Il cosiddetto "progetto Pieve" promosso e guidato, da diversi anni, dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano è, dunque, alle sue fasi conclusive. I passi successivi saranno la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e l'inserimento nel Registro delle Denominazioni Europee. Le prime bottiglie che potranno avvalersi della nuova menzione sono quelle della vendemmia 2021. Considerando il periodo di maturazione e affinamento previsto per il disciplinare, potranno essere sul mercato dal 1 gennaio del 2025.

Che cos'è il Vino Nobile di Montepulciano Pieve?

Entriamo nello specifico della nuova tipologia della D.O.C.G. Vino Nobile di Montepulciano per esaminare i suoi tratti caratteristici.

La D.O.C.G. Vino Nobile di Montepulciano con menzione Pieve rappresenterà la terza tipologia di vini previsti dalla D.O.C.G. Vino Nobile di Montepulciano. Nello specifico, il prossimo disciplinare di produzione ammetterà tre tipologie di vini rossi:

1. Vino Nobile di Montepulciano versione base
2. Vino Nobile di Montepulciano versione Riserva
3. Vino Nobile di Montepulciano con menzione Pieve

Tra le differenze significative con le altre versioni c'è la resa di uva per ettaro: per il Vino Nobile di Montepulciano con menzione Pieve non potrà essere superiore a 7 tonnellate per ettaro, mentre per le altre tipologie non può essere superiore a 8 tonnellate per ettaro.

Altra caratteristica distintiva è rappresentata dall'uvaggio: il Nobile di Montepulciano Pieve dovrà essere prodotto da uve Sangiovese per almeno l'85%, mentre per il restante 15% potranno essere utilizzati soli vitigni autoctoni complementari, espressamente previsti dal disciplinare. Le loro uve devono essere prodotte dall’azienda imbottigliatrice e devono essere coltivate in vigneti con almeno 15 anni di vita.

Anche il periodo di maturazione e affinamento obbligatorio è differente. Sono previsti, per la menzione Pieve, 3 anni di maturazione, di cui almeno 12 in legno e 12 in bottiglia. Per la tipologia base il periodo di maturazione è di due anni, mentre per il Riserva è di 3 anni, con almeno 6 in bottiglia.

Infine, la differenza più importante riguarda le UGA. La menzione Pieve sarà infatti associata a 12 Unità Geografiche Aggiuntive, denominate "pievi". Concretamente, la menzione Pieve precederà il nome di una delle 12 UGA.

Scorcio di Montepulciano - Foto di Łukasz Czechowicz su Unsplash

Che cosa significa Pieve? Che cosa sono le Pievi?

Prima di vedere, nello specifico, quali sono le UGA o Pievi del Vino Nobile di Montepulciano, proviamo a specificare il significato di questo termine, rispondendo alla domanda: che cosa s'intende per Pieve o Pievi?

Possiamo rispondere che le Pievi sono le Unità Geografiche Aggiuntive del Vino Nobile di Montepulciano, laddove per UGA s'intende, come riportato all'articolo 29 del Testo unico del Vino: "unità geografiche aggiuntive, più piccole della zona di produzione della denominazione, localizzate all'interno della stessa zona di produzione ed elencate in una lista, a condizione che il prodotto sia vinificato separatamente e appositamente rivendicato nella denuncia annuale di produzione delle uve [...]. Tali unità geografiche devono essere espressamente delimitate e possono corrispondere a comuni, frazioni o zone amministrative ovvero ad aree geografiche locali definite".

Lo scopo principale delle UGA è rimarcare, con maggior accuratezza, la provenienza geografica dei vini e il loro legame con una specifica area.

Quanto scritto fino ad ora è di grande aiuto per comprendere l'effettivo significato delle Pievi. Dal latino plebs, cioé plebe, il termine pieve si affermò soprattutto in epoca tardo o post romana per indicare delle circoscrizioni territoriali e religiose che si sviluppavano attorno ad una chiesa e al relativo battistero, anticipando il concetto più "moderno" di parrocchia. Tale differenziazione caratterizzò l'area di Montepulciano per tantissimo tempo, dall'epoca post romana appunto fino ai primi decenni dell'Ottocento. Dopo un lungo e accurato lavoro di zonazione si è arrivati ad identificare le 12 sottozone in cui era suddiviso il territorio di Montepulciano, dando slancio al progetto Pieve. Stando a quanto emerso la pratica vitivinicola era parecchio diffusa e praticata in ognuna delle 12 circoscrizioni.

Come scritto dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano:

Lo studio storico della geologia e della geografia del territorio ha portato alla individuazione di 12 zone. [...] La scelta di utilizzare i toponimi territoriali riferibili a quelli delle antiche Pievi in cui era suddiviso il territorio già dall’epoca tardo romana e longobarda, nasce da un approfondimento di tipo storico, paesaggistico e produttivo vitivinicolo. In particolare, la volontà del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano è quella di ribadire e codificare una realtà fisica con antica radice storica, che ha caratterizzato il territorio poliziano fino all’epoca moderna e che trova la sua eco anche nel catasto Leopoldino dei primi decenni del XIX secolo, che suddivideva il territorio in sottozone definite con il toponimo.

Quali sono le 12 UGA del Vino Nobile di Montepulciano Pieve?

A questo punto, la domanda sorge spontanea. Quali sono le UGA del Vino Nobile di Montepulciano? Quali sono i toponimi che si ritroveranno in etichetta?

Le 12 UGA del Vino Nobile di Montepulciano Pieve sono:

1. Argiano
2. Ascianello
3. Badia
4. Caggiole
5. Cerliano
6. Cervognano
7. Gracciano
8. Le Grazie
9. ­San Biagio
10. Sant’Albino
11. Valardegna
12. Valiano

In etichetta, troveremo la seguente indicazione: Pieve con toponimo + Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. + Toscana + annata.