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Come conservare l’effervescenza di uno spumante aperto

By Luca Stroppa 21 dicembre 2020 1149 Views

Come conservare l’effervescenza di uno spumante aperto

Anche se queste festività saranno particolari e in formato “ridotto”, le bollicine non possono mancare a tavola per il Cenone o per il pranzo di Natale e, più in generale, per qualsiasi altra celebrazione o ricorrenza.

Ma come fare per conservare l’effervescenza di questi vini quando il numero dei commensali non è tale da poter finire la bottiglia? Ecco 5 pratici consigli per preservare le bollicine di uno spumante o di un vino frizzante.

1. Tienila tappata

Un primo fondamentale accorgimento per conservare le bollicine del tuo spumante una volta che è stato aperto è quello di chiudere e tappare immediatamente la bottiglia dopo aver servito il nettare.

Appena la bottiglia viene aperta l’anidride carbonica contenuta viene liberata e, piano piano, il vino tenderà a perdere la sua caratteristica effervescenza. Per questo, per non disperdere un numero di bollicine tale da trasformare lo spumante in un vino liscio è essenziale ritappare la bottiglia.

Come? Sul mercato esistono appositi tappi denominati “stopper” pensati proprio per questa occasione. Si tratta di tappi ermetici, in metallo o in acciaio cromato, dotati di una guarnizione in gomma che impedisce la fuoriuscita del gas, preservando le bollicine. Se proprio non disponi di questo tappo puoi ricorrere ad altre soluzioni, un po' rudimentali, ma che, per poco tempo, possono essere utili. Come dire: meglio che niente. Puoi dunque ricorrere ad un altro tappo in sughero oppure avvolgere uno strato di pellicola da cucina sul collo della bottiglia. Fai comunque attenzione perché con questi espedienti dovrai comunque finire il vino nel giro di poche ore o conservarlo per uno/due giorni, ma più il tempo passa più le bollicine tendono a svanire.

2. Evita di inserire il cucchiaino nella bottiglia

La leggenda narra che un cucchiaino freddo inserito nel collo di una bottiglia di spumante aperta consenta una migliore conservazione della sua effervescenza, impedendo la fuoriuscita e la dispersione delle bollicine.

Questa soluzione è ancora piuttosto diffusa ma noi ve la sconsigliamo.

Perché? Perché all’atto pratico la soluzione del cucchiaino nello spumante si rivela inefficace per due semplici motivi. In primo luogo, il cucchiaino non garantisce una chiusura ermetica della bottiglia, ma solo un ingombro parziale. In secondo luogo, la bassa temperatura del manico è una condizione temporanea, che si perde nel giro di pochissimi minuti.

Sarà pure affascinante e suggestivo ma il metodo del cucchiaino va catalogato nell’ambito dei miti sul vino, con buona pace dei sostenitori di questo metodo “fai da te”. Per approfondire la storia del cucchiaino nello spumante ti invitiamo a leggere l’approfondimento sul nostro Blog: "Il mito del cucchiaino nello spumante".

3. Tienila al fresco

Un’altra soluzione per conservare perlage e profumi dello spumante aperto è metterlo al fresco e mantenerlo ad una temperatura ideale, evitando che il contenuto si surriscaldi.

Subito dopo aver versato il vino è fondamentale riporlo in un cestello del ghiaccio. Il nostro consiglio è di evitare di lasciare a tavola una bottiglia di spumante non al fresco, anche se per poche ore. Se il liquido si scalda rilascia più velocemente e più facilmente il gas, favorendo la perdita di effervescenza. Al contrario, ad una temperatura più fresca il gas rimane disciolto nel nettare per più tempo.

Fai attenzione a non esagerare: la temperatura ideale di servizio di uno spumante si aggira attorno agli 8-10 °C. Per questo, oltre ad evitare di conservarlo in un luogo caldo, non dovresti esagerare con il “fresco” perché anche le temperature troppo basse hanno effetti negativi sul perlage del vino.

4. Se ne è rimasto poco, meglio finire il vino

Un altro aspetto da valutare attentamente se si vuole conservare l’effervescenza di uno spumante aperto è il livello del liquido contenuto nella bottiglia. Se nel contenitore è rimasto poco nettare il volume di vino a contatto con l’aria è maggiore di una bottiglia piena o quasi piena e il rischio di perdita di effervescenza è, di conseguenza, maggiore.

Per questo, se il vino avanzato è veramente poco il nostro consiglio è di non conservare la bottiglia ma di fare uno sforzo, se di sforzo si può parlare, e magari condividere e bere il nettare rimasto.

Se, invece, è avanzato parecchio spumante allora non ti resta altro che applicare i nostri primi tre consigli.

5. Posizione, luce, temperatura e umidità: controlla che sia tutto perfetto

Se il tuo spumante verrà bevuto durante il pasto e sei sicuro che il vino terminerà non dovrai fare altro che tappare la bottiglia dopo ogni servizio e riporla nel cestello del ghiaccio. L’effervescenza verrà preservata senza correre alcun rischio.

Se, invece, intendi gustarti lo spumante il giorno dopo, o due/tre giorni dopo (ma non di più perché il nettare perderà inevitabilmente parte della sua frizzantezza), oltre a ritapparlo correttamente dovrai conservarlo nel luogo adatto in termini di posizione, esposizione alla luce, temperatura e umidità. Un luogo buio, con una temperatura intorno ai 10 °C e con un’umidità tra il 50% e il 70% ti aiuterà a preservarne l’effervescenza.

Per scoprire i segreti e i dettagli della conservazione dello spumante leggi il nostro approfondimento: "Come conservare una bottiglia di spumante".

Posted in: Consigli sul vino
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