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Rovesciare il vino porta fortuna?

By Luca Stroppa 30 ottobre 2024 1124 Views

Non vogliamo tenerti sulle spine per cui ti rispondiamo subito: sì, rovesciare involontariamente il vino porta fortuna! Almeno secondo alcune credenze popolari tipicamente italiane ...

A questo punto, ci chiediamo: perché versare il vino porta fortuna? Perché rovesciarlo accidentalmente è considerato un segnale di buon auspicio? Quali sono le origini di questa credenza?

Continua a leggere il nostro articolo. Abbiamo alcune curiosità da raccontarti e farti scoprire.

Perché rovesciare il vino porta fortuna?

Rovesciare il vino porta fortuna?

Rovesciare il vino a tavola, senza intenzione, è un gesto che, nella tradizione popolare italiana, è considerato di buon augurio. C’è chi sostiene che sia solo il vino rosso a portare fortuna, in realtà, qualsiasi tipo di vino rovesciato è connesso alla buona sorte. Ma perché il vino versato sulla tavola o a terra assume questo valore? Come spiegare questa credenza?

Possiamo individuare tre filoni che cercano di dare una risposta a questa idea così diffusa.

1. Rovesciare il vino porta fortuna perché il vino è considerato simbolo di abbondanza

Oltre ad essere un simbolo di convivialità, il vino è da sempre considerato la bevanda della prosperità. Rovesciarlo involontariamente a tavola è considerato, almeno fin dal Medioevo, un ottimo segnale, quasi come se la prosperità e l’abbondanza associata al vino abbandonasse il bicchiere per trasferirsi alla persona che lo ha versato senza intenzione.

2. Rovesciare il vino porta fortuna perché ricorda l’atto della libagione

Ai tempi dell’Antica Grecia e degli Antichi Romani si praticavano le cosiddette libagioni, ovvero delle offerte rituali alle divinità che, tra i tanti scopi, avevano anche quello di assicurarsi la protezione e la benevolenza divina. Nel corso di questi rituali si versavano, a terra o su degli oggetti, sostanze liquide tra le quali anche il vino.

Rovesciare il vino sulla tavola ricorda questa usanza, perdendo ovviamente ogni valore di carattere cerimoniale e religioso. É quindi la mera corrispondenza pratica del gesto che ha portato alla loro associazione e a considerare l’atto di versare involontariamente il vino un segnale positivo.

3. Rovesciare il vino porta fortuna perché scongiurava l’avvelenamento

In passato, dai tempi dell’Antica Grecia e Roma e almeno fino al Medioevo, nel corso dei banchetti accadeva spesso che si cercasse di avvelenare il nemico di turno versando del veleno nel suo bicchiere di vino. Ne abbiamo già parlato nell’articolo dedicato all’atto di versare il vino alla traditora.

Per prevenire questa situazione mortale, la potenziale vittima o faceva assaggiare il vino ad un’altra persona, prima di berlo, oppure richiedeva un brindisi, il classico cin-cin, con il “nemico”. L’obiettivo del brindisi era battere tra loro, con forza, i due bicchieri in modo tale che qualche goccia potesse finire nel bicchiere dell’altra persona, il mandante del possibile avvelenamento. Se, nonostante ciò, l’altro protagonista del brindisi beveva il vino, allora significava che il bicchiere non era stato avvelenato. Insomma, il cin-cin serviva per verificare che non ci fosse il veleno nel calice.

Secondo quanto si racconta, all’epoca si credeva che rovesciare involontariamente il bicchiere potenzialmente avvelenato fosse una sorta di segnale di grazia, benevolenza e protezione divina. Una sorta di intervento divino per scongiurare l’avvelenamento.

Perché rovesciare il vino, bagnare il dito e toccare dietro l’orecchio porta fortuna?

Ti sarà capitato di notare che i più scaramantici, dopo aver rovesciato il vino sulla tavola, intingono il dito e poi lo portano dietro l’orecchio. Anche questo è un rituale che, nella tradizione popolare italiana, si ritiene porti fortuna. Insomma, per alcuni non “basta” versare involontariamente il vino per avere buona sorte, ma occorre anche bagnare un dito con il vino rovesciato e poi passarlo dietro l’orecchio.

Le motivazioni che spiegano quest’altra credenza sono diverse, per certi versi opposte, a quelle di chi crede che versare senza intenzione il vino porti bene.

Infatti, l’atto di intingere il dito e portarlo dietro l’orecchio ha un significato e un valore apotropaico volto ad allontanare la cattiva sorte. Secondo questa interpretazione, versare accidentalmente il vino è un incidente o un evento negativo. Quel gesto con il dito e con l’orecchio serve proprio a trasformare la cattiva sorte in buona sorte. Un po’ come quando si tocca ferro per cercare di evitare il verificarsi di un evento o fatto non desiderato.

In realtà, questa non è l’unica spiegazione possibile. C’è chi pensa che l’atto di toccare l’orecchio con il dito bagnato porti fortuna perché l’orecchio è una delle parti del corpo considerate più vicine e sensibili, legate all’animo umano. Secondo i sostenitori di questa ipotesi, se il vino è simbolo di abbondanza, dopo averlo rovesciato è necessario passare il dito bagnato sull’orecchio per trasferire al corpo e all'anima la prosperità associata alla bevanda.

Insomma, ci sono varie interpretazione per spiegare perché si crede che rovesciare il vino porti fortuna. Ti abbiamo presentato le più diffuse, sperando di aver soddisfatto la tua curiosità.

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Posted in: Curiosità sul vino
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