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​Come si produce l'Amarone della Valpolicella

By Luca Stroppa 18 marzo 2024 1598 Views

L'Amarone della Valpolicella è uno dei vini rossi italiani più celebri e conosciuti anche oltre i confini nazionali. Una delle sue caratteristiche distintive è il particolare metodo di produzione, tale da poterlo definire come uno dei rari vini passiti secchi italiani. L'articolo seguente è proprio dedicato al processo produttivo dell'Amarone della Valpolicella.

Se stai cercando come viene prodotto l'Amarone della Valpolicella o come si fa l'Amarone della Valpolicella, quanto segue fa al caso tuo!

Come si produce l'Amarone della Valpolicella

Come si fa l'Amarone della Valpolicella?

Il disciplinare di produzione dell'Amarone della Valpolicella è un riferimento imprescindibile per comprendere come si ottiene questo vino, in particolare, per capire quali vitigni e tecniche sono utilizzate e quali norme regolano la sua produzione.

Lo abbiamo consultato con la massima cura e attenzione per spiegarti al meglio ogni segreto sull'Amarone della Valpolicella.

In quali tipologie si produce l'Amarone della Valpolicella?

La prima informazione fondamentale che devi conoscere sull'Amarone della Valpolicella riguarda le tipologie in cui può essere prodotto. Da disciplinare, i vini della D.O.C.G. Amarone della Valpolicella possono essere prodotti in versione base o in versione Riserva, anche con menzione Classico o con menzione Valpantena.

Come vedremo nei prossimi paragrafi, l'Amarone della Valpolicella Riserva si caratterizza per uno specifico periodo di invecchiamento, superiore alla versione base, mentre l'Amarone della Valpolicella Classico per la sua produzione in una specifica area della Valpolicella, quelle originaria, tradizionale e storica, e l'Amarone della Valpolicella Valpantena per la sua produzione in un'area ben precisa dell'omonima valle.

Quali sono i vitigni dell'Amarone della Valpolicella?

Per capire come si ottiene l'Amarone della Valpolicella è importante sapere quali vitigni possono essere coinvolti nel suo processo produttivo.

I vini Amarone della Valpolicella, in tutte le tipologie, devono essere ottenuti dalle uve a bacca rossa tipiche della Valpolicella:

➡️ Corvina Veronese per una percentuale compresa tra il 45% e il 95 %. É possibile utilizzare uve Corvinone per un massimo del 50%, in sostituzione di una pari percentuale di Corvina;

➡️ Rondinella tra il 5% e il 30%;

➡️ Si possono utilizzare anche le uve di vitigni a bacca rossa non aromatici, coltivabili nella provincia di Verona, fino al 15%, con un massimo del 10% per ogni vitigno, e altre uve autoctone italiane per un massimo del 10%. Il totale complessivo tra uve veronesi e altre uve italiane non può essere superiore al 25%.

Dove acquistare l'Amarone della Valpolicella?

Puoi comprare online i migliori vini Amarone della Valpolicella nella nostra enoteca online.

Dove si produce l'Amarone della Valpolicella?

L'Amarone della Valpolicella si può produrre soltanto in specifici territori di 19 comuni in provincia di Verona. dei comuni di Marano, Fumane, Negrar, S. Ambrogio, S. Pietro in Cariano, Dolcè, Verona, S. Martino Buon Albergo, Lavagno, Mezzane, Tregnago, Illasi, Colognola ai Colli, Cazzano di Tramigna, Grezzana, Pescantina, Cerro Veronese, S. Mauro di Saline e Montecchia di Crosara.

La zona di produzione delle uve per i vini con menzione Classico comprende 5 comuni: Negrar, Marano, Fumane, Sant'Ambrogio e S. Pietro in Cariano. La menzione Valpantena è riservata ai vini le cui uve sono coltivare nell'omonima valle del veronese.

Come si produce l'Amarone della Valpolicella

Quali sono le norme per la produzione dell'Amarone della Valpolicella?

Ora vediamo quali sono le specifiche norme da seguire per la produzione dell'Amarone della Valpolicella sia in vigna che in cantina, nel corso del processo di vinificazione.

Partiamo dalle norme per la viticoltura.

Una prima indicazione di primaria importanza riguarda le forme di allevamento della vite.

➡️ le viti devono essere allevate o a spalliera o a pergola veronese.

Inoltre, il disciplinare di produzione stabilisce che:

➡️ La resa massima di uva ammessa per la produzione dei vini a denominazione di origine controllata e garantita “Amarone della Valpolicella” non deve essere superiore a 12 tonnellate ad ettaro di vigneto in coltura specializzata e le uve debbono garantire un titolo alcolometrico volumico naturale minimo di 11% vol. [...] Per la produzione del vino “Amarone della Valpolicella” si dovrà attuare la cernita delle uve in vigneto, secondo gli usi tradizionali mettendo a riposo un quantitativo di uve non superiore al 65% della produzione massima ad ettaro.

Quest'ultimo punto ci porta alle specifiche norme per la vinificazione.

Come viene descritto nel disciplinare di produzione:

Le uve sono attentamente selezionate in vigna e dopo la raccolta vengono poste in un unico strato, in cassette di legno, di plastica o su graticci di canne di bambù per fare meglio circolare l’aria ed impedire che le uve si schiaccino. Successivamente vengono collocate in ampi fruttai ricavati sopra le cantine che devono essere perfettamente aerati e in grado di assicurare un’ideale conservazione dei grappoli. Le uve devono rimanere nei fruttai 100 o 120 giorni sino a che non perdono almeno la metà del loro peso. In questi mesi i grappoli devono essere controllati ogni giorno e girati per eliminare tempestivamente eventuali acini non perfetti.

O ancora, sempre nel disciplinare:

Ottenuto dall’appassimento delle uve conservate in fruttai per 100/120 giorni, dove porta a termine la fermentazione degli zuccheri.

L'appassimento delle uve, con conseguente accumulo di zuccheri, è seguito dalla fermentazione alcolica, con la loro completa trasformazione in alcol etilico, e dalle classiche fasi della vinificazione in rosso. Per tale motivo, l'Amarone rientra nella categoria dei vini passiti secchi. Nei vini passiti dolci, al contrario, la fermentazione alcolica è interrotta per conservare parte del tenore zuccherino e conferire dolcezza al nettare.

Per quanto riguarda il periodo di invecchiamento obbligatorio, queste sono le tempistiche:

➡️ almeno due anni per la versione base;

➡️ almeno quattro anni per la versione Riserva.

Il risultato è un grande vino con determinate qualità organolettiche così definite dal disciplinare di produzione:

colore rosso molto intenso con note granate, e profumo che ricorda la frutta passita, il tabacco e le spezie, grazie alle muffe nobili createsi nel corso dell’appassimento. Il sapore è fortemente fruttato, di spiccata fragranza, asciutto ma di molta morbidezza, con corpo pieno, caldo-corroborante e vigoroso; ha personalità forte e può superare i vent’anni di conservazione.

Con questo è tutto. Ecco svelati i principali segreti dell'Amarone della Valpolicella!

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Posted in: Vini d'Italia
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