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​Chiaretto di Bardolino: 10 cose che devi sapere

By Luca Stroppa 17 aprile 2024 187 Views

Nell'articolo seguente ti portiamo alla scoperta del Chiaretto di Bardolino, uno dei massimi rappresentanti dell'enologia rosata italiana.

Se stai leggendo questa pagina significa che sei interessato a sapere tutto su questo vino. Non perdiamo altro tempo e conosciamo insieme il Chiaretto di Bardolino.

Chiaretto di Bardolino: 10 cose che devi sapere Foto di Steffen Zimmermann da Pixabay

10 cose che devi sapere sul Chiaretto di Bardolino

Per conoscere al meglio il Chiaretto di Bardolino rispondiamo a 10 domande fondamentali.

1️⃣ Che cos'è il Chiaretto di Bardolino?

Il Chiaretto di Bardolino è una specifica e SPECIALE tipologia di vino rosato che ritroviamo all'interno della D.O.C. Bardolino, istituita nel lontano 1968. Recentemente, per valorizzare questo vino e per sancire la sua autonomia dal resto dei vini della Denominazione si è discusso circa la possibilità di creare un apposito disciplinare. Le recenti modifiche hanno visto il Chiaretto di Bardolino accrescere la propria autonomia e definire la propria identità, pur non separandosi completamente dalla D.O.C. Bardolino.

2️⃣ Chiaretto di Bardolino o Bardolino Chiaretto?

Si dice Chiaretto di Bardolino o Bardolino Chiaretto? Può esserti capitato di leggere entrambe queste espressioni. Ma qual è quella corretta? Diciamo che, in passato, si diceva Bardolino Chiaretto, oggi, questo vino rosato si chiama Chiaretto di Bardolino.

All'art.7 del nuovo disciplinare di produzione della D.O.C. Bardolino si legge: "Nella designazione e presentazione dei vini Bardolino Chiaretto [...] è obbligatorio che la menzione tradizionale Chiaretto preceda la denominazione Bardolino e deve figurare in caratteri e dimensioni uguali a quelli usati per la denominazione. [...] è consentito riportare l’indicazione della tipologia anche nel modo seguente: Chiaretto di Bardolino [...]".

Una scelta non casuale, con il nome Chiaretto a precedere l'indicazione geografica Bardolino proprio per rimarcare l'unicità di questo vino e sancire la differenza con gli altri vini di Bardolino.

3️⃣ In quali versioni è prodotto il Chiaretto di Bardolino?

Il Chiaretto di Bardolino può essere prodotto in tre versioni:

1. Chiaretto di Bardolino;

2. Chiaretto di Bardolino Classico, con le uve coltivate nella zona classica del Bardolino;

3. Chiaretto di Bardolino Spumante, le versione più recente del Chiaretto di Bardolino.

4️⃣ Che uve si utilizzano per il Chiaretto di Bardolino?

Da quale vitigno si ottiene il Chiaretto di Bardolino? Che uva si usa per il Chiaretto di Bardolino? Il Chiaretto di Bardolino si ricava da uve Corvina Veronese, con un percentuale che deve essere compresa tra il 35 e il 95% (per un massimo del 20% si può ricorrere alla varietà Corvinone in sostituzione di una pari percentuale di Corvina); e Rondinella, tra il 5% e il 40%. Si tratta di vitigni a a bacca nera tipici del veronese.

Inoltre, come si legge nel disciplinare: "possono concorrere alla produzione di detti vini anche le uve provenienti dai vitigni a bacca rossa, non aromatici, idonei alla coltivazione per la provincia di Verona, fino ad un massimo del 20% del totale, con un limite massimo del 10% per ogni singolo vitigno utilizzato, ad eccezione della Molinara che può essere presente per un massimo del 15%".

5️⃣ Dove si produce il Chiaretto di Bardolino?

Il Chiaretto di Bardolino si produce in 16 comuni del veronese, nei pressi del Lago di Garda. Si tratta dei comuni di: Bardolino, Garda, Lazise, Affi, Costermano, Cavaion Veronese, Torri del Benaco, Caprino Veronese, Rivoli Veronese, Pastrengo, Bussolengo, Sona, Sommacampagna, Castelnuovo del Garda, Peschiera del Garda, Valeggio sul Mincio.

Le uve dei vini con menzione Classico devono essere coltivate in zone specifiche all'interno dei comuni di Bardolino, Garda, Lazise, Affi, Costermano e Cavaion, le aree tradizionali del Bardolino.

Chiaretto di Bardolino Giovanna Tantini

6️⃣ Dove comprare il Chiaretto di Bardolino?

Il Chiaretto di Bardolino è in vendita nella nostra enoteca online. Nello specifico, nel nostro shop del vino puoi acquistare il Chiaretto di Bardolino Tantini, nella top 100 dei migliori vini al mondo per rapporto qualità-prezzo secondo “The Wine Enthusiast”.

7️⃣ Perché si chiama Chiaretto di Bardolino?

Oltre al chiaro riferimento al comune di Bardolino, la zona originaria e storica per la produzione di questo vino, il nome Chiaretto rimanda al suo tipicissimo e inconfondibile colore rosa chiaro e tenue.

8️⃣ Come si produce il Chiaretto di Bardolino?

Il Chiaretto di Bardolino è prodotto attraverso la vinificazione in rosa delle uve a bacca nera. La vinificazione in rosa si caratterizza per una minima macerazione delle bucce. In altre parole, bucce e mosto sono lasciate a contatto per un tempo limitato in modo tale che le bucce possano trasmettere al mosto solo una piccola parte delle sostanze coloranti che contengono.

Inoltre, i produttori possono coltivare e vendemmiare le uve da dedicare appositamente alla produzione del Chiaretto oppure sfruttare le uve rivolte alla produzione degli altri vini rossi di Bardolino. In quest'ultimo caso, le uve sono inizialmente vinificate in rosso per poi essere sottoposte alla pratica del salasso. Il salasso consiste nel prelevare del mosto da un contenitore in cui si sta producendo vino rosso. La parte di mosto prelevata, molto prima che la macerazione sia portata a termine, viene vinificata in bianco per produrre il vino rosato.

9️⃣ Che vino è il Chiaretto di Bardolino?

Il Chiaretto di Bardolino è un vino rosato che presenta specifiche qualità organolettiche. É un vino dal tipico colore rosa chiaro e tenue. Un vino dal bouquet ben definito, con prevalenti note di frutta rossa e frutti di bosco, accompagnate da lievi accenni speziati. Al palato è estremamente leggero, delicato, di una piacevolissima freschezza e di grande bevibilità. Fantastico come aperitivo o con i piatti freddi.

1️⃣0️⃣ Qual è l'origine del Chiaretto di Bardolino?

Sembra che il padre del Chiaretto fu Pompeo Molmenti. Molmenti fu un personaggio eclettico e versatile, molto conosciuto nel veronese. Fu senatore, avvocato, scrittore e vignaiolo. Nel 1896, di ritorno da un viaggio di formazione in Francia, dove apprese e approfondì alcune tecniche di vinificazione, Molmenti sperimentò la vinificazione in rosa delle uve a bacca nera locali. Da qui sarebbe nato il Chiaretto.

In realtà, è plausibile che il Chiaretto fosse prodotto anche in epoche precedenti. Ci sono documenti, che risalgono all’inizio del XIX secolo, che testimoniano la diffusione di questo vino. Per questo, possiamo dire che Molmenti può essere considerato come colui che perfezionò, ottimizzò e affinò la tecnica di produzione del Chiaretto.

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Posted in: Vini d'Italia
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