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​Vino e Anguria Ubriaca

By Luca Stroppa 09 agosto 2019 8090 Views

Vino e Anguria Ubriaca

L’anguria è il frutto tipico della stagione estiva: leggera, gustosa, dissetante, rinfrescante, ma soprattutto versatile e affascinante, tanto che numerosi chef l’hanno eletta ingrediente base di curiose e stravaganti ricette che spaziano dagli antipasti al dolce. Noi di Wineshop.it abbiamo selezionato una preparazione alcolica di questo frutto, ideale per sorprendere gli amici durante il dessert o l’aperitivo nelle calde giornate al mare. Il suo nome è piuttosto indicativo e divertente: Anguria Ubriaca.

Storia e Curiosità sull’Anguria

L’anguria è un frutto di origine africana, conosciuta fin dai tempi dell’Antico Egitto, dove era estremamente diffusa e considerata un frutto divino, nata dal seme del Dio Seth. Giunse in Asia nel X secolo e in Europa nel XII secolo, con ogni probabilità portata dagli Arabi, per poi diffondersi in Sud America.

Il suo nome deriva dal greco “angurion” che letteralmente significa “cetriolo selvatico”. Il riferimento ad un altro frutto dipende dalla loro somiglianza e dal fatto che appartengono alla stessa categoria botanica. L’anguria è conosciuta anche come “cocomero”, dal latino “cucumis”, “cetriolo” appunto. Nel mondo anglosassone si parla di “watermelon”, con riferimento ad un altro frutto molto simile, il melone, a cui si aggiunge il prefisso “water” a sottolineare la notevole presenza di acqua.

Questo frutto viene ormai coltivato in ogni angolo del pianeta in migliaia di varietà. Pensa che, secondo una stima, ne esistono circa 1200. La più conosciuta in Italia è quella con buccia verde e polpa rossa, ma esistono anche angurie con polpa gialla, bianca, arancione e persino verde. La forma del frutto è solitamente ovale ma anche in questo caso non mancano curiose eccezioni: in Giappone, ad esempio, si coltivano angurie a forma di cubo, famosissime nel Sol Levante e vendute a prezzi astronomici.

Oggi la Cina è il maggior produttore di angurie. Sempre in Cina sono diffuse acqua e bevande a base di anguria e addirittura snack a base di semi di anguria. Del resto, questo frutto può garantire al nostro organismo notevoli quantitativi di zuccheri, acqua e vitamina A e C, sostituendo un pasto completo in termini nutrizionali.

In Italia, invece, è solitamente mangiata all’interno della macedonia o sola, tagliata a cubetti o a fette. Non mancano comunque ricette alternative come l’insalata arricchita dall’anguria o il riso freddo con l’anguria, anche se è con il dessert che ci si può sbizzarrire. La nostra Anguria Ubriaca si inserisce alla perfezione in questo filone di ricette.

Quando e Come l’Anguria Ubriaca

L’Anguria Ubriaca, come suggerisce il nome, è una preparazione alcolica che consiste nel riempire il frutto con una bevanda come vodka o vino rosso, mescolandola con la polpa rossa dell’anguria e con del ghiaccio.

Si tratta di un drink di recente invenzione che sta pian piano conquistando le spiagge italiane. Noi di Wineshop.it abbiamo deciso di prepararla come sorprendente aperitivo.

Prendi un’anguria fresca e tagliala a metà o poco meno della metà in modo tale che il frutto si possa trasformare in contenitore. Armati di pazienza e con un cucchiaio rimuovi la polpa e conservala in un altro contenitore, se sei veramente paziente elimina anche i semi dell’anguria. Taglia a piccole fette cubiche la polpa rossa che poi verrà inserita nuovamente nell’anguria con del ghiaccio, dello zucchero e dei cubetti di altra frutta. A questo punto è arrivato il momento del vino rosso. Prendi un vino di ottima qualità e aggiungilo al contenitore di anguria, anche con l’aggiunta di succo di frutta a piacere. A questo punto mescola il tutto e l’Anguria Ubriaca è pronta per essere servita.

Per dovere di cronaca precisiamo che il vino può essere sostituito con la vodka ma sai benissimo quale bevanda preferiamo ...

Quale Vino per l’Anguria Ubriaca

Il vino ideale per questo tipo di preparazione è un vino rosso fresco, che può essere servito a basse temperature, giovane, poco alcolico e aromatico, i cui profumi non vengano nascosti o sovrastati da quelli della frutta.

Noi di Wineshop.it abbiamo stappato per l’occasione una bottiglia di Nerello siciliano che avevamo conservato ad una temperatura di 12 gradi circa. Un vino fresco, di medio-basso corpo, dalla spiccata personalità in termini di profumi, principalmente fruttati, ed eleganza. Un vino che ben si adatta al nostro drink. Da provare, ne vale la pena …

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