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​​Che vino è il Buttafuoco?

By Luca Stroppa 06 marzo 2024 374 Views

Se sei iscritto alla newsletter del vino di Wineshop.it ne hai sicuramente sentito parlare e sai che il Buttafuoco è acquistabile nel nostro sito di vendita di vino online. Se, invece, non sei iscritto : ( o ti stai avvicinando al mondo del vino può darsi che tu non conosca questo vino ... ed è davvero un gran peccato! Già perché stiamo parlando di una delle perle enologiche che caratterizzano il mondo del vino italiano.

Qualche giorno fa, un nostro lettore e un nostro nuovo cliente ci ha chiesto: che tipo di vino è il Buttafuoco? Che cos'è il Buttafuoco? Insomma, ci ha chiesto di approfondire caratteristiche, proprietà, vitigni, origine, zona e modalità di produzione del Buttafuoco.

In questo articolo, ti spieghiamo tutto quello che devi sapere sul Buttafuoco.

Che vino è il Buttafuoco?

Che cos'è il Buttafuoco?

➡️ Il Buttafuoco è un vino rosso dell'Oltrepò Pavese.

Nello specifico, si tratta di una D.O.C. (Denominazione di Origine Controllata) - Buttafuoco o Buttafuoco dell'Oltrepò Pavese. Riconosciuta, nel 1970, come una delle tipologie della D.O.C. Oltrepò Pavese, diventò Denominazione autonoma, separandosi da quella originaria, nel 2010, per la sua qualità, per la sua unicità, per la sua importanza storica e per la sua fama/prestigio.

Come si legge nel disciplinare di produzione:

"Il professor Arturo Marescalchi, esperto ampelografo, asseriva nella sua dotta monografia sui vini tipici d’Italia, pubblicato nel 1924, che il Barbacarlo, il Sangue di Giuda, prodotti a Broni e Canneto, nonché il Buttafuoco e il Montenapoleone erano fra i migliori vini rossi d’Italia.

In quali tipologie si produce il Buttafuoco?

Il Buttafuoco può essere prodotto in due differenti tipologie:

1️⃣ Buttafuoco in versione ferma;

2️⃣ Buttafuoco in versione frizzante.

La produzione di vini rossi in duplice versione, ferma e frizzante, è una prerogativa dei vini prodotti in Oltrepò Pavese. Oltre al Buttafuoco, anche i vini della Denominazione tipica e tradizionale di questa regione vitivinicola, la D.O.C. Bonarda dell'Oltrepò Pavese, possono essere sia fermi che frizzanti.

Da quali vitigni si ottiene il Buttafuoco?

➡️ Il Buttafuoco si può ricavare dalle uve dei vitigni Barbera, Croatina, Uva Rara e Ughetta.

Da disciplinare, le percentuali di utilizzo delle uve dei vari vitigni sono le seguenti:

- Barbera: dal 25% al 65%;

- Croatina: dal 25% al 65%;

- Uva rara, Ughetta (Vespolina), congiuntamente o disgiuntamente: fino a un massimo del 45%.

Si tratta di vitigni a bacca nera autoctoni o tipici dell'Oltrepò Pavese.

Dove si produce il Buttafuoco?

Ti abbiamo già anticipato che il Buttafuoco si produce nell'Oltrepò Pavese. Ora entriamo nello specifico:

➡️ Il Buttafuoco si produce in 42 comuni della provincia di Pavia.

Si tratta dell'intero territorio dei comuni di Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo, Bosnasco, Calvignano, Canevino, Canneto Pavese, Castana, Cecima, Godiasco, Golferenzo, Lirio, Montalto Pavese, Montecalvo Versiggia, Montescano, Montù Beccaria, Mornico Losana, Oliva Gessi, Pietra de’ Giorgi, Rocca de’ Giorgi, Rocca Susella, Rovescala, Ruino, San Damiano al Colle, Santa Maria della Versa, Torrazza Coste, Volpara e Zenevredo. A questi comuni si aggiungono parte del territorio di Broni, Casteggio, Cigognola, Codevilla, Corvino San Quirico, Fortunago, Montebello della Battaglia, Montesegale, Ponte Nizza, Redavalle, Retorbido, Rivanazzano, Santa Giuletta, Stradella, Torricella Verzate.

 Buttafuoco Fiore delle Marne Paravella

Perché il Buttafuoco si chiama così?

Troviamo la spiegazione sull'origine del nome Buttafuoco direttamente nel suo disciplinare di produzione, dove si legge:

"Il nome Buttafuoco si origina dall’antica frase 'al buta me al feug' ossia germoglia come il fuoco, con riferimento sia ai vitigni di Croatina, Barbera e Uva rara da cui si ottiene, che dal colore rosso dell’amalgama".

Come si produce il Buttafuoco?

➡️ Il Buttafuoco si produce secondo le classiche fasi della vinificazione in rosso.

Il disciplinare NON stabilisce un periodo minimo di invecchiamento obbligatorio, ma stabilisce che i vini Buttafuoco "non possono essere immessi al consumo prima del 30 aprile dell’anno successivo alla vendemmia". Inoltre, sono previste una serie di altre norme specifiche.

➡️ I vigneti dove si coltivano le uve devono essere posti su terreni collinari di di natura calcarea o calcareo-argillosa.

➡️ La resa massima di uva per ettaro deve essere di 12,50 t/ha, mentre la resa massima di uva in vino deve essere del 70%.

➡️ É ammessa la vinificazione congiunta o disgiunta delle uve. In altre parole, le uve possono essere vendemmiate e vinificate insieme oppure le uve dei vari vitigni possono essere vendemmiate in momenti diversi e anche lavorate separatamente per poi assemblare i vari vini prima dell'affinamento o nel corso del processo di vinificazione.

Che tipo di vino è il Buttafuoco?

Il Buttafuoco presenta le seguenti qualità organolettiche, descritte nel suo disciplinare di produzione:

"Il Buttafuoco presenta caratteristiche chimico-fisiche equilibrate. Visivamente è limpido, di colore rubino carico con riflessi violacei e, se invecchiato, tendente al granato e di buona consistenza; l’olfatto è intenso, franco, penetrante e vinoso e si riscontrano aromi prevalenti tipici dei vitigni Croatina e Barbera: da note floreali di viola, a sentori di frutti rossi e di frutta cotta (prugna); al gusto si hanno una grande corposità dovuta alla struttura e al buon grado alcolico, una acidità complessiva relativamente limitata ed un buon equilibrio tra le sensazioni di asciutto e di rotondo".

Ora devi solo provarlo.

Dove comprare online il Buttafuoco?

In una delle migliori enoteche online d'Italia! Da noi puoi acquistare il Buttafuoco.

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Posted in: Cultura del vino
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