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​Degustazione orizzontale e degustazione verticale: significato e differenze

By Luca Stroppa 22 gennaio 2021 18691 Views

Degustazione orizzontale e degustazione verticale: significato e differenze

Degustazione orizzontale e verticale sono due delle modalità di degustazione dei vini più diffuse e utilizzate.

Le loro caratteristiche e le loro differenze sono note a chi pratica con costanza e in maniera professionale la degustazione dei vini, ma vanno chiarite e precisate per chi si approccia a questo mondo. È proprio questo l’obiettivo del nostro articolo.

Devi sapere che queste due tecniche di degustazione rientrano nella categoria delle degustazioni comparative, quelle che, come suggerisce il nome, mettono a confronto più vini (di norma, almeno tre) per individuarne le analogie e le differenze. I vantaggi di questa pratica risiedono nella possibilità di individuare e ricordare meglio le proprietà di ciascun vino, proprio attraverso la comparazione con gli altri.

Ma attenzione, avrebbe poco senso comparare vini completamente diversi: un passito, uno spumante e un rosso leggero, ad esempio. In questi casi, non c’è bisogno della degustazione per comprenderne le differenze. Altro discorso se i vini in questione hanno almeno una proprietà in comune: vini dello stesso vitigno, ad esempio. Ed è proprio attorno a questo punto che degustazione orizzontale e verticale si definiscono e differiscono.

Cosa s'intende per degustazione orizzontale?

Nel corso di una degustazione orizzontale vengono degustati e comparati vini della stessa tipologia, ottenuti dallo stesso vitigno, della stessa denominazione (o zona), della stessa annata ma prodotti da aziende o cantine differenti. In questo modo, è possibile scoprire le diverse pratiche e politiche enologiche di ogni azienda, il loro stile, la loro interpretazione del vitigno, oltre ad individuare le possibili differenze tra terreni e micro terroir di riferimento.

Per esempio, se stai per partecipare ad una degustazione comparativa di 9 bottiglie di “Barolo D.O.C.G. 2014” di 9 produttori differenti allora si può parlare di degustazione orizzontale.

In realtà, dobbiamo precisare che, in certe occasioni, il requisito della denominazione o della zona di provenienza può venire meno. Ad esempio, è possibile comparare vini Pinot Nero, ottenuti dallo stesso vitigno, della stessa annata ma di produttori diversi, anche appartenenti a zone o, addirittura, Nazioni diverse. In questi casi, oltre alle differenze di stile enologico tra aziende, è possibile individuare le differenti interpretazioni del vitigno nei diversi terroir.

Insomma, come hai ben capito il numero di qualità comuni in una degustazione orizzontale può variare, fermo restando che stesso vitigno e stessa annata sono imprescindibili.

Cosa s'intende per degustazione verticale?

Nel corso di una degustazione verticale vengono comparati vini della stessa tipologia, dello stesso vitigno, della stessa denominazione o zona, dello stesso produttore ma di annate differenti. Si andrà così a valutare la capacità evolutiva di un vino, la qualità delle varie annate e la capacità del produttore di far fronte alle problematiche che ogni annata può presentare.

Per esempio, se stai per partecipare ad una degustazione comparativa di 5 bottiglie di “Barolo D.O.C.G. dell'Azienda agricola Rizieri” di 5 annate differenti allora si può parlare di degustazione verticale.

I vini che vengono comparati, solitamente, appartengono ad annate consecutive o molto vicine tra loro. In realtà, nulla vieta di confrontare vini di annate anche molto lontane, anche se le differenze tra le caratteristiche organolettiche delle bottiglie saranno evidenti e scontate.

A questo punto, possiamo riassumere così le differenze tra queste due modalità di degustazione comparativa:

- degustazione orizzontale: stesso vino di una stessa annata ma di produttori differenti.

- degustazione verticale: stesso vino di uno stesso produttore ma di annate differenti.

Posted in: Cultura del vino
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