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​The End: il primo vino creato grazie a ChatGPT

By Luca Stroppa 28 giugno 2023 123 Views

The End: il primo vino creato grazie a ChatGPT

Sì, hai letto bene, in Francia, è stato recentemente prodotto The End, il primo vino creato con la collaborazione di ChatGPT. Il nome, scelto proprio dall'Intelligenza Artificiale, ci vuole suggerire qualcosa? La fine di un'era e l'inizio di un nuovo modo di concepire il processo di creazione e produzione del vino? Ai posteri, l'ardua sentenza.

Nel frattempo, le prime 600 bottiglie sono state messe in commercio, nell'attesa di scoprire come verranno accolte dal pubblico e dai consumatori e se sarà necessario o meno pensare ad una produzione ulteriore per soddisfare le richieste del mercato.

In ogni caso, non ci resta altro che constatare la diffusione e l'affermazione degli strumenti dell'Intelligenza Artificiale, come ChatGPT appunto, in tantissimi ambiti e settori, compreso quello enologico, dove sta compiendo passi da gigante. Gli esempi sono innumerevoli. Per citarne uno, in un nostro precedente articolo avevamo riportato la notizia relativa al successo ottenuto dall'Intelligenza Artificiale negli esami teorici della Court of Master Sommeliers. In particolare, ChatGPT è riuscito a superare tre livelli dei test teorici del Master Sommelier, uno dei riconoscimenti per sommelier più importanti a livello mondiale. Ora, anche con l'avvento di The End, la strada per l'introduzione sempre più massiccia dell'IA nel mondo del vino sembra tracciata e destinata ad esplorare nuovi sentieri, non ancora battuti.

Ma concentriamoci sul vino prodotto con la collaborazione di ChatGPT per scoprire come è stato pensato e realizzato.

Come è stato prodotto The End? Qual è stato il ruolo di ChatGPT nella creazione di questo vino?

L'idea di chiamare in causa ChatGPT per la produzione di un vino è venuta a Anthony Aubert e Jean-Charles Mathieu della maison Aubert & Mathieu della Languedoc-Roussillon, una delle più importanti regioni vitivinicole francesi, affacciata sul Mediterraneo e al confine con la Spagna.

I due produttori si sono avvalsi delle potenzialità dell'Intelligenza Artificiale in varie fasi del processo di creazione del loro vino rosso. A ChatGPT è stato chiesto di dare forma ad una cuvée biologica con protagoniste le uve di due dei vitigni a bacca nera più importanti di questa zona della Francia: il vitigno Grenache e il vitigno Syrah. L'IA si è occupata di individuare la migliore percentuale di uve dei due vitigni da utilizzare per creare la cuvée e, poi, ha fornito preziose indicazioni per condurre il processo di vinificazione. ChatGPT ha pensato anche al nome del vino, ha identificato la migliore tipologia di bottiglia in cui inserire il vino, ha definito il design dell'etichetta, ha elaborato la parte testuale della retroetichetta, ha individuato il prezzo di vendita al pubblico e ha suggerito una strategia comunicativa e di marketing per favorire il successo e la diffusione del vino. Insomma, il coinvolgimento dell'Intelligenza Artificiale nel processo creativo e strategico è stato pressoché totale!

Su indicazioni di ChatGPT sono state definite le proporzioni e la percentuale di uve dei due vitigni: 60% Grenache e 40% Syrah. Ma l'intelligenza Artificiale ha evidenziato la possibilità di invertire le due percentuali per ottenere un vino meno spiccatamente fruttato ma con una maggiore morbidezza e trama tannica. Insomma, indicazioni molto accurate. La borgognotta è stata poi individuata come la miglior bottiglia per questa tipologia di vino, mentre The End è stato individuato come il nome con cui commercializzare il vino. Il nome stesso campeggia e domina l'etichetta nella sua parte inferiore su uno sfondo completamente bianco, anche se sul design dell'etichetta sono dovuti intervenire i due produttori perché ChatGPT ha mostrato qualche carenza. In ogni caso, l'unione di questi elementi sta indicare il "vuoto", la "fine" di un'era e l'inizio di una "nuova epoca" per l'enologia.

Maggiori perplessità ha destato il prezzo individuato dall'Intelligenza Artificiale, compreso tra i 50 e i 100 Euro, considerato eccessivo dai produttori. Tant'è vero che le bottiglie disponibili sono in vendita ad un prezzo inferiore, 29,90 Euro, almeno per il momento! Qualche errore è stato riscontrato anche nella strategia comunicativa e nella parte testuale da inserire nella retroetichetta, soprattutto da un punto di vista ortografico e grammaticale.

Insomma, non tutto è andato per il verso giusto, ma The End può rappresentare un'etichetta storica. Chissà se in futuro questa vicenda sarà riportata sui libri di storia del vino come il primo di una lunga serie di vini creati dall'Intelligenza Artificiale.

E tu cosa ne pensi? Credi che sia questo il futuro dell'enologia mondiale?

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Posted in: Curiosità sul vino
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