Nel nostro articolo, ti presenteremo, in 10 comodi punti, le principali caratteristiche del vitigno e del vino Syrah.

Devi sapere che il vitigno Syrah …

1. ha origini incerte e dibattute. Molto probabilmente proviene dall’Iran. Il vitigno Syrah è chiamato anche Shiraz, come l’omonima città iraniana con una millenaria storia vitivinicola. Secondo un’altra ipotesi, sostenuta da alcuni studiosi, il nostro vitigno avrebbe origini francesi, nel cui territorio, comunque, ha trovato grande diffusione e ottimi risultati qualitativi. Un'antica leggenda narra che fu un cavaliere templare, Henri Gaspard de Sterinberg, di ritorno dalle Crociate, a portare il vitigno ed il vino in Francia. In ogni caso, è molto probabile che il vitigno fu importato tanto tempo fa nei territori d’Oltralpe, in particolare nell’area del Rodano, ma la sua origine è quasi certamente mediorientale.

2. ha una buona diffusione nel territorio italiano. Secondo alcuni, addirittura, il nome Syrah deriverebbe da una serie di trasformazioni linguistiche di “Syracousai”, il nome antico della città di Siracusa, dove il vitigno sarebbe stato introdotto, nel III secolo, per volontà dell’imperatore romano Marco Aurelio Probo, rimasto colpito dalla bontà del vino che si ricavava. In ogni caso, le prime testimonianze della presenza del vitigno Syrah in Italia risalgono alla prima metà del XIX secolo, soprattutto in Toscana e in Sicilia, due delle zone più vocate alla sua coltivazione, ma anche nel Lazio, in Puglia e in Piemonte. Recentemente, altre regioni del nostro Paese, come il Trentino Alto Adige, si stanno dedicando alla sua coltura con ottimi risultati qualitativi.

3. è a bacca nera, con riflessi bluastri, con buccia molto pruinosa e con acini di medie dimensioni. Ha una notevole capacità di resistenza ed adattamento a condizioni climatiche difficili, sia calde che piuttosto fredde. Non è un caso che la sua coltivazione, anche a quote medio-alte, soprattutto in Trentino, stia dando ottimi risultati. Richiede, comunque, grande cura e attenzione perché il vitigno è molto sensibile allo stress idrico e tende alla surmaturazione con grande facilità. Due aspetti che vanno assolutamente considerati per la sua coltivazione.

4. è presente in maniera più o meno importante o comunque collabora alla definizione di varie Denominazioni italiane, per un totale di 28 tra D.O.C. e D.O.C.G.

5. è da considerarsi come un vitigno internazionale, che ritroviamo in gran parte delle migliori aree vitivinicole del pianeta. Una presenza costante nella top 10 dei vitigni più coltivati al mondo, censiti, ogni anno, da varie organizzazioni internazionali.

Devi sapere che il vino Syrah …

6. è immediatamente riconoscibile perché presenta tratti peculiari e caratteristici. Il colore è rosso rubino scuro con evidenti riflessi violacei e note di un colore riconducibile ai chicchi di melograno. Ma è soprattutto il suo bouquet di profumi a risultare inconfondibile: è caratterizzato da intensi sentori di pepe, nocciola, vaniglia e cioccolato come nessun altro vino al mondo, senza dimenticare le delicate note di mirtilli, frutti di bosco e ribes. In bocca è caldo ed intenso, di ottima struttura, con un retrogusto che richiama la prugna e, ancora una volta, il cacao e il cioccolato.

7. in passato, era utilizzato anche come vino da taglio per correggere il colore e la gradazione alcolica di altri vini. Oggi, fortunatamente, è apprezzato e riconosciuto come vino con una sua specifica personalità, soprattutto quando viene prodotto in purezza dall’omonimo vitigno, e di grande spessore qualitativo.

8. è indicato per accompagnare pasti succulenti e importanti. Ottimo con formaggi a pasta dura, cacciagione, carni rosse con salse importanti e terrine di carni.

9. è molto ricercato in ogni angolo del pianeta, soprattutto nella Valle del Rodano, in Sudafrica, in Australia, in California e in Sudamerica. Si narra, inoltre, che fosse il vino preferito da Cleopatra, Regina d’Egitto.