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​Abbinamento Vino e Toast

By Luca Stroppa 13 agosto 2019 5011 Views

Abbinamento Vino e Toast

Il toast è la tipologia di sandwich più diffusa in Italia, parte fondamentale della pausa pranzo di molti lavoratori o dello spuntino pomeridiano quando la fame ci assale. Ne esistono numerose varianti, arricchite con i più disparati ingredienti, sia nella forma salata che in quella dolce. Nel nostro Paese, però, quando parli di toast ci si riferisce solitamente a quello con prosciutto cotto e formaggio. Ed è proprio questo tipo di toast che noi di Wineshop.it abbiamo preparato, accompagnato dall’immancabile bicchiere di vino.

Storia e Curiosità sul Toast

L’usanza di abbrustolire e tostare il pane risale agli antichi Romani, tanto che Marco Gavio Apicio, scrittore e gastronomo dell’Impero, fa riferimento in diverse opere al “tostum”, letteralmente pane “tostato”, “abbrustolito”, come piatto consumato nei banchetti e nelle feste. Il “tostum” non era farcito o arricchito con altri ingredienti, ma rappresentava una sorta di stuzzichino da mangiare in compagnia.

Questo tipo di preparazione ebbe grande successo in tutti i territori sotto il dominio dei Romani perché di rapida preparazione, di facile reperibilità e disponibile per tutti, indipendentemente dalla categoria sociale. Ebbe grande fortuna soprattutto in Francia dove, nel Medioevo, era diffusa una particolare usanza che aveva come protagonista la nostra fetta di pane. Già perché il toast veniva servito nel corso delle feste su una coppa di vino che gli invitati dovevano passarsi dopo essersi bagnati le labbra; alla fine, il festeggiato beveva tutto il vino rimasto per poi gustarsi il pane. Curioso il fatto che questo rituale prese il nome di “tostèe”, termine che, per lungo tempo, i francesi utilizzarono come espressione che possiamo tradurre con “alla salute” o “bere alla salute di”.

I primi toast erano diversi da quelli che conosciamo oggi, non solo perché non venivano farciti ma anche perché erano cotti in padella e solamente su un lato.

Il “toast moderno” nasce solo a cavallo tra il XIX e il XX secolo grazie all’invenzione del “toaster”, ovvero il tostapane elettrico. Fu lo scienziato scozzese Alan MacMasters a lanciare sul mercato questo dispositivo, nel 1894, con il nome di “Eclipse”. Fu un’invenzione epocale per gli amanti di questo piatto ma ebbe scarsa fortuna. Uno dei primi tostapane acquistati da una casalinga inglese di Guildford si surriscaldò, provocando un tremendo incendio che spinse molti consumatori ad evitare il nuovo prodotto.

Nel 1919, lo scienziato americano Charles Perkins Strite annunciò l’invenzione di un tostapane perfezionato rispetto a quello di MacMster. Il toaster di Strite era pensato per evitare di surriscaldare e bruciare il prodotto, disponendo di un timer in grado di spegnere il tostapane una volta tostate le fette di pane, le quali sarebbero fuoriuscite dal dispositivo una volta cotte. Particolare di non poco conto è che il tostapane era in grado di tostare entrambi i lati del pane: un vero e proprio cambio di rotta rispetto alle prime tipologie di toast.

Fu un grande successo, tanto che diverse industrie alimentari pensarono ad un pane dalla forma adatta ad essere inserito nel tostapane. Nacque così il pane in cassetta ancora oggi utilizzato per la preparazione del toast.

Come e Quando il Toast

Col tempo si iniziò a farcire il toast, prima con ingredienti salati e poi con ingredienti dolci, sfruttando la versatilità di questo piatto. Oggi il toast si può mangiare in ogni momento della giornata, dalla colazione a cena; si può mangiare in un numero infinito di varianti; si può mangiare in vari formati e secondo diverse modalità di cottura.

Nel nostro Paese il più consumato e diffuso è quello con prosciutto cotto e formaggio. Ed è questo tipo di toast che abbiamo deciso di preparare noi di Wineshop.it.

Abbiamo preso del pane in cassetta e lo abbiamo arricchito con delle fette di prosciutto cotto, da cui sono state eliminate le parti grasse, e con due sottilette. Secondo gli esperti, infatti, il “toast classico” perfetto prevede una specifica sequenza nella farcitura: formaggio – prosciutto - formaggio. In altre parole il prosciutto dovrebbe essere racchiuso tra il formaggio, e, a sua volta, il composto racchiuso tra le fette di pane.

Per quanto riguarda il formaggio oltre alla sottiletta si può usare anche la fontina.

Lo abbiamo inserito nel nostro “toaster” in attesa che il pane diventasse croccante e che le fette di sottiletta filassero. A quel punto lo abbiamo estratto dal tostapane e lo abbiamo gustato.

Che Vino con il Toast

Il nostro toast a base di formaggio e prosciutto cotto è un piatto dai sapori piuttosto pieni, intensi e grassi. Cerchiamo dunque un vino rosso equilibrato, capace di pulire il palato dalla grassezza presente nella nostra farcitura, e di medio corpo, in grado di esaltare e non farsi sopraffare dagli aromi del prosciutto e del formaggio. Un vino rosso vivace, fresco, fruttato ed estremamente piacevole. Prendiamo dalla nostra cantina uno Schiava del Trentino Alto Adige e lo abbiniamo al nostro spuntino. Tostèe!

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