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​Notizie sul vino: Lo Chardonnay Rosé entra a far parte dei vitigni ufficiali dello Champagne

By Luca Stroppa 24 ottobre 2025 153 Views

Le principali notizie sul vino dell’ultima settimana (18 ottobre - 24 ottobre 2025). Riguardano il vino italiano e non solo. Sono quelle più interessanti, più dibattute, più curiose e più riprese dai migliori Blog e siti sul vino.

Leggi quanto segue per restare informato. Buona lettura.

Le ultime notizie sul vino

Il riepilogo settimanale di Wineshop.it sulle principali notizie dal mondo del vino si apre con un importante riconoscimento per il Recioto della Valpolicella DOCG, che apre la strada a iniziative di promozione e valorizzazione della denominazione.

Si passa poi a due aggiornamenti sul fronte della produzione: la vendemmia 2025 della DOC Lugana e le ottime performance del Vino Nobile di Montepulciano negli Stati Uniti.

Infine, uno sguardo oltre i confini italiani: la vendemmia 2025 in Germania segna un record negativo, mentre lo Champagne accoglie un nuovo vitigno.

Notizie sul vino: Lo Chardonnay Rosé entra a far parte dei vitigni ufficiali dello Champagne

1️⃣ Slow Food accoglie il Recioto della Valpolicella: un nuovo presidio per la sua promozione e salvaguardia

Come annunciato sul sito di Slow Food, il Recioto della Valpolicella è entrato ufficialmente a far parte dei Presìdi Slow Food.

Un Presidio Slow Food è una comunità di produttori sostenuta dall’organizzazione, impegnata a valorizzare e salvaguardare tecniche e prodotti enogastronomici tradizionali, mantenendo viva una cultura della qualità nel rispetto dell’ambiente, del territorio e delle persone.

Oggi nel mondo esistono oltre 650 Presìdi Slow Food in più di 70 Paesi, di cui oltre 350 in Italia, ma pochissimi dedicati al vino. Quello del Recioto della Valpolicella è l’ultimo arrivato, il primo per una DOCG.

Il Recioto della Valpolicella è considerato il vino dolce più autentico di questo storico territorio vitivinicolo. Raro e prodotto in quantità limitata, rappresenta appena lo 0,6% delle bottiglie totali della Valpolicella, è il “padre” dell’Amarone: nel Recioto, infatti, la fermentazione delle uve appassite viene interrotta per mantenere un residuo zuccherino e ottenere un vino dolce, mentre nell’Amarone la fermentazione viene portata a termine per produrre un vino secco e strutturato.

Attualmente sette produttori hanno aderito al nuovo Presidio, ma l’obiettivo è coinvolgerne altri, per preservare e rilanciare questo prezioso patrimonio enologico italiano. Tra le finalità principali vi è quella di restituire valore e continuità sia alla versione più giovane del Recioto sia a quella invecchiata, oggi sempre più rara.

Le cantine aderenti si impegnano a rispettare un rigido regolamento che tutela i metodi di produzione tradizionali e pone grande attenzione alla sostenibilità ambientale.

I punti fondamentali indicati da Slow Food sono:

• divieto di diserbo chimico;

• selezione di uve provenienti da vigne di almeno 15 anni, condotte direttamente dai produttori;

• appassimento in fruttaio per almeno 100 giorni, senza forzature;

• livelli molto bassi di solforosa;

• messa in commercio non prima di cinque anni dalla vendemmia, con almeno un anno di affinamento in bottiglia;

• impegno alla conservazione del paesaggio storico rurale della Valpolicella, compresi i tradizionali terrazzamenti.

2️⃣ Chiusa la vendemmia 2025 del Lugana DOC: risultati eccellenti e grande attenzione alla sostenibilità

Il Consorzio Lugana DOC ha annunciato la conclusione della vendemmia 2025, con la raccolta, pochi giorni fa, delle ultime uve destinate alla produzione delle tipologie Superiore e Riserva.

L’annata si è rivelata di eccellente livello qualitativo, grazie al lavoro attento e puntuale dei produttori, capaci di gestire al meglio le piogge cadute nella seconda metà di settembre.

I grappoli raccolti si presentano perfettamente sani e con livelli di acidità leggermente superiori rispetto alla media, elementi che preannunciano vini Lugana di notevole freschezza, spiccata sapidità e grande potenziale di longevità.

Un altro aspetto evidenziato dal Consorzio è la crescente attenzione al tema della sostenibilità. Nel 2025, infatti, le superfici vitate certificate secondo gli standard SQNPI, Equalitas e Biologico hanno raggiunto l’87% degli ettari totali, un risultato che testimonia la concreta volontà della denominazione nel promuovere una viticoltura sempre più responsabile, etica e rispettosa dell’ambiente.

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3️⃣ Il Vino Nobile di Montepulciano vola negli Stati Uniti, sfidando le tendenze di mercato

Come annunciato dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano attraverso un apposito comunicato stampa, l’export americano del Vino Nobile di Montepulciano è in netta crescita, in controtendenza rispetto al mercato vinicolo generale.

I dati dell’Osservatorio Unione Italiana Vini (UIV) relativi ai primi otto mesi del 2025 hanno registrato un calo significativo delle esportazioni di vino italiano negli USA, -6,2% in volume e -5% in valore rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre il Vino Nobile di Montepulciano si distingue per una crescita consistente: +4,8% in volume e +4,2% in valore. Una performance che lo colloca tra le poche denominazioni capaci di ottenere risultati positivi in un periodo difficile per il comparto.

Secondo il Consorzio, alla base di questo successo vi è l’intensa attività di promozione e valorizzazione svolta negli ultimi anni, finalizzata a consolidare l’immagine del Vino Nobile nei mercati esteri e ad ampliare la sua presenza negli USA.

Ora l’attenzione degli operatori è rivolta ai prossimi dati, che includeranno il periodo di effettivo ingresso dei dazi statunitensi. Sarà interessante osservare se il Vino Nobile di Montepulciano riuscirà a mantenere questa performance positiva anche in presenza di ulteriori pressioni sul mercato internazionale.

4️⃣ Vendemmia 2025 in Germania: quantità mai così bassa dal 2010

Come riportato da Wines of Germany, sulla base dei dati dell’Istituto Tedesco del Vino (DWI), la produzione vinicola in Germania per la vendemmia 2025 dovrebbe attestarsi intorno ai 7,3 milioni di ettolitri. Se le previsioni verranno confermate, si tratterebbe del record negativo degli ultimi 15 anni: per trovare una vendemmia con un quantitativo inferiore bisogna tornare al 2010, anno in cui furono prodotti 7,1 milioni di ettolitri. Rispetto allo scorso anno, il calo stimato è del 7%, mentre la diminuzione rispetto alla media degli ultimi 10 anni è del 16%.

Le principali cause di questo calo sono state individuate in:

acini più piccoli;

rese in mosto inferiori alla media;

selezione intensiva delle uve, necessaria per far fronte alle piogge della seconda metà di settembre.

Nonostante la riduzione quantitativa, la qualità delle uve è estremamente buona. Gli acini, sebbene più piccoli, si caratterizzano per una forte aromaticità, per cui ci si attende vini molto profumati e concentrati.

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5️⃣ Lo Chardonnay Rosé diventa l’ottavo vitigno ufficiale dello Champagne

Sapevi che esiste una nuova varietà autorizzata per la produzione dello Champagne? Si tratta dello Chardonnay Rosé. Una notizia che ha fatto rapidamente il giro del mondo, vista l’importanza delle bollicine francesi.

Alle classiche sette varietà, Pinot Noir, Meunier, Chardonnay, Arbane, Petit Meslier, Pinot Blanc e Pinot Gris, si aggiunge ora proprio lo Chardonnay Rosé.

Si tratta di una mutazione naturale dello Chardonnay Blanc, con cui condivide molte caratteristiche, sebbene presenti un’acidità leggermente superiore e una maggiore complessità aromatica. Il vitigno è noto fin dagli albori del XX secolo grazie all’ampelografo Rémi Couvreur-Périn, che fin da subito l’ha salvaguardata e preservata.

L’inserimento dello Chardonnay Rosé ha diversi obiettivi:

• preservare la biodiversità dei vigneti della regione dello Champagne;

• offrire nuove opportunità enologiche ai produttori, senza stravolgere l’identità dello Champagne, ma aggiungendo leggere sfumature aromatiche e gustative;

• aumentare la resilienza dei vigneti ai cambiamenti climatici, poiché il vitigno sembra particolarmente adatto a queste condizioni.

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