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Sagrantino: storia, zona di produzione, caratteristiche del vitigno e dei vini, curiosità e vendita online

By Luca Stroppa 14 febbraio 2023 377 Views

Sagrantino: storia, zona di produzione, caratteristiche del vitigno e dei vini, curiosità e vendita online

Nell'articolo di oggi ti portiamo alla scoperta del vitigno Sagrantino. Ti raccontiamo la sua origine e la sua storia, le sue caratteristiche e la sua area di coltivazione; vediamo quali vini si ottengono dalle sue uve e in qual denominazione è protagonista; e, poi, ti sveliamo qualche curiosità e la migliore enoteca online dove acquistare i suoi vini.

Allaccia le cinture e fatti guidare nel mondo del Sagrantino.

Tutto quello che devi sapere sul vitigno Sagrantino

1. Sagrantino è il nome di un vitigno tipico dell'Umbria

Sagrantino è il nome di un vitigno a bacca nera tradizionalmente coltivato in Umbria, protagonista assoluto di una delle più importanti Denominazioni della Regione.

2. Il Sagrantino fu portato in Italia dall'Asia Minore

Quali sono le origini del vitigno Sagrantino? Qual è la storia del Sagrantino? Con ogni probabilità, il Sagrantino fu portato in Italia e in Umbria, attorno al XIV-XV secolo, dai frati francescani, che lo avevano scoperto e apprezzato durante i loro viaggi di predicazione in Asia Minore. Pare che furono i Monasteri di Santa Chiara e di San Leonardo, che si trovano a Montefalco, in Umbria, ad ospitare i primi vigneti in cui coltivare il Sagrantino.

La prima testimonianza scritta circa la coltivazione di uve chiamate "Sagrantino" è del 1549. All'epoca le uve Sagrantino venivano fatte appassire per produrre un vino passito di particolare pregio, servito per accogliere ospiti o personaggi importanti oppure da bere in occasioni di ricorrenze o festività religiose, come il Natale o la Pasqua.

Come si legge nel disciplinare di produzione della D.O.C.G. Montefalco Sagrantino:

"non c’era contadino che trascurasse di far crescere nella vigna il prezioso vitigno dai piccoli grappoli dai neri, minuscoli, dolcissimi chicchi, da far passire sui graticci di canne (le camorganne) fino a Natale per poi sgranarli manualmente e premerli in torchi di ridotte dimensioni, lasciando invecchiare il dolce nettare per almeno due anni. [...] che rendeva gustoso l’appuntamento con eventi familiari di particolare importanza e che consacrava la tavola in occasione del Natale e della Pasqua".

La produzione di un vino rosso secco da uve Sagrantino è, invece, molto più recente. Il primo documento che attesta questo tipo di vinificazione è del 1925! É nel corso del XX secolo che i vini Sagrantino, nella loro versione secca, si affermano definitivamente, tanto che, come vedremo, diventano protagonisti, insieme all'originario "passito", di una delle Denominazioni più importanti dell'Umbria.

3. Il vitigno Sagrantino è coltivato nella provincia di Perugia

Da dove proviene il vitigno Sagrantino? Qual è la sua zona di coltivazione? Il Sagrantino viene coltivato, quasi esclusivamente, in una specifica area dell'Umbria, nella zona del comune di Montefalco, in provincia di Perugia. Lo troviamo anche in parte del territorio dei Comuni di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano, sempre in provincia di Perugia.

4. Il nome Sagrantino deriva da "sacer", "sagrestia" o "sagra"

Qual è l'origine del nome "Sagrantino"? Perché il vitigno "Sagrantino" si chiama così?

Ci sono almeno 3 ipotesi circa l'origine etimologica del nome "Sagrantino". La più probabile rimanda al latino "sacer", "sacro", in quanto vino tipico dei giorni di festa religiosa. Secondo altri, il sostantivo di riferimento sarebbe "sagrestia", il locale vicino alla chiesa, dove si conservano gli oggetti sacri. Anche in questo caso, si vuole sottolineare il legame con il "sacro" e con le ricorrenze religiose.

Una terza ipotesi rimanda, invece, a "sagra", intesa come festa in cui si celebra un particolare evento o un santo patrono. Rimane comunque l'idea di festa e di vino da bere nel corso di queste particolari occasioni. Del resto, i vini da uve Sagrantino, principalmente nelle versioni passite, erano considerati vini da bere in queste circostanze. Insomma, i vini della festa.

5. Il vitigno Sagrantino si caratterizza per la resistenza al freddo e al marciume

Quali sono le caratteristiche del vitigno Sagrantino? Quali sono i suoi tratti distintivi? La principale caratteristica del vitigno Sagrantino, che, come vedremo, orienta e determina le scelte di vinificazione, è la sua capacità di combattere le malattie della vite e resistere al marciume.

La vigoria è media, mentre la sua produzione è scarsa e incostante. Ciò spiega anche la sua limitata diffusione in altre aree al di fuori della provincia di Perugia. Un vitigno che richiede cura e attenzione, ripagate dalla qualità del nettare che si può ricavare.

Preferisce terreni collinari e ben esposti, come quelli che trova nell'area della D.O.C.G. Montefalco Sagrantino, con vigneti che si trovano ad altitudini comprese tra i 220 m. s.l.m. e i 472 m. s.l.m.

6. Le uve del vitigno Sagrantino tendono ad accumulare zuccheri

Gli acini del Sagrantino presentano dimensioni medio-piccole, sono rotonde, pruinose e di colore blu scuro, tendente al nero. Tra le loro principali caratteristiche c'è la capacità di accumulare zuccheri. Questa proprietà, unita alla resistenza al marciume, ne fanno una varietà adattissima alla produzione di vini passiti dolci. Allo stesso tempo, ciò determina anche la possibilità di ricavare vini strutturati e dalla gradazione alcolica importante, anche nella versione "secca".

Sagrantino: storia, zona di produzione, caratteristiche del vitigno e dei vini, curiosità e vendita online

7. Il vitigno Sagrantino è alla base dei vini della D.O.C.G. Montefalco Sagrantino

Quali vini si ottengono dalle uve del vitigno Sagrantino? Le uve del vitigno Sagrantino concorrono alla produzione dei vini di una delle principali denominazioni dell'Umbria: la D.O.C.G. Montefalco Sagrantino. Per produrre questi vini bisogna ricorrere ad uve 100% “Sagrantino”.

8. Le uve Sagrantino sono vinificate per ottenere un vino rosso secco o un vino passito

Come abbiamo scritto in precedenza, la D.O.C.G. "Montefalco Sagrantino" ingloba le due tipologie di vino rosso che si possono ricavare da uve Sagrantino, la "moderna" versione Secca e la "tradizionale" versione Passita.

Entrambe le tipologie si caratterizzano per il lungo invecchiamento a cui sono sottoposte:

"almeno trentatre mesi, a decorrere dal 1° dicembre dell’anno di produzione delle uve, di cui - per la sola tipologia Secco - almeno dodici mesi in botti di rovere di qualsiasi dimensione. Inoltre, il vino “Montefalco Sagrantino” nelle tipologie Secco e Passito non può essere immesso al consumo se non dopo aver effettuato un ulteriore periodo di affinamento in bottiglia di almeno quattro mesi" (disciplinare di produzione Montefalco Sagrantino D.O.C.G.).

9. I vini Montefalco Sagrantino presentano il tipico aroma di more di rovo e spiccata morbidezza

Quali sono le caratteristiche organolettiche dei vini Montefalco Sagrantino? Il Montefalco Sagrantino secco è rosso rubino intenso con riflessi violacei. Il bouquet di profumi è tipico e caratteristico, con sentori di more di rovo, di prugna e ci cuoio, con sensazione di vaniglia ed eteree legate all'affinamento in legno. Al gusto è morbido e vellutato, tipicamente tannico. La struttura è importante. Notevole il potenziale di invecchiamento.

Anche nella versione passita il colore è rosso rubino carico, mentre al naso emergono le tipiche note di more di rovo e di prugna. Al palato è dolce e armonico, sempre rotondo e possente, con una gradazione alcolica notevole.

10. Il Montefalco Sagrantino D.O.C.G. è in vendita online su Wineshop.it

Se intendi acquistare vino online, nella nostra enoteca puoi trovare la moderna versione secca del Montefalco Sagrantino, da una è una delle cantine storiche dell’area di Montefalco: è il Montefalco Sagrantino D.O.C.G. Adanti. Compralo ora!

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Posted in: Vini d'Italia
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