Dolcetto: origine, storia, caratteristiche e curiosità
Il patrimonio ampelografico del Piemonte è uno dei più ricchi e variegati al mondo. Trai i vitigni di spicco di questa grande “regione del vino” rientra certamente il Dolcetto, assoluto protagonista di alcune eccellenti denominazioni piemontesi.
Di seguito, in 10 comodi punti, ti raccontiamo l’origine e la storia di questo vitigno, ti facciamo conoscere le zone in cui è diffuso e le denominazioni a cui dà vita, ti presentiamo le sue caratteristiche e quelle dei suoi vini e ti riveliamo tante interessanti curiosità.
1. il Dolcetto è un vitigno a bacca nera (autoctono) del Piemonte
La prima cosa che devi sapere sul Dolcetto è che si tratta di un vitigno a bacca nera tipico del Piemonte. È da molti considerato autoctono di questa regione ma, come vedremo in seguito, le sue origini sono incerte e contese con la vicina Liguria.
2. dal Dolcetto si ricavano numerosi vini D.O.C./D.O.C.G.
Dolcetto, oltre ad essere quello del vitigno, è anche il nome dei vini rossi che si ottengono dalle sue uve.
Nello specifico, il vitigno Dolcetto è alla base di varie denominazioni piemontesi. Tra queste ricordiamo:
- Dolcetto d'Acqui D.O.C.
- Dolcetto d’Alba D.O.C.
- Dolcetto di Diano d'Alba o Diano d'Alba D.O.C.G.
- Dolcetto d'Asti D.O.C.
- Dolcetto di Ovada D.O.C.
- Dogliani D.O.C.G.
I vini di tutte queste Denominazioni devono essere ricavati da uve 100% Dolcetto. Rappresenta una parziale eccezione la D.O.C. “Dolcetto di Ovada” che consente l’utilizzo, per un massimo del 3%, di altri vitigni non aromatici idonei alla coltivazione in Piemonte.
Da segnalare, inoltre, la D.O.C. “Pinerolese” all’interno della quale è presente il “Pinerolese” Dolcetto, per almeno l'85% da uve del vitigno Dolcetto.
3. su Wineshop.it sono in vendita online i migliori vini Dolcetto
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Insomma, c’è l’imbarazzo della scelta!
4. il vitigno Dolcetto ha origini misteriose e contese
Come abbiamo detto in precedenza, il Dolcetto è ormai considerato un vitigno autoctono del Piemonte. In realtà, le sue origini sono ancora oggetto di dibattito e discussione.
Per alcuni studiosi sarebbe originario della Liguria, strettamente legato o addirittura corrispondente al celebre Ormeasco (tra i due esiste comunque una stretta correlazione genetica). Per altri, invece, il percorso è esattamente l’opposto con il vitigno che dal Piemonte, in particolare dal Sud delle Langhe e dal Monferrato, si è diffuso in Liguria, dove ha assunto il nome di Ormeasco.
La diatriba non è stata ancora risolta. Certo è che le prime testimonianze scritte ci rimandano al doglianese dove, nel corso del Seicento, le autorità locali adottarono una serie di provvedimenti per salvaguardare il vitigno tipico della zona.
5. origine del nome: “dosset”, dolcezza o dolce collina?
Con ogni probabilità il nome Dolcetto deriva dal termine dialettale piemontese “dosset”.
Ma cosa significa “dosset”? “Dolce” o “morbido”. Questo duplice significato ha creato qualche dubbio sulla vera origine della parola. Se ”dosset” viene tradotto con “dolce” si fa riferimento alla notevole concentrazione zuccherina tipica delle uve Dolcetto (le uve sono dolci, il vino no!).
Se si traduce “dosset” con “morbido” si può fare riferimento alla scarsa acidità dei suoi vini e alla sensazione di morbidezza che generano al palato.
Infine, “dosset” è da molti tradotto con “morbide o dolci colline”, il tratto distintivo del territorio piemontese dove le uve del vitigno sono coltivate.
6. il Dolcetto non è un vino dolce!
È doveroso precisarlo! Anche se il nome può ingannare e la parola da cui ha origine può essere tradotta con “dolce”, il Dolcetto NON è un vino dolce!
7. il Dolcetto è prodotto sulle colline delle province di Cuneo, Alessandria e Asti
La zona collinare che si sviluppa nelle province di Cuneo, Alessandria e Asti è l’area prediletta per la coltivazione del vitigno Dolcetto e per la produzione dei suoi vini. Siamo nella parte meridionale del Piemonte, tra le Langhe del sud e il Monferrato.
Il territorio è caratterizzato da un clima mite, con buone escursioni termiche, da colline poste a ottime altitudini, ben esposte, soleggiate e ventilate il giusto, con terreni di carattere argilloso e/o calcareo.
8. il Dolcetto è un vitigno che non ama il caldo
Il Dolcetto è un vitigno che soffre gli ambienti troppo caldi ed è particolarmente sensibile allo stress idrico derivante da temperature troppo elevate. Predilige aree con un clima mite e temperato, soleggiato e ventilato.
È un vitigno piuttosto precoce che matura a metà settembre circa. Presenta acini e grappoli di medie dimensioni, pruinosi e dalla forma alata e allungata.
9. i vini Dolcetto sono fruttati e morbidi
In linea generale, il Dolcetto è un vino rosso secco (e non dolce) che presenta quattro caratteristiche distintive:
- fragranza e aromaticità fruttata, frutti rossi come ciliegie, prugne e more, accompagnata da note di liquirizia e nuance di mandorla;
- Morbidezza al palato;
- retrogusto ammandorlato;
- modesta acidità e alcolicità.
10. i vini Dolcetto sono perfetti per tutto il pasto
I vini Dolcetto, grazie alla loro struttura media, alla loro contenuta alcolicità e alla loro bevibilità, sono in grado di accompagnare tutto il pasto. In particolare, sono ideali con antipasti a base di salumi, primi piatti a base di pasta (anche con sughi importanti), carni bianche e rosse non troppo strutturate e formaggi di media stagionatura.
Spettacolari con gli agnolotti!