanico Dorato e Garganega. Il Grecanico Dorato è un vitigno a bacca bianca siciliano, diffuso soprattutto tra Trapani e Agrigento, introdotto nel corso della colonizzazione greca.

Come mai questa varietà si è affermata in due regioni, Veneto e Sicilia, così distanti tra loro? E come mai nelle "Regioni di mezzo" non si registra un'importante diffusione? Sono le domande a cui gli esperti stanno cercando di rispondere per spiegare la "bizzarra" distribuzione geografica di questi vitigni ...

3. Il nome Garganega deriva da Grecanico

Da dove deriva il nome Garganega? Che cosa significa Garganega? Qual è l’origine del nome Garganega? Secondo gli studiosi, il nome Garganega deriverebbe da Grecanico, il vitigno a cui è stato assimilato. In particolare, Garganega sarebbe il frutto di una rivisitazione linguistica locale/veneta del nome Grecanico (Dorato), che, a sua volta, rimanda alla sua provenienza greca. Non a caso, nella zona dei Colli Euganei si parla di Garganega d'oro ...

4. Il vitigno Garganega è coltivato soprattutto nelle province di Verona e Vicenza

Dove si coltiva il vitigno Garganega? Quali sono le principali zone di coltivazione del vitigno Garganega? Le principali zone di coltivazione del vitigno Garganega sono le aree più vocate delle province di Verona e Vicenza, in Veneto. In particolare, questa varietà trova la sua area classica di coltivazione nei comuni di Soave, in provincia di Verona, e Gambellara, in provincia di Vicenza, che danno il nome a due delle Denominazioni più importanti per questa varietà. Il vitigno è coltivato con successo anche nel resto della Regione. Nello specifico, è presente nell'area dei Colli Euganei, in provincia di Padova. Lo ritroviamo anche in Sicilia e in Puglia.

Garganega: vitigno e vini

5. Il vitigno Garganega viene coltivato su terreni di origine vulcanica

In Veneto, il vitigno Garganega ha trovato un habitat ideale soprattutto sulle colline veronesi che presentano particolari caratteristiche pedologiche. Qui troviamo terreni tufacei di origine vulcanica con un'importante componente calcarea che contribuisce alla loro fertilità.

Come si legge nel disciplinare di produzione della D.O.C. Soave:

"Le sostanze minerali contenute in questi suoli influenzano in modo particolare i processi fermentativi dei mostri ottenuti con le uve Garganega qui coltivate, conferendo un carattere tipico di sapidità ai vini, che diviene evidente con la maturità del prodotto e che costituisce una peculiarità assoluta del prodotto Soave, soprattutto se confrontato con prodotti ottenuti con le stesse uve ma al di fuori di questa zona di produzione".

6. Il grappolo di Garganega si caratterizza per un'ala ("recia") molto sviluppata

Tra le caratteristiche distintive del vitigno Garganega ci sono la particolare forma e struttura del suo grappolo: cilindrico-piramidale, di grandi dimensioni e di notevole lunghezza, con un'ala molto sviluppata, piuttosto spargolo, quindi con acini radi. Le ali del grappolo sono chiamate localmente “recie”, letteralmente “orecchie”, per la loro posizione laterale. Questa conformazione del grappolo e, in particolare, le sue "recie" sono sfruttate per appendere l’uva per l’appassimento e per la produzione del vino dolce "Recioto".

Inoltre, il vitigno si caratterizza per una notevole vigoria e una produzione abbondante e costante. Viene coltivato con il classico metodo della pergola veronese, in grado di garantire un'ottima protezione dai raggi solari e preservare la componente aromatica del vitigno, molto sensibile alle alte temperature. Questo metodo di allevamento della vite consente anche un costante controllo visivo delle uve, per verificarne lo stato di salute, il livello di maturazione raggiunto e poi selezionare solo i grappoli migliori.

7. I vini da uve Garganega presentano profumi floreali e ammandorlati, con un grande equilibrio gustativo

I vini bianchi ricavati da uve Garganega hanno un profilo aromatico ben definito, molto elegante e delicato, in cui prevalgono profumi di fiori bianchi e mandorla. La sensazione ammandorlata prevale anche sul finale. Al palato presentano spiccata sapidità, a cui possono contribuire anche le uve Trebbiano di Soave, con cui spesso sono vinificate, e un grande equilibrio di estratti e componente zuccherina.

8. Il vitigno Garganega è alla base dei vini della D.O.C. Soave e della D.O.C.G. Soave Superiore

Tra le Denominazioni più importanti che vedono protagonista il vitigno Garganega ci sono la D.O.C. Soave (insieme alla D.O.C. Gambellara) e la D.O.C.G. Soave Superiore. I vini bianchi Soave D.O.C. e Soave Superiore sono ottenuti, per almeno il 70%, da uve Garganega. Per l'eventuale restante 30% possono concorrere le uve Trebbiano di Soave e Chardonnay.

Inoltre, a questo 30% possono contribuire, fino ad un massimo del 5%, anche le uve di altri vitigni a bacca bianca, non aromatici, coltivati nella provincia di Verona.

9. Il vitigno Garganega è alla base dei vini della D.O.C.G. Recioto di Soave

Il vitigno Soave è molto versatile in termini di possibilità di vinificazione. Le sue uve si prestano anche all'appassimento per la produzione del vino passito dolce chiamato Recioto, caratteristico della D.O.C.G. Recioto di Soave. La percentuale di utilizzo di uve Garganega per la sua produzione è la stessa della D.O.C. Soave.

10. I vini Soave D.O.C., Soave Superiore D.O.C.G. e Recioto di Soave D.O.C.G. sono in vendita online su Wineshop.it

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Posted in: Vini d'Italia
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