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​Bric e Bricco: qual è il loro significato?

By Luca Stroppa 07 marzo 2022 3546 Views

Bric e Bricco: qual è il loro significato?

Bric Bertu, Bric Cenciurio, Bricco Bastia ... tra i nomi di aziende vinicole e vini piemontesi ricorre spesso il termine "bric" o "bricco". Un aspetto che, di certo, non passa inosservato e che ha suscitato la curiosità di un nostro cliente, il quale ci ha posto le seguenti domande: cosa significa "Bricco"? Cosa significa "Bric"? Sono sinonimi? E perché vengono utilizzati quasi esclusivamente con vini provenienti dal Piemonte?

Abbiamo deciso di rispondere a tutte queste domande con un breve articolo che si è rivelato davvero curioso e interessante.

Ecco tutto quello che devi sapere sui termini "bric"-"bricco" e i vini del Piemonte.

Bric e Bricco: definizione e significato

Prendiamo un dizionario della lingua italiana e andiamo alla ricerca di questi due termini.

La prima definizione di "BRICCO", quella più comune, fa riferimento a quei recipienti, piuttosto panciuti e con un beccuccio, fatti di alluminio o rame o di un qualsiasi metallo, utilizzati per la preparazione di bevande (caffè, latte, tè). In particolare, si usano per riscaldare un liquido.

Passando a "BRIC", invece, il primo significato rimanda ad un acronimo (Brasile, Russia, India e Cina) che definisce questi Paesi, accomunati da vari aspetti e parametri di andamento e crescita economica.

Qualcosa sembra non tornare! Cosa ci azzecca tutto questo con i vini del Piemonte? Per scoprire l'arcano dobbiamo immergerci nella lingua piemontese. In questo contesto, i termini "bric" e "bricco" assumono un significato diverso da quello comunemente inteso nella lingua italiana.

Nello specifico, in piemontese, "bric" è il termine con cui si indica la cima di una collina o comunque di un versante collinare. Nelle regioni alpine, questa parola viene anche utilizzata per riferirsi, non solo a cime collinari, ma anche a quelle montuose. Dobbiamo dire che, anche in altre lingue, come il ligure e il sardo, la parola "bric", o meglio "briccu", assume lo stesso significato.

E "bricco"? "Bricco" non è altro che l'italianizzazione del termine locale "bric". L'utilizzo del termine "bricco" è attestato anche in opere letterarie come quelle dello scrittore piemontese Beppe Fenoglio:

"Gli altri ragazzi si chiamavano, da bricco a bricco, con grida selvagge, col solo nome facevano tutto un discorso [...]. Alzando gli occhi lesse l’ora nel colore dell’aria e spaventato scappò su al suo bricco". [Da “Un giorno di fuoco”]

Va detto che un "bricco" è solitamente un'area particolarmente idonea alla viticoltura grazie a condizioni pedoclimatiche (altitudine ed esposizione su tutti) molto favorevoli. Ecco perché si tende, quando possibile, a riportare questo termine in etichetta, seguito da un toponimo. Si tratta di un dettaglio che fornisce al consumatore un'informazione geografica in più circa la provenienza del vino e che ne accresce il valore e il prestigio.

Ora, facciamo qualche esempio.

Nella nostra enoteca online puoi trovare, ad esempio, i vini piemontesi dell'azienda vinicola Bric Cenciurio. Bene, il nome della cantina fa riferimento alla sommità della collina di Cenciurio, nella zona di Barolo, in provincia di Cuneo, sede e luogo di produzione dei suoi vini.

Bric e Bricco: qual è il loro significato?

O ancora, nel nostro shop è in vendita online il Dolcetto d'Alba Bricco Bastia Conterno Fantino. "Bricco Bastia" è la cima della collina denominata Bastia, che si trova nel comune di Monforte d'Alba, in provincia di Cuneo.

Insomma, ora sai che i termini "bric" e "bricco" sono utilizzati solo o quasi per indicare quei vini piemontesi le cui uve sono coltivate in vigneti situati sulla sommità di una collina, in aree solitamente molto ma molto vocate.

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Posted in: Curiosità sul vino
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