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​Verdeca: vitigno, vino, caratteristiche, zona di produzione, origine, storia e abbinamenti

By Luca Stroppa 05 aprile 2022 764 Views

Verdeca: vitigno, vino, caratteristiche, zona di produzione, origine, storia e abbinamenti

Il nostro viaggio alla scoperta dei vitigni e dei vini italiani prosegue e fa tappa in Puglia, una delle regioni più floride e ricche di tradizione dal punto di vista vitivinicolo. Il protagonista dell'articolo di oggi è il vitigno Verdeca.

Per portarti alla sua scoperta risponderemo a 10 domande chiave. Alla fine dell'articolo, il vitigno e i vini Verdeca non avranno più segreti.

1. Che cosa s'intende per Verdeca?

Il nome Verdeca indica un vitigno a bacca bianca (e relativi vini) tipico e diffuso in Puglia. Come vedremo, nonostante le sue origini misteriose, questo vitigno è considerato un autoctono pugliese, adattatosi perfettamente al terroir e al microclima di questa regione.

2. Perché il vitigno Verdeca si chiama così?

Il nome "Verdeca" fu coniato dalle popolazioni pugliesi che lo coltivano da tempo immemore. Il riferimento, piuttosto intuitivo, è al colore verde o tendente al verde degli acini delle sue uve, così come ai riflessi verdolini che si notano all'esame visivo dei suoi vini.

Tra i tanti sinonimi locali con cui è conosciuto segnaliamo Verde, Verdera e Verdesca, sempre a richiamare il colore verde, ma anche Pampanuto ...

3. Qual è l'origine del vitigno Verdeca?

Le origini del vitigno Verdeca sono avvolte nel mistero, tanto che risulta impossibile stabilire con certezza la sua provenienza.

Gran parte degli studiosi ritiene che le sue origini, come per gran parte dei vitigni tipici dell'Italia meridionale, vadano rintracciate nella vicina Grecia. Anche il vitigno Verdeca, dunque, sarebbe stato introdotto nella nostra Penisola nel corso della colonizzazione greca, per poi adattarsi perfettamente al contesto pugliese. Per questa ragione, il vitigno Verdeca può essere considerato autoctono della Puglia.

Va, inoltre, ricordato che, recenti studi del DNA, hanno portato alla luce la strettissima relazione che il nostro vitigno presenta con un altro autoctono pugliese, il Pampanuto. Per lungo tempo, considerati due distinte varietà, oggi è sempre più diffusa la convinzioni che, in realtà, ci troviamo di fronte ad uno stesso vitigno.

Infine, non manca chi ipotizza una parentela con il vitigno Alvarinho, tipico del Portogallo, in particolare di quella regione, a nord del Paese, che prende il nome di Vinho Verde. Anche il nome "Verdeca" sembra andare in questa direzione ...

4. Qual è la storia del vitigno Verdeca?

Il vitigno Verdeca è conosciuto fin dal 1200. Si dice che Federico II avesse una particolare predilezione per i vini ottenuti dalle sue uve.

In realtà, almeno fino al XX secolo, questo vitigno non ha conosciuto grandi fortune. Era utilizzato per la produzione di vini dolci oppure veniva utilizzato come vino base per la produzione del Vermouth. Inoltre, il prestigio degli altri grandi vini bianchi del Sud e dei vini rossi pugliesi, Negroamaro, Primitivo di Manduria e Nero di Troia, lo mettevano in una posizione di secondo piano.

Col tempo, l'evoluzione dei gusti e delle tecniche produttive e la sempre maggiore importanza riservata ai vitigni autoctoni ha portato alla riscoperta del vitigno Verdeca. La sua vinificazione in purezza è ormai un simbolo dell'enologia pugliese e i suoi vini bianchi sono tra i più tipici e qualitativi della Regione.

5. Dove viene coltivato il vitigno Verdeca?

Nelle righe precedenti abbiamo già scritto che il vitigno Verdeca è tipico della Puglia. Ora entriamo nello specifico.

La sua zona prediletta è quella della Valle d’Itria o Valle dei Trulli, un'area della Puglia centrale che comprende alcuni territori delle province di Bari, Brindisi e Taranto. Ricordiamo, in particolar modo, le aree dei comuni di Alberobello, Cisternino, Crispino, Martina Franca e Ostuni.

Il vitigno Verdeca è coltivato anche in alcune regioni limitrofe come Campania e Basilicata.

6. Quali sono le caratteristiche del vitigno Verdeca?

L'aspetto distintivo del vitigno Verdeca è certamente il colore tendente al verde degli acini delle sue uve, di dimensioni medie e dalla forma sferoidale. Sempre gli acini sono piuttosto pruinosi.

Il vitigno, inoltre, si rivela molto resistente alle alte temperature e a condizioni climatiche calde o comunque sopra la media, come spesso si ritrovano nel terroir pugliese. Predilige terreni argillosi e le zone collinari. Non a caso, gran parte dei suoi vigneti si trovano ad altitudini comprese tra i 200 e i 400 metri s.l.m.

7. Quali sono le caratteristiche dei vini Verdeca?

I vini ottenuti in purezza da uve Verdeca presentano il classico colore giallo paglierino con i tipici riflessi verdolini. Al naso emergono intense note fruttate (agrumate) arricchite da sentori floreali (fiori bianchi), sensazioni erbacee e profumi di salvia e rosmarino. Al palato è fresco, leggero, sapido, minerale e persistente.

8. Quali sono i migliori abbinamenti cibo e Verdeca?

I vini Verdeca sono perfetti con piatti di verdure (dall'insalata di verdure fino alle lasagne alle verdure o vegetariane) anche se arricchiti da formaggi freschi (caprese), ma ancor di più, grazie alla loro freschezza, sapidità e mineralità, sono ideali con piatti di pesce, soprattutto con molluschi (cozze, vongole e tartufi di mare).

9. Qual è la differenza tra Verdeca e Verdeca di Gravina?

Gravina D.O.C. è una denominazione che comprende un vino bianco, anche in versione spumante, che può essere ottenuto da alcune varietà tipiche pugliesi: Greco almeno 50%, Malvasia Bianca e/o Bianca Lunga almeno 20%, mentre per il restante 30% si possono anche utilizzare uve dei vitigni Fiano, Verdeca, Bianco di Alessano e Chardonnay.

Devi sapere che, un tempo, la versione spumante era conosciuta come "Verdeca di Gravina". Attenzione all'inganno, il nome "Verdeca" non faceva riferimento al nostro vitigno, che, peraltro, nella maggioranza dei casi, non rientrava nell'uvaggio di questo vino, prodotto principalmente da uve Greco bianco, Malvasia o Moscato e Bianco d’Alessano, ma bensì al colore verdolino tipico del vino. Si parlava anche di "Metodo Verdeca", caratterizzato dalla rifermentazione del vino in cantine sotterranee scavate nel tufo.

Oggi, per evitare confusione con il vitigno e con i vini ottenuti in purezza, si parla semplicemente di Gravina D.O.C., ma nell'uso comune non è raro l'utilizzo di Verdeca di Gravina. Attenzione a non fare confusione!

10. Dove acquistare online i vini Verdeca?

Se stai cercando un'enoteca che ti permetta di acquistare online un vino Verdeca ottenuto in purezza dalle uve di questo vitigno, per apprezzarne al meglio la sua tipicità, ti trovi nel posto giusto.

Nel nostro shop online ospitiamo un vino bianco, 100% Verdeca: Verdeca Cantine Menhir.

Se sei giunto fino a questo punto, ti ringraziamo per l'attenzione e speriamo che questo articolo ti abbia permesso di scoprire un nuovo grande rappresentante della nostra enologia.

Posted in: Vini d'Italia
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