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​Aglianico del Vulture Superiore D.O.C.G.: storia, vitigno, caratteristiche del vino, zona di produzione, abbinamenti e vendita online

By Luca Stroppa 22 novembre 2022 240 Views

Aglianico del Vulture Superiore D.O.C.G.: storia, vitigno, caratteristiche del vino, zona di produzione, abbinamenti e vendita online

Sei un amante dei vini rossi del Sud, in particolare di quelli della Basilicata? Vorresti conoscere meglio i vini di questa Regione? Bene, oggi ti portiamo alla scoperta di una grande Denominazione della Basilicata: l'Aglianico del Vulture Superiore D.O.C.G.

Leggi il nostro articolo e avrai tutte le informazioni che cerchi sull'Aglianico del Vulture Superiore.

1. Che cos'è l'Aglianico del Vulture Superiore?

Aglianico del Vulture Superiore è una Denominazione di Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.) istituita il 2 agosto del 2010. In precedenza, questa Denominazione rientrava nella D.O.C. Aglianico del Vulture del 18 febbraio del 1971.

2. Quali tipologie di vino rientrano nella D.O.C.G. Aglianico del Vulture Superiore?

Nella D.O.C.G. Aglianico del Vulture Superiore rientrano 2 tipologie di vino rosso:

- Aglianico del Vulture Superiore;

- Aglianico del Vulture Superiore Riserva.

La differenza tra le due tipologie riguarda principalmente il periodo di invecchiamento che, poi, come vedremo nei prossimi paragrafi ha conseguenze sulle loro caratteristiche organolettiche.

Direttamente dal disciplinare leggiamo: "Il vino Denominazione di Origine Controllata e Garantita 'Aglianico del Vulture Superiore' non può essere immesso al consumo prima del 1° novembre del terzo anno successivo a quello dì produzione delle uve, dopo un periodo di invecchiamento obbligatorio di almeno 12 mesi in contenitori di legno e almeno 12 mesi in bottiglia".

Per la versione Riserva: "Il vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita 'Aglianico del Vulture Superiore' può fregiarsi della qualificazione 'Riserva' solo se immesso al consumo a partire dal 1° novembre del quinto anno successivo a quello di produzione delle uve, dopo un periodo di invecchiamento di almeno 24 mesi in contenitori di legno e almeno 12 mesi in bottiglia".

3. Quali sono i vitigni della D.O.C.G. Aglianico del Vulture?

I vini della D.O.C.G. Aglianico del Vulture Superiore, in tutte le loro tipologie, devono essere ottenuti esclusivamente da uve provenienti dal vitigno a bacca nera Aglianico del Vulture e/o Aglianico (Aglianico del Vulture e Aglianico, il primo coltivato soprattutto in Basilicata, il secondo in Campania sono molto simili tra loro, tanto che recenti studi genetici hanno riconosciuto l'appartenenza alla stessa varietà).

4. Dove si produce l'Aglianico del Vulture D.O.C.G.?

La zona di produzione dei vini Aglianico del Vulture Superiore comprende il territorio di 15 comuni in provincia di Potenza, nella parte settentrionale della Regione Basilicata, sulle pendici del Monte Vulture.

I comuni coinvolti sono: Rionero in Vulture, Barile, Rapolla, Ripacandida, Ginestra, Maschito, Forenza, Acerenza, Melfi, Atella, Venosa, Lavello, Palazzo San Gervasio, Banzi, Genzano di Lucania, escluse le tre isole amministrative di Sant'Ilario, Riparossa e Macchia del comune di Atella.

5. Dove acquistare i vini Aglianico del Vulture Superiore?

Nel nostro sito di vendita di vino online puoi acquistare, A PREZZO CANTINA, l'Aglianico del Vulture Superiore Carato Venusio Cantina di Venosa. Prodotto nel comune di Venosa, da uve 100% Aglianico del Vulture, matura in piccole botti di rovere francese da litri 225 cad. per 24 mesi ed in bottiglia per almeno 12 mesi, come da disciplinare. Ha un bouquet di profumi vario: note vinose, sentori di viola, aromi di ribes e sensazioni speziate di liquirizia. Al palato è giustamente tannico, vellutato e rotondo, decisamente strutturato e spiccatamente elegante.

6. Perché l'Aglianico del Vulture Superiore si chiama così?

Il nome Aglianico del Vulture Superiore si riferisce a quello del vitigno "Aglianico del Vulture" e alla menzione "Superiore", proprio perché rispetto alla D.O.C. Aglianico del Vulture questi vini hanno gradazione alcolica superiore, accompagnata da una resa per ettaro delle uve inferiore.

Aglianico, a sua volta, deriva da "Ellenico", perché pare che il vitigno abbia origini greche, o da "Elea", antica polis greca, che può essere collocata nell'attuale provincia di Salerno, dove il vitigno sarebbe giunto dalla Grecia, per poi diffondersi in Basilicata. "Vulture" rimanda proprio al monte/vulcano spento che caratterizza il terroir dove vengono coltivate le uve Aglianico.

7. Che differenza c'è tra l'Aglianico del Vulture e l'Aglianico del Vulture Superiore?

La D.O.C. Aglianico del Vulture (che prevede anche una versione spumante) e la D.O.C.G. Aglianico del Vulture Superiore condividono vitigno di riferimento e zona di produzione.

Si distinguono principalmente per periodo di invecchiamento: il vino D.O.C. Aglianico del Vulture deve essere immesso al consumo a partire dal 1° settembre dell'anno successivo a quello di produzione delle uve, ma non vengono date indicazioni specifiche in merito all'invecchiamento obbligatorio; mentre il vino Aglianico del Vulture Superiore non può essere immesso al consumo prima del 1° novembre del terzo anno successivo a quello dì produzione delle uve, con invecchiamento di almeno 12 mesi in legno e almeno 12 mesi in bottiglia per il Superiore (periodo che aumenta nella versione Riserva).

Si differenziano per resa massima di uva ammessa per la produzione del vino: per l'Aglianico del Vulture D.O.C. non deve essere superiore a 10 t/ha di vigneto in coltura specializzata; per l'Aglianico del Vulture Superiore non deve essere superiore a 8 t/ha di vigneto in coltura specializzata.

Anche la gradazione alcolica è differente: il titolo alcolometrico volumico totale minimo 12,50% vol. per la D.O.C.; 13,50% vol. per la D.O.C.G.

Tutto ciò determina la produzione di vini con caratteristiche organolettiche almeno parzialmente diverse. Ritroviamo maggiore varietà e complessità aromatica e gustativa nell'Aglianico del Vulture Superiore, oltre che una maggiore struttura e corposità.

8. Quali sono le caratteristiche del terroir dell'Aglianico del Vulture Superiore?

La zona geografica dove si coltivano le uve alla base del vino Aglianico del Vulture Superiore è caratterizzata dalla presenza del Monte Vulture, un vulcano attualmente spento, ma attivo fino al Pleistocene superiore, che raggiunge 1.327 m s.l.m. Si tratta di un'area di medio-alta collina, con vigneti posti ad altitudini comprese tra i 200 ei 700 m s.l.m., con terreni di origine vulcanica, ricchi di scheletro e con un'importante presenza di tufo che garantisce una fondamentale riserva idrica durante l'estate.

Il clima dell'area è piuttosto freddo in inverno, piovoso nel periodo autunnale, caldo e arido in quello estivo. La presenza del massiccio vulcanico e le correnti d'aria che esso richiama determinano condizioni di ventilazione tali da garantire un abbassamento delle temperature in estate, favorendo lo sviluppo vegetativo della pianta. Tutto ciò, unito alle ottime escursioni termiche giornaliere, consente alle uve di maturare lentamente e completamente.

9. Quali sono le caratteristiche organolettiche dei vini Aglianico del Vulture Superiore?

I vini Aglianico del Vulture Superiore sono di colore rosso rubino intenso che vira verso il rosso granato con riflessi aranciati nei vini Riserva o maggiormente invecchiati. Al naso rivelano tipici aromi fruttati (ribes e frutti di bosco) e floreali (viola), caratteristici del vitigno di origine, con note speziate e legnose che emergono nella tipologia Superiore. Al gusto sono rotondi e vellutati, giustamente tannici e dispongono di ottimo corpo e struttura importante.

10. Quali sono i migliori abbinamenti cibo e Aglianico del Vulture Superiore?

Per tutte le proprietà organolettiche che abbiamo visto l'Aglianico del Vulture Superiore è un vino da servire con arrosti di carne rossa o con formaggi stagionati a pasta dura.

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Posted in: Vini d'Italia
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